L’angolo di MarcoLeoni
UN SOGNO DIVENTATO REALTA’
OGNI GRANDE SOGNO COMINCIA CON UN SOGNATORE.
RICORDATI SEMPRE,
TU HAI LA
FORZA, LA PAZIENZA,
E LA PASSIONE
PER ARRIVARE ALLE STELLE E
CAMBIARE IL MONDO.
Harriet Tubman
SOLO L’AMORE
PUO’ GENERARE UNA
SIMILE BELLEZZA
Brunello,
nato e cresciuto in Umbria, ha respirato fin da bambino la filosofia
francescana e fatto suo il messaggio del Poverello di Assisi:
applicare
a tutto quello che si fa il fine più alto, il BENE.
Per
lui il denaro riveste un vero valore solo quando è speso per migliorare
l’esistenza e la crescita dell’uomo, ed è questo il nostro fine.
In
ossequio a questo profondo convincimento, continua Brunello, parte consistente
dei profitti è reinvestita nell’azienda e parte utilizzata per il restauro e la
riqualificazione del Borgo.
Un
luogo dove vorrei che si frequentassero
persone di tutti i ceti, nullafacenti, pensatori, architetti, sognatori,
perché credo che ci sia bisogno di
luoghi dove si possa parlare.
Mi sono un po’ispirato ai principi tedeschi dei primi
dell’800, che quando gli veniva affidato un territorio cercavano di farlo
crescere, di creare lavoro, cultura, educazione e civiltà.
Nel
conservare e abbellire, restaurare questo piccolo borgo abbiamo spesso
ascoltato la parola dei nostri sapienti maestri i quali ci hanno educato ad
ascoltare il “ GENIUS LOCI “, lo spirito
dei luoghi e nel fare questo ci siamo rifatti all’imperatore Adriano quando
dice “ ci sentiamo responsabili delle bellezze del
mondo “
La
bellezza di questi borghi non è frutto del caso, ma appunto di una attenta
osservazione dei siti, delle caratteristiche del territorio, della esposizione
al sole, ai venti, prima di dare inizio a qualsiasi tipo di intervento, poi,
cosa molto importante, l’utilizzo di materiali autoctoni che si inseriscono
perfettamente nel paesaggio circostante, dalle loro forme armoniose, risultato
dall’accorpamento degli edifici come fossero stretti in un abbraccio pieno
d’amore.
Frutto
anche del rispetto che in passato si aveva per la natura con la quale si
riuscivano a creare situazioni di grande equilibrio e grande fascino.
E
tutte queste sane abitudini sono state ricordate e riprese durante l’attenta e
competente ristrutturazione del borgo durata oltre 25 anni.
Ma tutto questo come e perché nasce?
Sarà lo stesso Brunello a
spiegarcelo.
Riporto letteralmente le sue parole.
IL BORGO
“Nel
1985 le cose andavano davvero bene; già in quei primi spazi si cominciava a
stare stretti, e bisognava trovare una nuova sede più ampia.
Le
ricerche non furono né facili né brevi.
Una
sera, mentre tornavo a casa, il mio sguardo cadde sul dolce colle di Solomeo,
con i suoi boschi sempreverdi, il borgo, il castello, l’antica villa Antinori.
Era
il paese della mia fidanzata Federica, oggi mia moglie, e lo conoscevo da tanto
tempo, quella sera, però, mi appariva diverso, era come se lo vedessi per la
prima volta.
Sentii che quello che avevo dinanzi era
proprio il luogo tanto a lungo cercato:
quel
colle, con i suoi antichi edifici quasi diruti (in rovina), narrava la favola
di sogni lontani, ora divenuti realtà.
Acquistare
quei beni significò convincere il loro vecchio proprietario che il mio affetto
per quel borgo non era minore del suo, così antico, e che quelle mura,
consumate dal tempo, sarebbero state
restaurate e curate con il rispettoso amore dovuto alle cose che fanno parte
della nostra cultura”.
Molto
interessante conoscere l’atteggiamento
con cui Brunello si è accinto alla ristrutturazione del borgo, credetemi c’è
molto da imparare.
Riporto
anche in questo caso le sue parole:
IL RESTAURO
Il
restauro e il recupero funzionale di Solomeo sono stati come il risveglio di un genio addormentato.
Innestare
una nuova vita su un tessuto storico non è cosa semplice, poiché in agguato c’è
il rischio che il fascino del suo incanto
svanisca per sempre.
( Aggiungo io,
purtroppo molto spesso si vedono interventi di ristrutturazioni non corrette che hanno rovinato
irrimediabilmente edifici meravigliosi ).
E
trovammo la chiave giusta nella semplicità del nostro più antico valore:
L’UMANITA’.
Persone
ancora memori delle tradizioni artigianali e delle tecniche dei loro padri si
misero all’opera con l’amore per la loro
terra umbra, recuperando pazientemente, con
atteggiamento quasi francescano, la spiritualità dei luoghi, e
con essa il tempo della storia, che sarà quello dei giorni futuri, con il nuovo
Foro delle Arti, inaugurato a settembre 2008, dove tra giardini e alberi
ombrosi, con un teatro e con un anfiteatro all’aperto, è possibile incontrarsi
per il piacere di conoscersi, con il desiderio di vivere, di meditare in
silenziosa solitudine, o di ridere serenamente insieme”.
UN PEZZO
DI BELLEZZA CHE
BRUNELLO CUCINELLI
HA LASCIATO IN DONO ALL’UMANITA’
Sono
molto felice che Brunello Cucinelli sia riuscito a trasformare in realtà quello
che per me è rimasto semplicemente un sogno.
Continua…
prossimo appuntamento domenica 15 marzo 2015.