Nuovo stabilimento Kemet di Pontecchio. |
Comunicato shock del gruppo consiliare Sasso Libera di Sasso
Marconi: la Kemet starebbe vendendo la parte meccanica dell’azienda e lo storico
stabilimento di San Lorenzo dove l’impresa
effettua le lavorazioni meccaniche. Le lavorazioni elettroniche sono già state trasferite nella
nuova struttura di Pontecchio ma , a quanto si apprende, le lavorazioni
meccaniche non vi arriveranno mai.
Ciò apre una serie notevole di interrogativi. Che
fine fanno gli accordi sindacali che prevedevano il trasferimento completo dell’impresa
a Pontecchio e il mantenimento di circa 700 posti di lavoro? Attualmente il
ramo meccanico della Kemet impegna circa 100 lavoratori e la mancanza di ordini
ha reso necessario il ricorso alla cassa integrazione. Inoltre, lo stabilimento
di San Lorenzo, abbandonato per il trasferimento a Pontecchio, doveva dare
spazio a un considerevole intervento immobiliare, secondo gli stessi accordi, a
compensazione del mantenimento dei posti di lavoro. Se rimane attiva la meccanica
a San Lorenzo, cade quindi anche la programmazione immobiliare? C’è poi il
sospetto che il nuovo acquirente voglia acquisire il progetto immobiliare,
anche se l’andamento di mercato la fa ritenere una operazione non più
attraente.
Se l’informazione di Sasso Libera è vera si apre un
altro singolare capitolo del ‘travaglio’ Kemet.
9 commenti:
Pare che una Azienda Tedesca abbia già acquisito anche lo stabilimento di Vergato oltre quello di Sasso Marconi. A Vergato cosa ci faranno?
Boccaloni....ma che credevate. ... questa è la globalizzazione ed il caputalismo che politici e banche tanto volevano! Hanno preso i finanziamenti e chiuderanno. Come tutte le aziende.
Strano ma vero Veronesi&Co. si occupano di KEMET e di lavoro solo quando si avvicinano le elezioni. Quando i cittadini di Sasso impareranno a meglio scegliere i propri rappresentanti?
Quando i sindacati vanno a braccetto con i dirigenti e a sciare con l'amministratore delegato, cosa vi aspettate?
La divisione meccanica e' il settore che dovevano sacrificare per prolungare l'agonia della ex Arcotronics, e passati i prossimi 5 anni di CIGS, "ultima spiaggia".
Dopo tocca alle risicate produzioni rimaste a Pontecchio.
Stabilimento costato 20 milioni di Euro, questo deve farci riflettere; interessi di partito interessi di banche ecc. ecc.
Anche questa e' Globalizzazione
Rammento che quando la Divisione Meccanica fatturava anche per la condensatori i delegati sindacali battendo pugni sul tavolo invocavano Divisione Meccanica a Pontecchio insieme alla condensatori o ci mobilitiamo, ora che la D. Mecc. attraversa un periodo di crisi, cosa dicono i sindacati?
E' deprimente un fiore all'occhiello di competenze tecnologiche allo sbando speculativo.
Ricordo che staccare Div. Mecc. da Div. Condensatori e' una scelta alla disfatta, primi a rimetterci come al solito i lavoratori.
E dulcis in fundo Veronesi e c. non si stupiscano e' da tempo che si parla di queste azioni scorpori vendita e poi basta la politica ne stia fuori per il bene dei lavoratori e lavoratrici
Come mai Veronesi e company cadono dal pero e' da piu' di un annetto circa che in ambienti legislativi si vociferava di certe scelte strategiche per salvare capra e cavoli.
Ma fateci il piacere non fate gli indiani per procacciare dei voti la situazione e' delicata statene fuori.
"dovrebbe, potrebbe, sarebbe", ma accertarsi delle notizie prima di tirarle un tanto al chilo con titoli accattivanti? Se si vende uno stabilimento non è detto che venga venduto anche il suo contenuto, ma se l'ha detto Sasso Libera allora...
Sasso libera chidete un chiarimento al sindacto per sentire come la pensano e quali azioni sono in grado di mettere in campo. Queste sono robe che se prese per fini propagandistici possono fare tanto male ai lavortori
Sono d'accordo con te. C'è stata e c'è ancora una guerra anche tra operai, che non hanno capito...prima o poi a casa ci andranno tutti. L'azienda ha preso i fondi e chi se ne frega degli operai...
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