L’angolo di Marco Leoni
“ FARE
PROFITTO CON DIGNITA’
NON
E’ SOLO UNA
POSSIBILITA’,
SARA’
UNA NECESSITA’ “
Due
episodi hanno influenzato in modo determinante la sua vita.
Figlio
di contadini ha vissuto un’adolescenza semplice ma felice. Non ho mai visto i
miei genitori litigare, dice con affetto, mio padre faceva una vita dura ma non
si è mai lamentato.
Poi
all’età di quarantacinque anni mio padre ha abbandonato la terra e siamo andati
ad abitare in città, perché il sogno di ogni contadino era quello di un lavoro
sicuro in fabbrica.
A
differenza di prima capitava spesso che rientrando la sera, con gli occhi
lucidi, diceva: “ che cosa ho fatto a
Dio per essere umiliato “.
Quindi
non si lamentava né dello stipendio né del duro lavoro, ma si lamentava
esclusivamente
dell’umiliazione.
A
quel tempo io ero un ragazzotto spensierato, ma questo episodio mi ha fatto
promettere a me stesso: “io non so cosa
farò da grande, ma il sogno della mia vita
era lavorare per la dignità umana, per
rendere il lavoro dell’uomo più umano, perché non sono mai riuscito a capire
perché si debba offendere un essere umano,
questo mai, devo dire”.
L’altro
episodio è stato l’incontro con Kant, molto difficile per me a quell’età, sottolinea
Brunello, diciottenne con una cultura da geometra, ma due espressioni mi hanno
folgorato quando lui dice:
“ DUE
COSE MI EMOZIONANO
NELLA VITA IL
CIELO STELLATO SOPRA
DI ME E
LA LEGGE MORALE
DENTRO DI ME “.
Quella
legge morale che io vedevo sempre in mio
padre quando mi diceva: “ sii una persona perbene, devi essere un galantuomo “.
QUESTI
SONO STATI I
FONDAMENTALI SU CUI
HO COSTRUITO LA
MIA VITA .
Da
qui inizia un viaggio, per me particolarmente interessante, che ci porterà alla
conoscenza di un personaggio straordinario che tanto onore ha fatto e fa
all’Italia nel mondo.
Una
luce, un faro, un punto di riferimento fondamentale a cui molti dovrebbero
ispirarsi per rendere possibile, su vasta scala, quella che lui definisce l’era
di un NUOVO RINASCIMENTO ITALIANO, perché “ IL MIGLIOR
TEMPO DEVE ANCORA
VENIRE “, dice sorridendo col suo ottimismo cristallino.
“
Sentivo che il profitto da solo non bastava e che doveva essere ricercato un
fine più alto, collettivo.
Ho capito che a fianco del bene economico si pone il bene
dell’uomo, e che il primo è nullo senza il secondo “.
LA PERSONA
AL CENTRO
DELL’IMPRESA
Parole
che giungono direttamente all’anima; non
credevo possibile che un imprenditore, specialmente di questi tempi in Italia,
potesse pronunciarle.
La
passione per i grandi pensatori dell’antichità e per i maestri spirituali della
sua terra quali S. Francesco e S.
Benedetto da Norcia lo hanno portato a radicare nella sua persona quei grandi
ideali che da sempre hanno affascinato l’umanità:
LA BELLA
POLITICA, LA FAMIGLIA,
LA RELIGIONE o se preferite chiamatela SPIRITUALITA’.
“ I
miei padri ispiratori mi hanno convinto di sentirmi CUSTODE e non PROPRIETARIO di
ciò che ho, mi sono ispirato nell’impresa a S. Benedetto da Norcia quando
raccomanda l’abate di essere rigoroso e dolce esigente maestro, amabile padre.
Bellissime
parole, ma sembra impossibile che queste si siano tradotte in realtà producendo
attraverso una filosofia aziendale
nuova quello che viene definito
“ capitalismo etico “ o “ impresa umanistica “.
Invece
è proprio tutto vero e a sentire Brunello Cucinelli sembra proprio essere
ritornato
il tempo dei filosofi che spessissimo sono presenti, insieme ai grandi maestri
dello spirito, ai grandi personaggi della storia nelle sue frequenti citazioni.
Chi
invece appare molto raramente sono gli economisti e sembra proprio che Brunello
voglia lanciare questo messaggio:
Basta
con la sola economia a cui l’uomo si deve asservire a qualsiasi costo,
divenendone
addirittura schiavo.
Consiglio vivamente la
visione di questi video.
Continua…
prossimo appuntamento domenica 15 febbraio 2015.