I
comuni stanno pianificando la distribuzione alla cittadinanza delle
mascherine.
A
Castel di Casio verranno distribuite dai Volontari della Croce Rossa
Italiana con priorità alle famiglie con persone molto anziane o con
patologie croniche.
A
Vergato la consegna mascherine gratuite alle famiglie dei residenti
inizia oggi.
Nel sito dell'ente si precisa:
Per l’esiguo quantitativo di mascherine pervenuto
dalla regione Emilia Romagna, la consegna delle stesse avverrà
tramite la consegna di una
sola mascherina per ogni nucleo familiare.
Il
personale dipendente del Comune e dell’Istituzione Servizi
Sociale, con il supporto dei singoli volontari iscritti al registro
comunale, delle associazioni locali di volontariato, e degli
operatori appartenenti alle Forze dell’Ordine (Polizia Locale,
Carabinieri, Guardia di Finanza) effettuerà la consegna a zone,
inserendo una busta con mascherina in ogni buchetta delle lettere
presso le abitazioni principali dove risultano residenti
nuclei familiari.
E’
previsto che la distribuzione abbia inizio dal Capoluogo di Vergato
nella mattinata di venerdì 10 aprile, per poi proseguire sabato 11
nelle frazioni di Calvenzano, Castelnuovo, Cereglio, Pieve Roffeno,
Prunarolo, Riola, Susano e Tolè.
Si
raccomanda ai cittadini di evitare il più possibile, durante la
distribuzione orizzontale, di venire a contatto con gli addetti
alla consegna dei presidi, i quali saranno a propria volta dotati
di mascherina e guanti monouso.
Indicazioni
per i cittadini che ricevono le mascherine:
Ricordiamo
ancora una volta che occorre continuare a rispettare le indicazioni
di prudenza e corretto comportamento, e nello specifico mantenere
le distanze, oltre agli altri suggerimenti forniti fin dai primi
giorni.
La
mascherina consegnata non è un dispositivo medico, né un
dispositivo di protezione Individuale. E’ una precauzione
ulteriore per chi, per vari motivi, si trova a non riuscire a
rispettare la distanza dalle altre persone, e in particolare di
protezione verso gli altri.
Modalità
di vestizione:
1️⃣.
Togliere ogni monile e oggetto personale;
2️⃣.
Praticare l’igiene delle mani con acqua e sapone o soluzione
alcolica;
3️⃣.
Controllare l’integrità dei dispositivi; non utilizzare
dispositivi non integri;
4️⃣.
Indossare la mascherina.
Modalità
di svestizione:
1️⃣.
Evitare qualsiasi contatto tra la mascherina potenzialmente
contaminata e il viso, le mucose, o la cute;
2️⃣.
Rimuovere la mascherina maneggiandola dalla parte posteriore o
dagli elastici;
3️⃣.
Praticare l’igiene delle mani con soluzioni alcolica o con acqua
e sapone.
Le
mascherine consegnate nascono come monouso, ma in questo contesto
di emergenza, fino a quando non saranno disponibili in maggior
quantità, è possibile il riutilizzo, sotto determinate
condizioni:
– Non
devono essere scambiate fra le persone e ognuno deve avere la sua;
– Dopo
l’utilizzo per alcune ore possono essere riposte / appese in
luogo pulito e riutilizzate il giorno successivo (eventualmente
previa disinfezione con alcool);
– Devono
rimanere nel contesto domestico / familiare e non utilizzate come
dispositivo nei luoghi di lavoro;
– l
momento del loro smaltimento, vanno gettate nei rifiuti
indifferenziati.


4 commenti:
Senza fare polemiche, ha fatto bene Vergato a notare che la Regione ha mandato un numero "esiguo" di mascherine: e "esiguo" e' dire pochissimo, questa distribuzione e' un'autentica presa in giro per i cittadini!! Soprattutto, poi, il dispendio di energie richiesto ai comuni per recapitare il "prezioso" carico casa per casa - scelta obbligata per non creare assembramenti - e' assolutamente ASSURDO rispetto al beneficio. Non si vuole neanche pensare alla possibilita' di creare involontario contagio col recapito.
Grazie, Regione, la beffa e il danno!!
Tanto can-can per ricevere una mascherina che costa 2 euro e che usandola più di una volta diventa quasi inutile .A proposito di quel dottore del Rizzoli che ha fatto quel tutorial sulle varie mascherine ed ha dato dello stronzo a chi usa quelle con la valvola ,ebbene questo tizio prima di iniziare la dimostrazione ,si da una bella strofinata con le mani nude alla bocca.Poi,se andate a cercare sul web ,si vede una intervista fatta per strada a questo dottore e si vede che porta appesa al collo proprio una mascherina con la valvola.Proprio quella che lui ha definito la mascherina degli egoisti e quindi da stronzi. Siamo proprio a posto!
Chi può comperarsi le mascherine, se le compri e non vada a prender quelle gratuite destinate a chi non può né muoversi nè acquistarle. Inoltre se la distribuzione é fatta da volontari, si chiama SOLIDARIETÀ, ed è di beneficio sia a chi dà sia a chi riceve!
Concordo con l'ultimo commento: che il comune le dia a chi ne ha necessità: operatori sanitari e soggetti deboli.
Gli altri che possono comperarle se le comperino, come ho fatto io.
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