lunedì 21 maggio 2012

Allevamento in 'semibrado' garantisce la qualità della carne.


Federica Badiali

Gli operatori dell'agriturismo.
 
‘Dimmi cosa mangi e ti dirò se ti mangio ‘.
Questo il messaggio conclusivo venuto dal  ‘seminario ’,  tenutosi a Le Torrette di Amore a Rocca di Roffeno, dal titolo ‘Il suino semibrado: una filiera possibile’.  
Oltre a una esposizione dei risultati degli esami delle varie tipologie di carni oggi commercializzate, è stato valutato l’allevamento in stato semi brado di mora romagnola dell’Agriturismo Le Torrette. Le carni di questi animali vengono offerte ai clienti nelle varie preparazioni culinarie del menù e vengono  lavorate e messe in vendita nella macelleria Zivieri di Monzuno che ha fatto dell’allevamento in stato di semilibertà la carta vincente dell’a propria offerta commerciale.  


I ricoveri dell'allevamento.

Il dottor Roberto Barbani, dell’Asl, ha illustrato i vantaggi dell’allevamento semi brado che sono ‘La conservazione della biodiversità animale e del suo habitat, lo sviluppo di una produzione agricola sostenibile legata a prodotti derivanti dall’allevamento di razze autoctone, la valorizzazione di produzioni tipici di qualità’. Ha poi aggiunto che il ‘punto di forza’ dell’allevamento degli animali in stato semibrado è l’ottima qualità della materia prima, che risente della componente genetica e del tipo di alimentazione. “L’allevamento estensivo, “ ha detto, “se praticato con razionale sfruttamento delle risorse vegetali e soprattutto dei frutti di bosco come ghiande e castagne, porta a sviluppi di aromi favorevoli e quindi a prodotti dalle eccellenti qualità sensoriali. L’integrazione alimentare, che varia a seconda delle stagioni e quindi della quantità di cibo reperibile dall’animale stesso in ambiente, deve essere assolutamente biologica non a
 chilometri zero, ma a metri zero e cioè coltivata in azienda come per esempio patate e cereali”.
I maiali in libertà.

I capi di mora romagnola.
La biologa nutrizionista Federica Badiali ha messo in risalto come l’allevamento allo stato semibrado  comporta  il ‘benessere animale stesso’  e di conseguenza la carne risulta di qualità eccellente anche dal punto di vista nutrizionale. Esiste soltanto una preoccupazione su possibili patologie respiratorie facilmente risolvibili: il pericolo è facilmente controllabile. Ha assolto il ‘grasso’ quale elemento considerato nocivo per la dieta dell’uomo: “Non esistono alimenti buoni o cattivi. La  commestibilità dipende dalla loro qualità. L’alimentazione umana deve essere il più possibile variegata, purchè sia di buona qualità”. Ha precisato che la carne del maiale, appunto se di qualità, ha una ottima combinazione quantitativa fra grasso e magro ad eccezione del grasso alla cute che però e facilmente asportabile. Insomma mangia bene, mangia di tutto e non rinunciare al grasso e alla carne di maiale.


La preparazione della carne.
Il seminario , coordinato da Aldo Zivieri, ha avuto la collaborazione della Provincia, della Regione e della Strada dei Vini e dei Sapori e si è concluso con una dimostrazione pratica di macellazione da parte di Graziano Zivieri: “Cerchiamo di fare al meglio e ciò ci ha consentito di avere la autorizzazione  CEE per la macellazione del brado in accordo con la Provincia”, ha precisato Graziano.” La selvaggina viene ritirata in una struttura autorizzata di Castel di Casio”.  


La salatura della carne macinata.
Entrando poi nel tema allevamento ha aggiunto: “Da quando esistiamo come macelleria, l’idea di arrivare all’allevamento di razze autoctone è stato un obiettivo perseguito con grande volontà. Ora gli esperti alimentaristi ci confortano poiché riferiscono come il nostro modo di operare è quello ottimale.  E che il prodotto di sia gradito lo dimostra il numero dei nostri clienti in continuo aumento”. 

  Oltre all’allevamento della mora romagnola la macelleria effettua quello di polli e  capponi, sempre allo stato semibrado.
la carne viene inbudellat

2 commenti:

Cesare Zecca ha detto...

Grazie a dio c'è ancora dell'economia vincente e virtuosa, questa pare un'eccellenza che si è salvata dalla distruzione pressoché completa del settore primario nella valle del Reno.

E pensare che un po' più a nord, il PD marzabottese e altri hanno cercato di far fuori con tutti i modi i "colleghi" porcelliferi :) Guidotti di Luminasio.

Resistete contadini (peraltro qui viene menzionata l'impresa di macelleria Zivieri ma non i contadini dell'allevamento).

Francesco Fabbriani ha detto...

Forse dal pezzo non era chiaro: gli allevatori sono gli stessi titolari dell'Agriturismo Le Torrette di Amore - Rocca di Roffeno
Fabbriani