Il lettore che la settimana scorsa inviò la severa protesta sulla drammatica situazione del ponte Leonardo Da Vinci a Sasso Marconi e che ha ricevuto numerosi attestati di condivisione per le considerazioni che vi erano espresse, ora ci invia una ulteriore lettera-denuncia firmandosi ‘Il Cittadino Disperato di Sasso Marconi ‘. A corredo di questa ha aggiunto anche la copia della risposta che la Città Metropolitana ha inviato a seguito della petizione promossa dal PD di Sasso Marconi che ha ottenuto quasi 2000 firme. Tale risposta ha indignato ancora di più il nostro concittadino e anche noi.
Ecco la denuncia e la risposta della Città Metropolitana:
A seguito delle circa 1900 firme raccolte dal PD di Sasso
Marconi è giunta la risposta tecnica firmata
dal dirigente della Città Metropolitana di Bologna ing.
Maurizio Martelli. Risposta politica nulla!
Dalla lettura della lettera risulta che la Città
Metropolitana, per quanto riguarda le opere che si è impegnata ad
eseguire entro il 31 agosto di messa in sicurezza della pila 15, ha
solo appaltato i lavori, di cui non ne dichiara ancora
l’ avvenuto inizio e non specifica quando inizieranno!
I lavori che eseguirà sono quelli di ripristino provvisorio
dell’appoggio della pila
15, in modo che poi successivamente i tecnici dell’
Anas possono salire sul ponte per eseguire i
rilievi necessari alla realizzazione della progettazione
finalizzata alla riapertura del ponte stesso.
In conclusione, il fatto di aver preso in giro i
cittadini di Sasso Marconi decretando la intransitabilità
pedonale del ponte, ma consentendo comunque che sotto possa
continuare a passare a orari regolari il treno, è servito
prima di tutto a parare (forse!) le responsabilità dei tecnici della Città
Metropolitana, ma poi ha creato un ulteriore danno per i cittadini
di Sasso Marconi perche’ ha impedito e sta tutt’ora impedendo che i progettisti
di Anas possano salire in sicurezza sul ponte
stesso. E’ evidente che se la struttura non è
percorribile da pedoni perché ritenuta insicura per il
traffico pedonale , non può essere percorsa nemmeno da tecnici che la devono
ispezionare per poter eseguire i sopralluoghi!
Ma nessuno prima lo aveva detto! E della collaborazione tra Enti tanto sbandierata dal Sindaco non si
vedono i risultati !
Quindi da dicembre ad oggi il ponte
è nelle stesse condizioni. Sono trascorsi oltre nove mesi senza
che sia stata eseguito alcun lavoro finalizzato alla messa in
sicurezza del ponte e alla sua riapertura.
L’ Amministrazione comunale di Sasso Marconi, con il Sindaco in
testa, non sono riusciti ad ottenere nessun risultato per velocizzare queste operazioni.
Venirci a raccontare che fra due/tre anni il ponte potrà essere
riaperto è una ulteriore presa in giro per i cittadini di Sasso
Marconi.
Prendiamo atto che il PD, partito che esprime i
Sindaci, i Presidenti, gli Assessori , dei Comuni, dell’ Unione,
della Città Metropolitana, della Regione e alcuni
Ministri del Governo nazionale, ha raccolto firme
in piazza e le ha trasmesse alla Città Metropolitana, per
poi sentirsi dire che finora non è stato fatto nulla e che i
tempi sono quelli che decideranno loro.
Speriamo che all’interno del partito ci sia qualche
esponente autorevole che abbia voglia di
sollecitare i propri eletti che governano queste istituzioni,
affinché si diano più da fare per meritarsi gli incarichi
che stanno ricoprendo e le poltrone che stanno occupando, facendo tutto il
possibile e anche l’impossibilità per una rapida riapertura del ponte.
Intanto il Sindaco (che finora tanta autorevolezza non è riuscito ad
esprimere) dovrebbe chiedere solide giustificazioni ai tecnici della CM per il
fatto che il ponte e’ dichiarato inaccessibile al transito pedonale (e
quindi potenzialmente in condizioni di crollo imminente), mentre sotto
e’ consentito il regolare transito dei
treni.
