Riceviamo e, poichè richiesto, pubblichiamo IL
COMUNICATO DELL'ARCI IN SOLIDARIETA' ALLA FIOM.
Oggi a Roma il corteo degli operai
dell’Ast di Terni, in lotta per impedire centinaia di licenziamenti e la
continuità della produzione nello storico stabilimento umbro, ha subito dure
cariche della polizia.
Colpisce la totale assenza di
qualunque motivo che potesse giustificare un simile intervento delle forze
dell’ordine.
Gli operai volevano semplicemente
raggiungere il ministero dello Sviluppo economico dopo avere sostato davanti
all’Ambasciata tedesca, vista la nazionalità degli attuali padroni dell’Ast.
La polizia ha deciso di caricare,
picchiando lavoratori e anche dirigenti sindacali, con una scelta che è
difficile immaginare come casuale.
Le cariche si sono svolte con una
aggressività e una violenza che da anni non vedevamo contro un pacifico corteo
operaio.
Evidentemente le parole svalutanti
sul ruolo del sindacato, i pesanti attacchi al diritto al mantenimento del posto
di lavoro (garantito dall’Articolo 18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori)
e allo stesso diritto di sciopero che si sono udite nella kermesse della
Leopolda, hanno prodotto i loro effetti.
E che effetti!
Il governo deve chiarire subito in
Parlamento e nel paese come intende garantire il diritto a manifestare,
evitando che simili fatti si ripetano, soprattutto in vista di una stagione in
cui, per contrastare tagli e provvedimenti che ledono il diritto al e nel
lavoro, scioperi e manifestazioni andranno intensificandosi.
4 commenti:
ma cos'è l'arci?
forse se non fosse successo la manifestazione sarebbe passata inosservata?
Sono i tempi di Scelba, viva i sinistri di Renzi.
Aspettiamo di conoscere cosa ne pensa il candidato Presidente della nostra Regione del PD Bonaccini, visto che era alla Leopolda ad applaudire Renzi e quel signore che ha detto che si dovrebbe limitare il diritto di sciopero.
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