Oggi, martedì 28 ottobre alle 20.45, presso
la Casa per la Pace ‘La Filanda’ a Casalecchio di Reno, Antonio Spanò presenta i documentari The
Silent Chaos e Animal Park , tra i più premiati documentari
italiani degli ultimi anni.
I documentari ‘raccontano’ due regioni della Repubblica
Democratica del Congo, scossa dalla guerra civile sin dal 1996, tra credenze
magiche elemento di emarginazione nel Nord Kivu e violenze..
Con The
Silent Chaos, Spanò si ripropone di "dare voce a chi è senza
voce": i sordomuti del villaggio di Butembo, stigmatizzati per la loro
diversità dalla popolazione, che non potendosi relazionare con loro li
allontana con armi magiche, come gli albini ma anche come i nemici belligeranti.
Il confronto con chi raramente ha occasione di raccontarsi, a causa della
propria disabilità, e con gli interpreti della lingua dei segni nella loro
scuola, ugualmente emarginati in quanto ritenuti posseduti dagli "spiriti
maligni", si traduce in storie drammatiche e commoventi.
Il senso di Animal
Park può essere riassunto nella frase pronunciata da una delle
intervistate: "Come si fa a proteggere la natura uccidendo le persone?".
Questo avviene nel Virunga National Park, nell'est del Paese, dove i
guardiaparco arrivano a bruciare villaggi, a stuprare donne e a uccidere, con
l'obiettivo di allontanare gli abitanti, pur di proteggere la fauna e la flora.
Viene così problematizzato, quanto ai mezzi, il pur nobile fine della salvaguardia
della biosfera, in un parco economicamente sostenuto dalla UE, Patrimonio
dell'Umanità UNESCO sin dal 1979, e in cui d'altra parte il bracconaggio mette
in pericolo la vita degli ospiti più noti, i gorilla di montagna, e
quella degli stessi ranger, uccisi a decine negli ultimi anni. .
Antonio
Spanò vive e lavora tra Siena e Milano. Ha esordito nel
documentario di lunga durata con Our
Sky, Our Land , sul genocidio dei curdi a opera di Saddam
Hussein, vincitore del Premio Unicef per la Pace 2010.
Ingresso libero.
1 commento:
> Come si fa a proteggere la natura uccidendo le persone?
Ora si apriranno le cataratte della violazione del politicamente corretto.
Ora, la letteratura scientifica sulla dimensione ecocida di Homo è ormai sterminata.
Non c'è alcun altro essere vivente che sia più ostile alla vita, più biologicamente nefasto degli homo.
Una specie sostanzialmente necrofora e necrofila.
Specie che peraltro, visto gli individui che la compongono sono mediamente incapaci di ragionamento che arrivi al di là della punta del proprio naso, crede che sia un diritto divino e del tutto normale (compreso colui che che si scandalizza del contrario) distruggere prima la giungla, quindi i primati e le altre forme di vita che essa ospita. Gruppi di esemplari di 'sta specie che, poi, schiattano perché hanno distrutto la fonte di risorse biologiche dalla quale dipendono per la loro sopravvivenza.
Molto... sapiens direi.
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