Una evidente incongruenza che il Sindaco doveva da subito
contestare alla CM e che i cittadini attendono ancora che
venga chiarita in modo plausibile.
E del promesso Commissario per ora ancora nulla!
Il Cittadino Disperato
di Sasso Marconi
La lettera:
27 commenti:
Il nulla mischiato con niente. Questa è la risposta. È inaccettabile che una comunità venga privata di una struttura indispensabile per tutta la vallata. I comuni, non solo Sasso, ma tutti quelli delle due vallate devono protestare e pretendere la soluzione del problema. Se il ponte è così messo male, venga abbattuto. comunque "un improvviso ammaloramento" e' una barzelletta che non fa ridere.
Occorre che noi cittadini, prendiamo posizione, facciamo una manifestazione bloccando per alcune ore il tratto di via Porrettana dalla Rupe alla rotonda.
Il sindaci delle due valli Reno e Setta si devono incatenare sulla Porrettana , perchè o si va
sui telegiornali oppure non si combina nulla.
Il popolo li sosterrà !
Il PD adesso è impegnato per le amministrative del 3 e 4 ottobre e non ha tempo per queste
cosucce da montanari.
Le 1900 firme hanno avuto un grande successo : hanno lasciato le cose come prima !
Poichè si tornerà a votare a Sasso Marconi (politiche o amministrative ) entro il 2024 , perchè non fare uno sciopero del voto ?
E la sindaca di Marzabotto che, con tanta prosopopea, è stata eletta presidente PD e che avrebbe dovuto mettere a posto tutto nella valle del Reno, dove sta ?
Il menefreghismo delle istituzioni è semplicemente incredibile.
Pagliacci patetici.
ma quante sciocchezze scrive questo fantomatico cittadino disperato!!!
I tecnici di Anas hanno già compiuto diversi sopralluoghi da giugno ad oggi sotto il ponte. Vado a correre spesso lungo reno a ponte albano e c'ho parlato più volte.
Alla fine d'agosto poi, per più giorni, sono stati sopra il ponte con una gru particolare per compiere delle verifiche nella parte alta della struttura.
E anche la settimana scorsa vi sono tornati con degli altri macchinari.
Erano ben visibili, li abbiamo visti tutti. Sostenere il contrario, vuol dire essere in malafede.
Inoltre da voci ben informate e attendibili che girano in paese risulta che il progetto del nuovo ponte è in dirittura di arrivo. A quanto si dice dovrebbe essere pronto entro il mese di ottobre, 40 giorni.
Se ciò dovesse corrispondere al vero (staremo a vedere), dalla chiusura del ponte all'inizio di febbraio 2021, con un passaggio di competenze fra Provincia e Anas di mezzo, e il Covid, per un progetto del genere, sarebbe un gran risultato, altro che perdite di tempo.
Risposta ad Anonimo delle 01:02 del 19 settembre: prima di commentare bisognerebbe anche saper leggere e capire . Nella lettera della Città Metropolitana quando dice che ha provveduto ad “aggiudicare i lavori di consolidamento provvisorio di un pulvino in destra idraulica per consentire l’accesso in sicurezza necessario per studiare ed effettuare l’intervento definitivo”,tradotto significa che questi lavori aggiudicati (ma ancora non iniziati) servono a riparare l’appoggio (pulvino) della pila 15 (quella in destra Reno)per consentire l’accesso (che ora non e’ consentito perché non in sicurezza) necessario per studiare (fare rilievo per progetto) l’intervento definitivo.
Quindi finchè non sarà messo in sicurezza l'appoggio (lavoro che doveva fare la Città Metropolitanaentro la fine di agosto ma non ha ancora fatto) nessun tecnico Anas può salire sul ponte oer fare rilievi e misurazioni e verifiche. La prossima volta che hai le allucinazioni e vedi macchinari e gru sul ponte rivolgiti a un medico bravo!
Anonimo delle 01:02....ma non ci crede più nessuno.
