Un lettore
ha inviato questo articolo di Natascia Ronchetti pubblicato dal Sole 24 Ore il 12 aprile e ha aggiunto questo suo commento:
" Auspico che il trasporto ferroviario passi in mano ad ARRIVA. Tra Hera,
Tper, Fer non se ne può più di ste’
partecipate".
Sul
trasporto ferroviario dell'Emilia Romagna si era defilata sul filo di lana,
dopo essersi prequalificata per partecipare al bando di gara per l'assegnazione
della gestione. Ora la multinazionale Arriva, dal 2010 costola del colosso
tedesco Deutsche Bahn (Db), rientra in gioco contro il consorzio Trenitalia e
Tper. Venerdì Fer (Ferrovie Emilia Romagna, la società che gestisce
l'infrastruttura ferroviaria di proprietà regionale) ha aperto la procedura
negoziata invitando, oltre a Trenitalia e Tper, la multinazionale che opera in
14 paesi europei, tra i maggiori operatori ferroviari della Gran Bretagna e
primo, per i servizi su gomma, in Danimarca. La procedura è prevista dal Codice
degli appalti. E, nelle intenzioni della Regione e di Fer, potrebbe archiviare
nel passato – e definitivamente – il flop del bando di gara, al quale alla
fine, nel febbraio scorso, si erano presentati con una offerta solo gli attuali
gestori: Trenitalia e Tper, appunto, che – con il contratto scaduto dalla metà
del 2012 – garantiscono il servizio in regime di proroga fino al luglio del
2016. Sul piatto c'è una montagna di soldi: 153 milioni all'anno, per quindici
anni, prorogabili per altri sette.
Importo che
evidentemente non viene però considerato congruo, tanto da aver indotto
Trenitalia e l'azienda di trasporto pubblico emiliana a fare un'offerta
superiore del 9% alla base d'asta fissata dalla Regione. E da infilare la gara
in un vicolo cieco. Con una sola via d'uscita: la procedura negoziata. Ora il
gruppo guidato da Vincenzo Soprano deve vedersela con Arriva, quasi 56mila
dipendenti e oltre 2,2 miliardi di viaggi passeggeri in Europa. Un big radicato
soprattutto in Lombardia e in Friuli Venezia Giulia, che ha alle spalle un
gigante come Deutsche Bahn, che - controllato dal governo tedesco - raggiunge
un fatturato di circa 40 miliardi. Ma non è detto che Arriva si presenti
effettivamente al tavolo della trattativa. Troppe, secondo la multinazionale,
le criticità presenti nel bando di gara, tanto da considerare quasi “fuori
mercato” le condizioni previste per il contratto di servizio. Regione e Fer
vogliono aggiudicare un unico lotto. Ma chiedono anche un investimento da circa
500 milioni per l'ammodernamento completo della flotta dei treni, anche sulla
scia della domanda dei pendolari e delle richieste dei sindacati. In pratica il
nuovo gestore dovrà mettere sui binari nuovi convogli, almeno i due terzi: per
rottamare i treni vetusti. I quindici anni di concessione dovrebbero, secondo
la Regione, offrire la giusta contropartita all'investimento.
4 commenti:
> ammodernamento completo della flotta dei treni,
> anche sulla scia della domanda dei pendolari e delle richieste dei sindacati
Allora, se i convogli ALe avessero una manutenzione adeguata, dei passeggeri meno vandali e una qualche forma di pulizia che non sia la pantomima attuale messa in atto da extracomunitari con un muso lungo così (è possibile fare molto male pure le pulizie) sarebbero dell'ottimo materiale rotabile, migliore anche del TAF.
Se non fosse per i capricci dei
viaggiatori che pretendono arie condizionati findus d'estate il giorno dopo che sono stati spenti i sistemi di riscaldamento (oppure, come capita in questa stagione, follie tipo mattina il riscaldamento, e di pomeriggio il condizionamento) e quindo con aggiunte di impianti post realizzazione anche essi poco manutenuti e con i problemi di tutte le aggiunte non previste in fase di progettazione.
Dati i tempi di necessaria austerità la manutenzione sarebbe la prima fonte di risparmio.
Solo che il nuovismo non manca neppure per le ferrovie.
Sempre considerando lo straordinario, spaventoso spreco per le grandi opere stradali catramitiche (Orte - Mestre, Porretta pseudo veloce, cispadana e non solo, si pensi alla bojata People Mover, al sistema AV) funzionali alla corruzione che, in una torta più piccola, lasciano sempre meno alle ferrovie.
se eliminassero i treni vuoti e inutili che dal 2004 viaggiano da bologna a marzabotto avremmo piu' carrozze a disposizione per l'avvicendamento in officina per le necessarie riparazioni/manutenzioni.
> se eliminassero i treni vuoti e inutili
Se si eliminassero i catrami e i cementi inutili si risparmiarebbe forse anche tre ordini di grandezza (1000 volte).
Certo che poi gli autossicodipendenti demagogici avrebbero qualche difficoltà . E pure i ragliatori contro le ferrovie.
Taglia pure la vitamina C all'ammalato di scorbuto, così risparmi.
Bravo.
E intelligente.
Clap clap
il catrame ce l'hai davanti agli occhi
un conto tenere un servizio pubblico un conto tenere un servizio assistenziale inutile che nessuno usa ma che tutti pagano con le tasse.
tu piu' che vitamina c dovresti prendere omega 3.
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