"La
risposta della Città metropolitana sul tema cinghiali desta non poca
preoccupazione: per risolvere il problema occorre prima fare e non
parlare, le lezioni si lascino a chi ne ha titolo e non si tirino in
ballo le guardie provinciali che nessuno ha mai menzionato da questi
banchi”.
Così ha
risposto la Consigliera metropolitana Marta Evangelisti, che non
arretra nella posizione di denuncia, finché non si sarà trovata una
risoluzione al problema. “Nessuno qui è superficiale o deve
studiare, tantomeno intendiamo accettare lezioni da chi da anni deve
decidere, cambiare i piani, porre in essere le azioni più
mirate: lo si faccia senza pontificare e con più rispetto verso chi
vive questi problemi sul territorio e con notevoli ripercussioni
economiche. Quando e se la situazione sarà risolta, verranno meno
anche le nostre interpellanze: oppure si dica chiaramente che le
soluzioni le dobbiamo fornire noi e ci troverete pronti ” prosegue
la stessa.
“Sono
numerose le Aziende agricole che lamentano danni alle colture e ai
beni. Non lo invento io e i risarcimenti sono inconsistenti e
sicuramente non risolutivi. Ma le mie non sono farneticazioni bensì
lamentele raccolte sul territorio da cittadini, agricoltori e perfino
cacciatori: riuscite a scontentare tutti. Salvo i selecontrollori, a
cui, in modo unilaterale e senza confronto alcuno, avete deciso
di demandare la risoluzione di parte del problema. Chissà
perché...”.
A
rincarare la dose il vice sindaco di Gaggio Montano, Maurizio
Malavolti, che nel suo territorio è stato subissato dalle lamentele
degli agricoltori presenti. “Le società agricole di Varchi,
Bettocchi Daniele, Paltretti Alessandro, Antonio Elisa: sono tutti
imprenditori di Gaggio Montano che si sono rivolti a me, esasperati
dalla situazione, ma potrei citare anche aziende di Castel di Casio e
di Vergato” incalza il vice sindaco. “Gli agricoltori lamentano
che i danni sono sottostimati e pagati con notevole ritardo, in
alcuni casi anche oltre 5 anni o addirittura mai evasi. Inoltre mi
segnalano come molto spesso il danno causato ai fondi sia
molto superiore al danno della materia prima (impianti di
foraggio, erba medica da rifare, ecc.). Anche il raccolto del
foraggio che naturalmente avviene con mezzi meccanici subisce
alterazioni causate dalla presenza di terra ed escrementi all’interno
dei balloni di raccolta che in molti casi, non sono più utilizzabili
per la ristorazione degli animali. Insomma qualcuno ci deve dare una
mano seriamente, non bastano i solleciti agli Enti, occorre prendere
in mano la situazione” conclude lo stesso.
Marta
Evangelisti
consigliera della Città metropolitana di Bologna
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