Venerdì prossimo 14
marzo alle 17 , nell’Aula Ghigi della Università di Bologna,
è in programma un incontro con l’Artista Achille Ghidini, lo scultore della
montagna.
Achille
Ghidini, che risiede a Grizzana Morandi di cui è
stato anche sindaco, profondamente legato alle magnifiche imperfezioni del creato che
sono le colline e le montagne, vi trova ispirazione per le sue sculture. Le ama
anche se pare che l’Onnipotente le abbia volute per creare ostacoli alla libertà di movimenti dell’uomo.
Il creatore ha poi compensato la fatica di chi le vuole affrontare con i bellissimi quadri ambientali delle valli
e la grande ricchezza di vita del bosco. A questa ricchezza di vita Ghidini si
ispira e con la sua arte si oppone alla morte. Dal sapere delle sua mani ritrovano
infatti vita i tronchi rinsecchiti e le forme bizzarre lasciate a terra nel
bosco. Forme informe diventano figure aggraziate e snelle che invitano l’anima
a sorridere alla vita e gli occhi a guardare in alto. E’ come se Ghidini si
accostasse al Creatore e con Lui completasse l’opera. E il Creatore deve molto
apprezzare questa vicinanza poiché l’arte di Ghidini ha del divino.
Di sé ama raccontare
che l’incontro con Manzù nel 1975 fu fondamentale: “ Fu una folgorazione; la
mia mente e il mio spirito erano pronti. La mia creatività era imprigionata.
Cercavo un linguaggio che non avevo ancora scoperto: Manzù fu la mia chiave”.
Iniziò cosi la
carriera di scultore e dagli alberi continua a trarre, come egli stesso afferma
“le forme che preesistono e che risvegliano in me profonde emozioni.” Le sue
opere, anche monumentali,
riscuotono grande
attenzione del pubblico e della critica.
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