L’intervento rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa
in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione
più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu
costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più
profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il
carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto
rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa
Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato
dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività
dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il
borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
« Oggi si apre il
secondo cantiere della Rocchetta Mattei, aggiunge Mauro
Felicori, Assessore alla della Regione Emilia-Romagna: Il primo ci regalò l’apertura al pubblico di
un monumento unico. Fu una scelta coraggiosa della Fondazione, e oggi la
Rocchetta è destinazione di un flusso di visitatori molto significativo, che
già anima tanti esercizi della zona, peraltro ricca di beni come la chiesa di
Alvar Aalto a Riola e la casa di Giorgio Morandi a Grizzana. La rinascita
dell’Appennino è uno degli obiettivi della Regione Emilia-Romagna e sono
convinto che la cultura la sta già trainando.»
Infine Franco Rubini, Sindaco di Grizzana
Morandi ricorda; : «La cosiddetta “parte vecchia” del castello, con la sua
aura di fascino antico, rappresenta il vero cuore della Rocchetta Mattei: il
Bando Borghi ci consentirà di renderla visitabile, avverando un sogno che non
credevamo potesse realizzarsi. Per il nostro Appennino sarà un’importantissima
occasione di rilancio culturale e turistico a livello nazionale e
internazionale, che porterà con sé attività di formazione e specializzazione,
occasioni di impiego e un generale sviluppo economico e produttivo.»
L’area oggetto
dell’intervento e i lavori di restauro:
Il progetto definitivo
è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing.
Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori
affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo
e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia),
Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre
livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli
alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a
disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo:
è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento
strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti,
soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera,
dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte
le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle
Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio,
Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale:
prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione
architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato
decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in
sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa,
Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza:
intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento
strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo
di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno
gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la
Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con
falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui
sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella
di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su
tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale
di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione
Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura
al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi,
in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione
dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo
è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di
Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire
l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
1 commento:
Il califfato che già risiede a Riola RINGRAZIA.
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