domenica 5 gennaio 2020

Una paginetta di Nonna Gegè

Povero non è chi possiede poco, ma chi desidera di più


Mi trovavo in un’area di servizio dell’autostrada del Brennero quando decisi di prendere il solito biglietto della LOTTERIA ITALIA che ogni anno acquisto, per tradizione, prima delle feste di fine d’anno , come compro il panettone.
Davanti a me un signore con tono scherzoso chiede un biglietto dicendo: “voglio un biglietto e faccia in modo che non sia vincente, io sono già ricco”!.
Abbiamo tutti sorriso, ma la cosa mi ha fatto riflettere.
Io non ho mai vinto nulla nella mia vita e il biglietto della lotteria ITALIA è l’unico approccio con la Dea Fortuna: le mie perdite al gioco si limitano a 5 euro annui.
Ho anche la certezza di non vincere mai,ma la cosa non mi turba più di tanto anzi mi rende felice.
SENECA dice :”POVERO NON E’ CHI POSSIEDE POCO, MA CHI DESIDERA DI PIU’”. Io mi basto, non chiedo altro di quello che ho.
Mi pongo quindi il problema di una mia eventuale vincita:come affronterei la cosa?. In famiglia non tutti la pensano come me e sarebbero ben felici di spartirsi il premio.
I giovani, in particolare, sono pieni di desideri, ma siccome sono spesso desideri e non necessità primarie favorendoli li DERUBEREI del piacere della conquista e finirebbero per divenire veramente POVERI desiderando sempre di più.
Soluzioni ce ne sarebbero tante: investire in scuole e ospedali, aiutare gli indigenti per favorire la salute e l’istruzione di tanti giovani affinchè possano affrontare la loro vita con quella sicurezza e sapienza che è indispensabile al vivere dignitosamente.
Questa scelta sicuramente provocherebbe qualche problema all’interno della famiglia, ma se la semina di amore e generosità è stata giusta sicuramente, magari col tempo, verrà compresa.
E allora?
Continuerò a comprare il biglietto anche negli anni futuri perchè le TRADIZIONI SONO TRADIZIONI ed io alle tradizioni ci tengo.


Nonna Gegè

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