Spero di sbagliarmi, ma sono sicuro che tra 40 giorni il progetto sarà in alto mare.
Il cittadino disperato ha pienamente ragione.
Risposta all'anonimo del 19 settembre 2021 ore 08:57
le verifiche sulla parte superiore della struttura sono state effettuate con una piattaforma sottoponte (cercare su google se non si sa cos'è), fra il 23 e 25 Agosto. Sono durate dalla mattina al tardo pomeriggio, se il gentile anonimo delle 8.57 era in vacanza e non avuto modo di vedere l'intervento buon per lui ma basta scrivere falsità e negare l'evidenza
Sono pienamente d'accordo con il lettore disperato!
Sono d'accordo con il lettore disperato
Ma piantatela , lo volete capire che non faranno niente? Il ponte non serve perchè non ci sarà più nessuno a passarci sopra, informatevi su che cosa è l'ADE.
Risposta all'anonimo del 19 settembre 2021 ore 13:35
Le piattaforme "sottoponte" come dice il nome stesso sono mezzi che, posizionati sopra il ponte, consentono tramite un braccio laterale che scende, di ispezionare la parte sottostante del ponte. Un mezzo del genere nessuno lo può fare salire su quel ponte perchè è vietato anche al solo transito pedonale. Se Anas lo avesse fatto avrebbe infranto le norme sulla sicurezza del lavoro e nessun dirigente Anas si potrebbe assumere una responsabilità del genere. Poi basta leggere la lettera e li si capisce che non hanno fatto nulla quando dice che hanno provveduto a: "risolvere il cantiere avviato nel 2020 in destra idraulica del fiume Reno, in quanto non più adeguato al livello di degrado che si è nel frattempo manifestato". Tradotto vuol dire che hanno sbaraccato tutto senza fare i lavori
19 settembre 2021 17:59: visto anche io il camion con la piattaforma l'ultima settimana di agosto con il braccio a ispezionare il ponte.
Ora, la lettera pubblicata puo' tranquillamente essere anteriore, dato che non riporta nessuna data.
19 settembre 2021 13:35
Confermo: la piattaforma era sul ponte con il braccio calato in esercizio mi sembra il 24 agosto attorno alle 12-12:15
BASTA BASTA BASTA, MANDATE UN ELICOTTERO ( CHE STA SU DA SOLO ) PER PERMETTERE AI TECNICI DI VERIFICARE, PENSARE, PROGETTARE, FARE AVVALLARE, ASSEGNARE, ALLESTIRE IL CANTIERE, 4 EXTRA COMUNITARI A FARE IL LAVORO, UN COLLAUDO, E FINALMENTE UN SINDACO A TAGLIARE IL NASTRO CON LA SPERANZA CHE NON CROLLI PROPRIO IN QUELLA OCCASIONE.
MA QUANTE TESTE DE MINCHIA CI SONO, ANDATE TUTTI A SBADILARE DELLA GHIAIA IN "FOND'A RENO"
Interessante come ci si permetta di pubblicare senza firmare, ma soprattutto come si usino in modo distorto, ed estorto, documenti che non sono pubblici ma invitati ai referenti di una coalizione.
Che poi è facile risalire a chi li ha inoltrati all'anonimo estensore dell'articolo, così come si riesce a risalire a chi lo ha scritto, dato lo stile.
Buongiorno questa è una mia curiosità ma secondo voi se tutti quelli che hanno firmato la petizione oppure anche solo una parte andassero a denunciare e ripeto denunciare i responsabili di Città Metropolitana cambierebbe qualcosa?
Vorrei rispondere al componente del KGB sassese che non si firma, ma critica chi non si firma. Come cittadino di questo paese che si trova da quasi un anno nella situazione descritta dal Cittadino Disperato, ho firmato anche io la petizione del PD, per non essendo della coalizione, in quanto credevo in questa iniziativa. Ora mi si dice che la risposta , per altro attesa da tempo, era riservata solo a pochi eletti, il resto del 'popolo ' tra cui anche io, doveva restare all'oscuro. Grazie del chiarimento poichè da ora in avanti mi guarderò bene dal firmare altre petizioni ' specchietto delle allodole' promosse da questa coalizione che agisce evidentemente come in un regime buio, di tipo staliniano.
