giovedì 10 dicembre 2009

A proposito della centrale Turbogas a Lama di Reno

Commento alla serata dedicata all’Istruttoria Pubblica nell’ambito della Conferenza dei Servizi


La sera di mercoledì 9 dicembre, si è tenuta presso il Teatro di Marzabotto la seconda Istruttoria Pubblica nell’ambito della Conferenza di Servizi relativa al progetto di una centrale a Turbogas a Lama di Reno.
Attraverso una ventina di interventi, i cittadini ed in particolare i membri del Comitato NoTurboGas, hanno messo in luce l’inconsistenza delle integrazioni presentate a settembre dalla ditta Dufenergy. Tante le lacune e le incongruenze presenti in un progetto che fin dall’inizio è apparso non solo errato, per la collocazione inidonea dell’impianto, ma addirittura raffazzonato. Basti pensare che nelle ben 4500 pagine prodotte da Dufenergy, attentamente lette e studiate dal Comitato, tante parti sono risultate in contraddizione tra loro e conseguentemente smontate punto per punto da una platea di cittadini competenti e tenaci. Un progetto non solo privo di utilità sotto tutti i punti di vista (ambiente, salute, occupazione, economia locale), ma addirittura dannoso. È quanto sottolineato dallo stesso sindaco di Marzabotto, Romano Franchi, che citando l’impianto Turbogas di Imola, ha nuovamente fatto presente come quello preveda almeno la sostituzione di emissioni grazie al teleriscaldamento, mentre quello in progetto a Lama vada solo ad aggiungere inquinamento a quello già esistente, senza alcun giovamento per la popolazione. Ma il vero asso nella manica Franchi lo ha sfoderato in tema di lavoro e occupazione annunciando che nell’area della ex cartiera Burgo partirà a breve l’attività di un gruppo di industriali nel settore del recupero di componenti elettromeccanici, che arriverà entro 1-2 anni a impiegare fino a 30-40 lavoratori. Tra gli interventi di maggior peso quello di Paolo Donno, coordinatore del Comitato, che ha spiegato al pubblico come già a giugno il dirigente della Provincia Bollini, allora responsabile del procedimento AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), avesse comunicato che la domanda da parte di Dufenergy dovesse essere considerata improcedibile. Come mai la Conferenza dei Servizi non ha agito di conseguenza?
La ditta proponente, presente in sala con il proprio amministratore delegato Bernardi e con alcuni tecnici, è apparsa piuttosto contrariata, ma non ha voluto intervenire nel dibattito.
Si attende ora la comunicazione della prossima seduta della Conferenza di Servizi, ennesima puntata di una lunga storia che si sta tenendo artificiosamente viva.


Comitato NoturboGas di Lama di Reno

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