venerdì 21 ottobre 2022

Pian del Voglio ha di nuovo il suo lavatoio

 


Riceviamo:

 

Domani, sabato 22 ottobre, alle 11.30, verrà inaugurato il lavoro di restauro del vecchio lavatoio di Pian del Voglio, situato a pochi metri dal centro urbano in via dell’Appennino, in corrispondenza del Rio Lagaccio. Un tempo il lavatoio era alimentato da una sorgente nei pressi, oggi scomparsa, e quindi il manufatto è stato connesso con la rete potabile civica.


 

L’intervento di recupero dello storico lavatoio conclude le attività di sistemazione idraulica da parte della Bonifica Renana dei rii comunali: il Rio Lagaccio tra questi, infatti è stato pulito, rinforzato con difese spondali adeguate e dotato di brigliette in castagno.

La riqualificazione del lavatoio di Pian del Voglio è stata voluta dall’Amministrazione comunale di San Benedetto, con l’intento di conservare uno degli elementi di memoria del paesaggio tradizionale che rendono il territorio un ambiente accogliente e fruibile.

 

I fondi utilizzati per il restauro (18.900 euro) sono stati resi disponibili dalla Bonifica Renana, mentre la famiglia Lenzi ha concesso al Comune il mappale su cui il manufatto è collocato.

 

Si ricorda che nel territorio dell’alto Appennino, fino alla metà degli anni ‘50 del secolo scorso, pochissime erano le comunità ed abitazioni servite dall’acquedotto: ad esempio a San Benedetto, solo il 26% della popolazione era connessa all’acquedotto, e non certo con acqua sufficiente per tutti gli usi.

 

I lavatoi, quindi, era elementi fondamentali per la vita quotidiana della comunità rurale: solitamente nel punto in cui era captata l’acqua si trovava un ugello perché le persone potessero dissetarsi; l’acqua si accumulava nella vasca sottostante che spesso fungeva da abbeveratoio per buoi, asini e cavalli, mentre a valle si trovava il lavatoio per i panni. Spesso questi luoghi erano occasione di socialità e di convivialità, soprattutto per le donne di un tempo cui toccava il compito di attingere acqua per gli usi domestici e fare il bucato.

 

“La vecchia struttura – spiega per la Renana il progettista dell’opera, Andrea Gherardini – è stata recuperata e attrezzata con una fontana e una seduta, creando un luogo comodo e utile per la sosta di chi passa da questa strada. Nella scelta dei materiali, si è privilegiata la pietra serena e il legno di castagno, elementi caratterizzanti del paesaggio appenninico e degli interventi della Bonifica Renana in montagna”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Anche a Battedizzo ce ne sarebbe una da restaurare e far funzionare.