mercoledì 22 settembre 2021

Fili metallici, motociclisti feriti, itinerari devastati: è 'guerra' sui sentieri dell'Appennino

Si ripropone la annosa diatriba che oppone il Cai e gli escursionisti ai motociclisti fuori strada. la Lega: "Servono più controlli", ma gli addetti ai lavori replicano: "Clima teso, ma enduristi invadono i parchi e distruggono i tracciati" 


Riceviamo: 

Sempre più difficile la situazione della rete di sentieri in Appennino. Oltre al fenomeno delle chiusure da parte dei privati, i tracciati utilizzati dagli escursionisti per attraversare colline e montagne immersi nella natura sono oggetto anche di una 'guerra' che oppone i cosiddetti 'enduristi', dediti ad attraversare i percorsi a bordo di motociclette, ai manutentori della rete sentieristica del Cai, e non solo.

Il caso è emerso definitivamente quando sabato scorso a Palanzano, un motociclista ha riportato gravi lesioni per una caduta causata da un filo metallico teso tra due alberi in una strada sterrata. "E' solo l'ultimo di una lunga serie", avvertono i consiglieri regionali della Lega Emiliano Occhi e Fabio Rainieri, che chiedono più controlli ma soprattutto comunque di non limitare l'accesso alle moto nei sentieri della rete regionale. Per contro chi fa manutenzione ai sentieri, pur condannando gli episodi di violenza, chiede invece proprio che i tracciati siano off limits ai veicoli a motore.

"I controlli? Noi li chiediamo da anni, proprio perché i sentieri non sono strade". ha replicato Massimo Bizzarri, presidente del Cai Emilia-Romagna, che però chiama in causa anche la giunta Bonaccini. "La Regione Emilia-Romagna è l'unica ad avere una legge così aperta per le moto sui sentieri- critica Bizzarri- noi ribadiamo la nostra ferma posizione. Ammettere le moto sui sentieri, soprattutto ora che si parla tanto di tutela dell'ambiente e decarbonizzazione, è fuori da ogni logica". E anche dire, come fa la Lega, che fermare gli enduristi penalizza le attività commerciali della montagna "è una sciocchezza- attacca il numero uno del Cai- se mettiamo sul piatto della bilancia quanto portano i turisti a piedi e quanto portano quad o enduro, è facile tirare le somme. Chi sostiene il contrario, porti dei dati per dimostrarlo". Secondo Bizzarri, del resto, "le attività in moto possono essere fatte in un altro modo, ne vediamo tanti per strada sui nostri passi. E quelli portano turismo". (Dire)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ridurre il problema moto contro scarpe è riduttivo, forse più in generale è gente imbecille contro gente ragionevole...
invocare la decarbonizzazione è insufficiente perchè spesso anche i ciclisti pedalanti scendono a velocità pericolose per animali e le persone (ed anche per loro stessi) col sovrappiù che ti sbucano all'improvviso in silenzio...
c'è anche il problema residenti (proprietari e agricoltori) contro migranti (escursionisti) spesso entrambi ragionevoli e conviviali ma spesso incivili e prepotenti...
faccio ed ho fatto parte di più o meno tutte queste categorie (siamo automobilisti ma siamo anche pedoni) e nella mia ormai ultraquarantennale residenza in appennino il lato peggiore l'ho visto svolgere dalle istituzioni (comuni, vigili, forestali, comunità montane) ogniuno per le proprie (in)competenze ma soprattutto insensibilità... segnalazioni ignorate o semplicemente trattate come "rompiscatole", problemi rimandati fino a che un giorno salta fuori un divieto un'ordinanza più o meno pertinente e verbali magari proprio a chi stava facendo cose assai ragionevoli...

senza moto, poi ciclisti, ed oggi per fortuna sempre più pedoni, molti percorsi pubblici e storici sarebbero andati persi, per fortuna che il loro passaggio (ed il po' di manutenzione) li ha salvati, li ha mantenuti aperti... purtroppo oggi si vedono interventi (eccessivi) fatti da una delle componenti a scapito delle o di un'altra e questo purtroppo anche da progetti pubblici e pagati http://notiziefabbriani.blogspot.com/2020/06/monte-sole-lagricoltore-prati-non-posso.html.

il filo teso può diventare omicidio ma capisco l'esasperazione che può essere tanta.

