Un
libro e un documentario sulla realtà multireligiosa di Bologna verrà
presentato oggi
di
Massimiliano Rubbi
Un
gruppo di otto giovani studenti universitari, di diversa estrazione
religiosa, decide di instaurare una conoscenza e un dialogo nel corso
di un anno con 11 comunità religiose di Bologna, i cui luoghi
di incontro e preghiera sono nascosti tra garage, scantinati,
capannoni industriali e chiese, e compongono un panorama
multietnico della città che sorprende anche da una prospettiva
laica. Da questo progetto di formazione, ricerca e
inte(g)razione sociale, denominato "Viaggio intorno al
mondo", sono nati un libro e un documentario
che verranno presentati oggi, giovedì 16 gennaio, presso la
Casa per la Pace "La Filanda" di Casalecchio di
Reno.
Alle
18.30, la presentazione del libro Viaggio intorno al mondo
(Zikkaron, 2019), curato da Fabrizio Mandreoli e Giulia Cella, vedrà
la partecipazione dei giovani protagonisti del progetto, in un
incontro cui sono stati invitati anche esponenti delle comunità
islamica e sikh di Casalecchio.
Il
volume testimonia questa "incursione straordinaria dentro a
mondi vitali 'altri', per conoscere meglio anche sé stessi",
con l'obiettivo di capire chi, dove e come prega, e in che modo
esprime la propria identità di fede, in una città come Bologna,
post secolare e ricca di comunità provenienti da luoghi distanti del
mondo (espressione di ben 149 nazionalità), che restano spesso
invisibili ma che trasformano sotto traccia il tessuto sociale.
Dopo
una piccola cena insieme, alle 20.30 sarà proiettato, alla
presenza del regista Marco Santarelli, il docufilm I
nostri (Italia, 2018 – 75'), in una delle sue prime
uscite dopo l'anteprima al "Tertio Millennio Film Fest"
di Roma il 10 dicembre scorso.
Oltre
a ripercorrere visivamente gli incontri del gruppo, il documentario
si interroga sulla domanda "Qual è il confine tra l’essere
convinti della propria visione religiosa e l’essere aggressivi?",
e trova la risposta nell'incontro finale con una religiosa libanese
che ha vissuto nel suo Paese gli anni più duri della guerra, senza
mai lasciarsi trascinare dall’odio religioso. I nostri, da
un'idea di Ignazio De Francesco e Fabrizio Mandreoli, è prodotto da
Ottofilmaker e distribuito da Istituto Luce Cinecittà, ed è
dedicato a Pier Cesare Bori (1937-2012), maestro del dialogo
interreligioso nella prospettiva dei diritti umani.
La
serata è promossa dal Gruppo Nonviolenza di Percorsi di
Pace, con ingresso libero.
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