Di
Carlo Amabile
Domani,
mercoledì 6 aprile, nell'ambito del Green Social Festival 2016,
nella Libreria
Coop Ambasciatori, alle 18, si terrà la presentazione
del libro Il
Pianeta stretto a
cura di Massimo Livi Bacci, Il Mulino.
Partecipano
Franco Farinelli, direttore del
Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell'Università di Bologna
e Leonardo Setti ricercatore
Dipartimento di Chimica Industriale Università di Bologna.
Coordina
Ugo Mazza Fondazione
ClimAbita.
In
diecimila anni di storia il pianeta si è ristretto di mille volte.
Siamo mille volte più numerosi, mille volte più poveri di spazio,
mille volte più veloci nel percorrerlo e cento volte più
ingordi di energia. E questo in un mondo profondamente disuguale dal
punto di vista demografico ed economico.
Fra
una sola generazione la Terra conterà due miliardi e mezzo di
persone in più. Il problema è che si tratterà di una crescita
assai disuguale: mentre la popolazione dei paesi ricchi rimarrà
quasi stazionaria e invecchierà, quella dei paesi poveri raddoppierà
o triplicherà addirittura nelle aree più deprivate, come quelle
dell’Africa subsahariana, con una forte prevalenza delle
generazioni più giovani. In questo quadro Livi Bacci riflette sul
cammino del mondo nel XXI secolo, analizzando le implicazioni che uno
sviluppo demografico così squilibrato avrà per la stabilità
sociale interna ai vari paesi, per le migrazioni internazionali e
i rapporti di forza tra le nazioni oltre che, naturalmente, per
l’ambiente.
Nessun commento:
Posta un commento