venerdì 8 maggio 2020

Il problema fauna selvatica esiste e gli enti devono trovare subito soluzioni

Da Città Metropolitana


"La risposta della Città metropolitana sul tema cinghiali desta non poca preoccupazione: per risolvere il problema occorre prima fare e non parlare, le lezioni si lascino a chi ne ha titolo e non si tirino in ballo le guardie provinciali che nessuno ha mai menzionato da questi banchi”.
Così ha risposto la Consigliera metropolitana Marta Evangelisti, che non arretra nella posizione di denuncia, finché non si sarà trovata una risoluzione al problema.  “Nessuno qui è superficiale o deve studiare, tantomeno intendiamo accettare lezioni da chi da anni deve decidere, cambiare i piani,  porre in essere le azioni più mirate: lo si faccia senza pontificare e con più rispetto verso chi vive questi problemi sul territorio e con notevoli ripercussioni economiche. Quando e se la situazione sarà risolta, verranno meno anche le nostre interpellanze: oppure si dica chiaramente che le soluzioni le dobbiamo fornire noi e ci troverete pronti ” prosegue la stessa.
Sono numerose le Aziende agricole che lamentano danni alle colture e ai beni. Non lo invento io e i risarcimenti sono inconsistenti e sicuramente non risolutivi. Ma le mie non sono farneticazioni bensì lamentele raccolte sul territorio da cittadini, agricoltori e perfino cacciatori: riuscite a scontentare tutti. Salvo i selecontrollori, a cui, in modo unilaterale e senza confronto alcuno,  avete deciso di demandare la risoluzione di parte del problema. Chissà perché...”. 

A rincarare la dose il vice sindaco di Gaggio Montano, Maurizio Malavolti, che nel suo territorio è stato subissato dalle lamentele degli agricoltori presenti. “Le società agricole di Varchi, Bettocchi Daniele, Paltretti Alessandro, Antonio Elisa: sono tutti imprenditori di Gaggio Montano che si sono rivolti a me, esasperati dalla situazione, ma potrei citare anche aziende di Castel di Casio e di Vergato” incalza il vice sindaco. “Gli agricoltori lamentano che i danni sono sottostimati e pagati con notevole ritardo, in alcuni casi anche oltre 5 anni o addirittura mai evasi. Inoltre mi segnalano come molto spesso il danno  causato ai fondi sia  molto superiore al danno della materia prima (impianti di foraggio, erba medica da rifare, ecc.). Anche il raccolto del foraggio che naturalmente avviene con mezzi meccanici subisce alterazioni causate dalla presenza di terra ed escrementi all’interno dei balloni di raccolta che in molti casi, non sono più utilizzabili per la ristorazione degli animali. Insomma qualcuno ci deve dare una mano seriamente, non bastano i solleciti agli Enti, occorre prendere in mano la situazione” conclude lo stesso.   

Marta Evangelisti 
consigliera della Città metropolitana di Bologna

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