venerdì 30 agosto 2013

‘Agricoltura e sicurezza alimentare’, se ne parla a San Marino di Bentivoglio.





Domani, sabato 31 agosto a Villa Smeraldi di San Marino di Bentivoglio si terrà  un convegno su ‘Agricoltura e sicurezza alimentare’ con Magagni, Montera e Longhi.
Relatore sarà il docente di Agraria, Domenico Regazzi, presidente della Società Italiana di Economia Agro-alimentare.
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Da Emil Banca:

Quattro milioni di uova distrutte, quasi un milione di galline e tacchini abbattuti e controlli a tappeto negli allevamenti di tutta la regione. In queste settimane il ciclone Aviaria si è abbattuto sull’Emilia-Romagna e, oltre al danno economico e al rischio sanitario, ha rovesciato sull’agricoltura regionale una pioggia di dubbi e interrogativi.

Come possiamo essere certi della sicurezza e della qualità dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole? Quale futuro aspetta la nostra agricoltura? Potrà, la terra, dare una risposta alla sempre maggior domanda di lavoro?

Anche di questo si parlerà domani alle 18.30 nel convegno organizzato dal locale comitato soci Emil Banca nella sede del Museo della civiltà contadina di  San Marino di Bentivoglio dal titolo ‘Agricoltura e sicurezza alimentare: consumatori attivi e protagonisti del proprio futuro’  a cui parteciperanno, tra gli altri, il presidente di Emil Banca, Giulio Magagni, l’assessore provinciale all’agricoltura, Gabriella Montera, e il presidente dell’Istituzione Villa Smeraldi, Fabrizio Sarti, e il sindaco di Bentivoglio, Vladimiro Longhi.

Relatore sarà il dottor Domenico Regazzi, professore ordinario e titolare dei corsi di ‘Economia dei mercati e Marketing nel sistema agroindustriale’ e di ‘Economia, Politica e Diritto dei Sistemi Agro-ambientali’ all’Università di Bologna e, dal 2004, Presidente della Società Italiana di Economia Agro-alimentare.

 

“Entro il 2050 la popolazione mondiale supererà i nove miliardi, la sfida, sul lungo periodo, sarà quindi quella di garantire a tutti un quantitativo adeguato di cibo sano e nutriente. Sapendo che, in un quadro che vede le terre disponibili per l’agricoltura in continua riduzione, non potremo spingere ancora sull’aumento delle rese attraverso l’utilizzo dei concimi: il costo ambientale sarebbe troppo alto” – anticipa il professore Regazzi, che aggiunge –  “Dobbiamo cercare un equilibrio tra i due significati di sicurezza alimentare, e cioè cibo sano e cibo per tutti, puntando sul miglioramento genetico. Non utilizzando gli Ogm ma selezionando meglio le razze e le varietà dei prodotti su cui puntiamo, l’esempio del ritorno di molte coltivazioni di farro in Appennino sono un esempio valido e virtuoso, e diffondere stili di vita più sostenibili in modo da incidere anche sulla domanda di prodotti agricoli e di allevamento”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...



Chi ci garantisce che tutte quelle uova e polli erano da distruggere ???? a volte per togliersi il pensiero e danneggiare un settore di mercato soprattuto alimentare, si attuano soluzioni estreme a problemi banali.

Anonimo ha detto...


Vista la crisi perchè non aproffittarne per affondare maggiormente il settore ????.... politiche....politiche decise da chi ??? un politico con poteri decisionali, si alza al mattino e decide di bombardarci....in tanti lo seguiranno nel suo intento, anche se è fuori di testa.