mercoledì 15 ottobre 2008

Sindaco di MARZABOTTO Edoardo Masetti non si ricandida


Il sindaco di Marzabotto Edoardo Masetti non si ricandida per le prossime amministrative.


Il primo cittadino, al termine del primo mandato, ha annunciato di rinunciare alla corsa per la poltrona di sindaco per ragioni di famiglia. “I motivi del rifiuto a questa importante opportunità sono assolutamente personali, dovuti all’età e ad una situazione parentale particolarmente critica ed impegnativa”, scrive Masetti nella lettera di rinuncia alla candidatura. “Questi giorni di riflessione mi hanno ancor più convinto che la rinuncia sia giusta, consapevole (per esperienza) delle energie e del tempo da dedicare ad un impegno così importante come l’essere Sindaco di Marzabotto”. La notizia non ha colto di sorpresa, poiché la voce di un suo possibile ritiro dalla attività amministrativa veniva sussurrata da tempo, anche se sempre smentita dallo stesso Masetti. Al Cral del capoluogo si erano addirittura avviate una sorta di primarie ‘fatte in casa’. Era infatti iniziata una raccolta di firme a favore di Valter Cardi che aveva riscosso diverse sottoscrizioni. Proprio Valter Cardi (nella foto), PD, infatti sarà il ‘porta bandiera’ della sinistra, ora al timone dell’amministrazione pubblica di Marzabotto. Il neo candidato è uscito vincente al confronto che si è tenuto lunedì scorso fra tre candidati designate dalle sezioni locali PD: oltre a Valter Cardi, erano in lizza Romano Franchi, attuale presidente del Parco Monte Sole e Patrizia Zanasi, segretaria dell’unione comunale PD e assessore alla cultura uscente. La Zanasi non ha dato la sua disponibilità e al confronto a due è uscito vincente con l’85% di consensi Valter Cardi, già molto apprezzato per il suo ruolo di presidente dell'associazione dei famigliari delle vittime di Marzabotto e vice presidente del Comitato Regionale per le onoranze ai caduti. Al di là delle ufficialità, i ben informati sulla dinamica amministrativa di Marzabotto, sostengono che fra i motivi della rinuncia di Masetti vi sia anche il difficile rapporto con RC e con alcuni partiti minori della sinistra. Rottura nata sull’attribuzione della delega sulla edilizia privata. Il sindaco aveva delegato la materia a un Ds ora PD e non aveva indietreggiato nonostante la forte contrarietà di altri partiti della coalizione, fra cui RC. Lo scontro non si è mai ricomposto e Rc ha avuto spesso un atteggiamento da opposizione, anche se formalmente in maggioranza. Sarà interessante ora vedere cosa avverrà nel campo delle alleanze.

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