Vergognosa poi la neanche tanto velata minaccia di ritorsione verso chi è ritenuto 'delatore'.
Si vergogni e con lei gli altri che la affiancano. Ringrazio di nuovo il Cittadino Disperato per l'informazione dovuta e che per lei avrebbe dovuto essere insabbiata.
Interessante come il rappresentante anonimo (che si lamenta dei commenti anonimi degli altri) del KGB sassese ritenga democratico che la coalizione di centro sinistra possa fare una raccolta PUBBLICA di firme (e ci mancherebbe!) ma poi ritenga che la risposta debba rimanere RISERVATA e nascosta a chi quelle firme le ha messe!
In merito alle minacce di ritorsione nei confronti di chi ha reso pubblico il documento (che ringrazio per averci informato), vorrei dire a chi eventualmente subirà le ritorsioni di tenerci anche in questo caso informati pubblicamente in modo che (se così sarà) tutti si possano rendere conto del clima da caccia alle streghe che regna a Sasso.
Ovviamente se la maggioranza sindaco compreso non dovessero rimanere in silenzio come cagnolini che aspettano le crocchette causa perenni appuntamenti elettorali, la vicenda avrebbe quantomeno avuto più risolato mediatico (ricordate i sindaci dell'alta valle del reno col badile in mano per la Marano-Silla bloccata da anni?). Questo il comune di sasso e diversi limitrofi non se lo possono permettere. Ora verrà autunno, siamo in pieno climate change, quindi cominciate a chiedervi se la strada che vi porta al lavoro (o meglio all'ospedale) sarà sempre agibile o una frana la chiuderà per anni in attesa che gli equilibri politici siano favorevoli come l'oroscopo... Ah e mi raccomando votate PD! per il cambiamento! :D
La questione se abbiano fatto o meno dei lavori preliminari all'intervento (per misure dello stato dell'opera, indagini conoscitive di vario tipo, etc.) e'... quasi irrilevante.
Il problema è che non fu fatto alcunché per lustri, nessuna manutenzione, nonostante il progressivo ammalorarsi dell'opera, così evidente e grave che... prima della chiusura iniziò... persino la caduta di calcinacci (sigh!).
Incuranza, omissioni, mancate manutenzioni per lustri, decenni... significa che qualcuno è stato non respons-abile, incapace di intervenire con la doverosa manutenzione o, forse anche peggio, volutamente fancazzista, menefreghista, lavativo.
Una firma sulla carta qui, una firma sulla carta lì, tutto va avanti, io tanto prendo lo stipendio e... meno faccio meglio vivo.
Dove sono coloro che non intervennero?
Le grottesche e rozze chiusure (ai pedoni, sigh!) con i treni che viaggiano sotto il viadotto sono... pazzesche!
Sono scaricabarili (eliminazioni di responsabilità) pacchiani, misure talmente rozze e tardive.
Questo sfascio è proprio dovuto ad anni, lustri di irresponsabilità, il non prendersi la respons-abilità di coloro che sono stipendiati per prendersela.
Queste personaggi dovrebbero rispondere alla comunità per le proprie omissioni e irreponsabilità, mancate assunzioni di responsabilità, scalando, se necessario, la filiera fino ai vertici quindi fini alle amministrazioni e i politici, se necessario.
Intanto i lavori alla galleria del Signorino pure sembrano in stallo: le lamiere solo in parte rimosse (ca. un quarto della semivolta, corsia verso Pistoia) sono ancora nello stesso stato della prima decade di luglio.
Ma cosa diavolo (non) stanno facendo!?
Tutti vergognosi....chiacchere e basta..iccore fare una manifestazione e bloccare la strada tra la rupe e la rotonda...ridicoli anche i sindaci...che s sentono solo prima delle elezione...il nulla assoluto.
bloccherei anche l'autostrada, la rupe non basta, vedrai che si spicciano...
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