martedì 4 febbraio 2025

Nuove tecnologie per la diagnosi delle malattie ossee: donati due macchinari rems e una sonda ecografica a Bologna

 


Nuovi strumenti diagnostici per migliorare la valutazione della salute delle ossa sono stati donati all’Ospedale Maggiore dell’Azienda USL di Bologna e al Policlinico Sant’Orsola. Si tratta di due macchinari dotati di tecnologia REMS (Radiofrequency Echographic Multi Spectrometry) e di una sonda ecografica, dispositivi di ultima generazione che consentiranno una diagnosi più rapida e accurata dell’osteoporosi e delle malattie reumatologiche.

La donazione, del valore complessivo di 92.500 euro, è stata resa possibile grazie ad AMRER (Associazione Malati Reumatici Emilia-Romagna) e ANIPI (Associazione Nazionale Italiana Patologie Ipofisarie) Emilia-Romagna, con il contributo del 5x1.000, delle vendite solidali di panettoni e colombe, e grazie al lascito della signora Marisa Ventura.

I nuovi dispositivi saranno impiegati nell’Unità Operativa di Medicina Interna a indirizzo Reumatologico dell’Ospedale Maggiore e nell’Unità Operativa Complessa di Endocrinologia, prevenzione e cura del diabete del Policlinico Sant’Orsola. La tecnologia REMS, una delle più avanzate per la stima della densità minerale ossea tramite ultrasuoni, permette anche di valutare il rischio di frattura a cinque anni sulla base della qualità ossea, rappresentando un passo avanti nella prevenzione e nel trattamento dell’osteoporosi.

«La tecnologia REMS offre numerosi vantaggi: è veloce, può essere utilizzata direttamente in ambulatorio o al letto del paziente e fornisce dati importanti sulla qualità dell’osso», spiega Massimo Reta, Direttore della UOC di Medicina Interna a indirizzo Reumatologico dell’Ausl e del Policlinico Sant’Orsola. «Al momento non sostituirà la DEXA, che resta la metodica di riferimento, ma potrà ridurre il numero di esami generici, permettendo di effettuare la DEXA solo in casi mirati. Questo si traduce in un risparmio di tempo per i pazienti e per i medici, con un impatto positivo anche sulle liste d’attesa».

Oltre ai macchinari REMS, la donazione include una sonda ecografica per la diagnosi e il monitoraggio delle patologie reumatologiche. Uno strumento versatile che, come sottolinea Uberto Pagotto, Professore di Endocrinologia all’Università di Bologna e Direttore dell’UOC di Endocrinologia e prevenzione e cura del diabete del Policlinico Sant’Orsola, ha anche un’applicazione nel monitoraggio metabolico. «Questa sonda permette di analizzare non solo la densità ossea, ma anche la composizione corporea, utile per valutare la perdita di massa grassa e muscolare nei pazienti con obesità», spiega Pagotto.

L’auspicio è che una diffusione capillare di questa tecnologia possa rivoluzionare la gestione dell’osteoporosi primaria, consentendo agli specialisti di effettuare valutazioni più precise direttamente sul territorio. «L’impiego della REMS in ambulatorio potrebbe portare a un calo significativo delle fratture osteoporotiche gravi, come quelle del femore e delle vertebre, con benefici concreti per i pazienti e per il sistema sanitario», conclude Pagotto.

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