L’angolo di Marco Leoni
Ancora :
“ Non si desidera
qualcosa
Se non si avverte
La sua mancanza “
Platone
SASSO MARCONI:
IL CAPOLUOGO
CONSIDERAZIONI E
PROPOSTE
DUE NEGATIVITA’
A
CONFRONTO
Dice
Lao Tze :
SI E’
RESPONSABILI NON SOLO
PER CIO’
CHE SI FA
MA ANCHE
PER CIO’
CHE NON SI FA .
La storia si ripete:
IERI un campanile alla Chiesa e un campanile al
Comune
OGGI l’area parrocchiale così suddivisa 70% di proprietà alla Chiesa
30% di proprietà al
Comune.
Una
coabitazione forzata fra due realtà in conflitto da più di cinquant’anni e che
tanto male hanno fatto al paese.
Io
questa storia l’ho vissuta e subita e non vorrei proprio che altri la dovessero
rivivere in futuro.
Il pericolo
comunque esiste pertanto invito tutti i cittadini cui stanno a cuore le sorti
del paese a fare sentire la propria voce e a non
sottrarsi al confronto e al contributo di idee, per scongiurare
che anche l’ultima
e più bella area, nel cuore del paese, venga irrimediabilmente rovinata.
Nel
2013 ho assistito a una seduta del consiglio comunale, dove all’ordine del
giorno, fra i vari punti, c’era anche “la riqualificazione urbana delle aree
del Capoluogo e di Borgonuovo”.
Argomento per me del massimo interesse.
Mi aspettavo che dopo la presentazione, fatta
dall’allora assessore all’urbanistica,
si
aprisse un dibattito importante ricco di interventi qualificati che entrassero
nel merito dell’argomento, anche ovviamente con posizioni diverse, invece tutto
si è concluso molto rapidamente, con un livello del dibattito assolutamente
inadeguato all’importanza della situazione, e arrivando sbrigativamente alla
votazione.
Al
termine l’invito del Sindaco a tutti coloro che avessero avuto idee in
proposito, a presentarle come contributo considerato molto gradito.
A
quel punto, vista l’importanza dell’argomento, ho ritenuto utile farmi
promotore di un pubblico dibattito.
Ne
ho parlato con il Presidente di Ascom Enrico Postacchini, associazione di cui
facevo parte, molto sensibile ai temi della città.
Immediatamente ha aderito alla mia proposta
conferendo l’incarico a me e
all’Architetto Andrea Trebbi di presentare una proposta progettuale dell’area
più importante del Centro.
Con
l’Architetto Trebbi ci siamo presentati sia al Parroco sia al Sindaco per
sottoporre le nostre intenzioni.
Ottenuto parere favorevole, abbiamo chiesto a entrambi
quali fossero le loro esigenze sulle rispettive aree affinché potessero trovare
adeguata risposta nella proposta progettuale globale.
Da
parte del parroco la possibilità di costruire aule per il catechismo, un
Auditorium
e
spazi collettivi per bambini e famiglie.
Il
Sindaco da parte sua non ha manifestato esigenze particolari lasciandoci liberi
di presentare la soluzione progettuale che ritenevamo più opportuna.
Ci
siamo messi immediatamente al lavoro,( il progetto ovviamente è tutto merito
dell’arch. Trebbi ), consapevoli che la cosa più importante era fornire
una proposta organica d’insieme tale da scongiurare
il pericolo che ciascuna proprietà andasse per la sua strada, ignorando le intenzioni della controparte.
Dopo
un paio di mesi era pronta per essere presentata alla cittadinanza col titolo:
“
IL CAMPO
DEL PRETE RIELABORA
L’IDENTITA’ DEL CAPOLUOGO “.
Credevo
fossero maturi i tempi per costruire un ponte fra parrocchia e amministrazione comunale tale
da favorire un clima sereno di dialogo costruttivo nell’interesse dell’intero
paese.
Purtroppo il pericolo che volevo evitare
si è puntualmente manifestato.
Entrambe
le parti non hanno partecipato attivamente al dibattito, ma hanno semplicemente
preso atto di quanto presentato senza entrare in modo chiaro e anche critico
nel merito del progetto.
L’idea di fare da apripista a una serie
d’incontri dove altre proposte potessero essere presentate alla cittadinanza è
miseramente fallita.
Al
momento altri contributi non se ne sono visti, spero comunque che prossimamente
qualcosa possa succedere a dimostrazione che a Sasso Marconi non mancano
persone con idee da presentare e confrontare in pubblici dibattiti.
IN VERITA’
QUALCOSA E’ ACCADUTO.
Dopo aver presentato il nostro lavoro si è
scatenata, da parte di una frangia che sta all’opposizione in Consiglio
Comunale, una raccolta di firme contro un generico pericolo di CEMENTIFICAZIONE dell’area.
Da
parte del Sindaco un atteggiamento incomprensibile, molto strano, ha
lasciato che questa raccolta di firme andasse avanti per qualche mese, senza intervenire minimamente.
Poteva
essere un’occasione importante per un confronto, per una sfida culturale pubblica sul tema
della CEMENTIFICAZIONE da un lato e sulla costruzione di una parte
di CENTRO URBANO
dall’altra.
Invece niente. Ammetto
che in quei giorni mi è tornato alla mente Manzoni quando riferendosi, a Don
Abbondio dice “chi
non ha coraggio non se lo può dare”.
Inoltre
la cosa più sorprendente, sempre da parte del Sindaco, è stata un arretramento
su tutta la linea, sconfessando perfino ciò che era stato votato dalla sua
maggioranza in Consiglio Comunale.
Senza
parlarne pubblicamente se n’è uscito con una soluzione più da “ furbetto di paese “ che
da figura autorevole delle istituzioni che ha in testa un progetto importante di riqualificazione
urbana da sottoporre alla
collettività.
Ha
adibito a verde pubblico la parte di area parrocchiale passata di proprietà al
Comune che non si capisce se è una soluzione provvisoria per mettere fine alle contestazioni, se vuole
essere una provocazione, oppure malauguratamente qualcosa di definitivo poiché è stato dedicato al gemellaggio con
Sassenage.
Comunque
sia, una cosa buttata lì, isolata, non
inserita in un’idea progettuale dell’intera area, che non ha portato nessun incremento di valore e di attrazione per il capoluogo, dimostrato anche dal fatto che è frequentato
da pochissime persone, per non dire da quasi nessuno.
ALTRO PESSIMO
ESEMPIO CHE DENOTA
LA SCARSA CULTURA
URBANISTICA DI QUESTA
AMMINISTRAZIONE.
TUTTO SEMPRE
IN UN SILENZIO
GENERALE!!!
Ma
attenzione, perché come dice Marco Romano, che anch’io condivido
pienamente dove non c’è Civitas non
c’è Urbs.
Continua… prossimo e ultimo appuntamento sull’argomento
domenica 19 luglio.
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