Anonimo ha detto...

scusate non riesco a far funzionare il link ma se mettete nella ricerca "trattore sentiero" salta fuori il post di sabato 13 giugno 2020
Monte Sole. L'agricoltore Prati. "Non posso rinunciare allla capezzagna del mio bosco"

Patrizio Fiorini CER Bologna ha detto...

Come al solito si dimentica, persino si giustifica, l'atto criminale. Invece di pensare alle moto e alle bici se possono o meno circolare in regola ai sensi del CdS, pensate ben alla salute. Perchè su una delle vostre tavole chiodate o cavi tesi, potrebbe finirci qualcuno a voi molto caro. E citando le parole di un noto ex presidente in una seduta in Regione: "passando una legge come questa (la REER), non potrò oppormi alle trappole chiodate e cavi, che i soci vorranno mettere...", auguro a tutti una buona convivenza sui sentieri.

Patrizio Fiorini CER Bologna ha detto...

Come al solito si dimentica, persino si giustifica, l'atto criminale. Invece di pensare alle moto e alle bici se possono o meno circolare in regola ai sensi del CdS, pensate ben alla salute. Perchè su una delle vostre tavole chiodate o cavi tesi, potrebbe finirci qualcuno a voi molto caro. E citando le parole di un noto ex presidente in una seduta in Regione: "passando una legge come questa (la REER), non potrò oppormi alle trappole chiodate e cavi, che i soci vorranno mettere...", auguro a tutti una buona convivenza sui sentieri.

Anonimo ha detto...

Le volte che feci notare che il passaggio dei fuoristradisti scassava le canaline che manutenevo per evitare smottamenti e invasioni di fango e limo a casa, nelle cantine, mi sfanculavano sgasando, in sei, sette, dieci, sotto il naso. Alcuni girano senza targa.
I controlli? Inesistenti. Chiami in comune, la prima, la seconda volta, dopo mezzora, arrivava una pattuglia, per dei saluti, poi nulla.
Qualcuno ha avuto il coraggio di difendersi da solo.
La violazione sprezzante delle ragioni altrui, garantita da impunità, porta alla esasperazione.
Più la violenza subita è alta, continuata, più la reazione è forte.
Mi meraviglio che non sia successo prima.
Perché questi non fanno le loro arature nel proprio campo, nel giardino di casa?

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente che le aperture forzate e incontrollate creino esasperazione e rabbia con tutte le conseguenze anche sbagliate del caso.
Se si vogliono imporre aperture sui terreni altrui (perche' di questo si tratta) da usare con modi CHE NULLA HANNO A CHE FARE CON I VECCHI USI LOCALI e che coinvolgono gruppi di persone spesso maleducate, i comuni DEVONO PRENDERSENE LA RESPONSABILITA' regolamentando i modi, controllando (sul posto!) e sanzionando. Altrimenti e' troppo facile fare i fenomeni con i c...oltivi degli altri. I danni chi li paga? Sarebbe giusto li pagasseri i comuni.

Anonimo ha detto...

stai attento 23 settembre 2021 11:33 che ad auspicare chiusure ci stiamo riducendo male, è vero che bisogna recuperare un po' il buon senso dei vecchi beni comuni, ma io vedo che andiamo verso la situazione che un amico in bicicletta ha trovato in Nuova Zelanda... tanto filo spinato e tanto e a ridosso delle strade che non c'era neanche il posto per fermarsi... io preferisco un mondo diverso e più accogliente... bisogna risolvere il problema degli imbecilli... non è facile

Anonimo ha detto...

No no non si tratta di imbecilli da educare uno per uno (e poi a chi toccherebbe? Oppure lei dice che si fanno solo visite con accompagnatori? E' un'idea...). Quando si fa una cosa del genere un comune deve PRIMA stabilire COME si puo' accedere a questi sentieri: per esempio NON si lasciano rifiuti, NON ci si accampa, NON si usa la campagna come wc, NON si accendono fuochi/barbecue (e' una via non un parco), cani al guinzaglio, chiuso quando fa buio, si cammina esclusivamente sul sentiero CHE PRIMA SARA' STATO BEN DELIMITATO, NON si asporta nulla (piante, frutti, qualsiasi cosa), non si turba la quiete con suoni o rumori (disturbano anche gli animali selvatici), non ci si introduce nelle case o edifici privati se non espressamente invitati. Sono antichi sentieri che venivano percorsi per necessita', non parchi-divertimento per chi crede di stare fuori dal mondo civile. ah dimenticavo: se qualcuno si fa male o un privato riceve danni, chi paga?