domenica 6 settembre 2020

FINESTRE SULLA FILOSOFIA


di Marco Leoni



FILOSOFIA en plein air: ARISTOTELE
                       e i sillogismi juventini
 
( Lezione di Matteo Saudino, fantastico prof. di filosofia )


Con la filosofia en plein air oggi affronteremo il 'sillogismo' di Aristotele, ma lo farò a partire da una prospettiva juventina cioè io juventinizzerò in modo tale che tutti i tifosi e gli amanti della vecchia signora saranno facilitati nel ricordare e anche tutti i detrattori e gli avversari della vecchia signora del calcio italiano saranno facilitati per antitesi alterità e per avversione. Infatti si può apprendere per filìa, amore, slancio così come si può apprendere per avversione, per antitesi.
Allora, il sillogismo aristotelico è il Ragionamento deduttivo per eccellenza cioè il ragionamento che, partendo da due premesse valide formalmente, giunge a delle conclusioni necessariamente valide.
Diciamo qualcosina in più: se si parte da due premesse formalmente valide e anche contenutisticamente vere, si giungerà a delle conclusioni formalmente valide e contenutisticamente vere, pertanto il sillogismo Aristotelico è un ragionamento scientifico in quanto è fecondo, fertile; lo è nelle conclusioni, attraverso le conclusioni apprendiamo qualcosa che in partenza non conoscevamo, pertanto il sillogismo aristotelico ci porta più conoscenza.
Il sillogismo aristotelico è un ragionamento mediato ovvero c’è un termine medio che è presente nella premessa maggiore e nella premessa minore che scompare nelle conclusioni, ma è proprio il termine medio a essere il motore mobile del ragionamento perché mi permette di collegare quanto nella premessa maggiore e nella premessa minore era scollegato, non era connesso e dunque il termine medio è quello che mi permette di giungere a delle conclusioni arricchenti, il cuore pulsante del sillogismo è dunque il termine medio presente nelle premesse e che scompare nelle conclusioni.
Il termine medio è ubicato nelle premesse in modi diversi e in base a come è ubicato il termine medio noi abbiamo tre tipi di sillogismi diversi.
Partiamo dal primo, il più famoso è quello in cui il termine medio è nella premessa maggiore a soggetto e nella premessa minore a nome del predicato.
Facciamo un esempio juventino : 'tutti i giocatori della juventus sono Campioni d’Italia, Leonardo Bonucci è un giocatore della juventus, Leonardo Bonucci è campione d’Italia'. Il termine medio 'giocatore della Juventus' presente nella prima premessa come soggetto e nella seconda a nome del predicato sparisce nelle conclusioni e noi abbiamo dunque collegato il termine Leonardo Bonucci a campione d’Italia, termini che non erano collegati nelle premesse ma che giungono ad essere connessi nelle conclusioni.
Ecco dunque accresciuta la conoscenza iniziale, noi non abbiamo la nozione, la notizia, la conoscenza di 'Leonardo Bonucci campione d’Italia' ma attraverso la premessa maggiore A e la premessa minore B e attraverso il termine medio, giocatore della juventus, siamo riusciti ad arrivare alla conclusione che Leonardo Bonucci è campione d’Italia.
A questo punto possiamo dire che la caratteristica specifica del sillogismo di primo tipo è questa : termine medio nella prima a soggetto, nella seconda a nome del predicato e conclusioni tendenzialmente Affermative.
Seconda tipologia di sillogismo è il sillogismo in cui il termine medio è a nome del predicato in entrambe le premesse, maggiore e minore, dunque è il nome del predicato e sparirà nelle conclusioni.
Facciamo un esempio juventinizzato ma utilizzando l’altra squadra di Torino, i miei avversari nel derby e i miei avversari anche nelle chiacchierate il lunedì mattina al bar, perché il calcio è un elemento sociale imprescindibile anche per chi studia filosofia, anche per chi maneggia le idee il calcio è un oppiaceo, un oppiaceo fantasticamente piacevole e sociale.
Allora dicevo sillogismo di secondo tipo è il sillogismo in cui il termine medio è in entrambe le premesse a nome del predicato. Facciamo un esempio juventinizzato utilizzando l’altra squadra di Torino, il Toro, i Granata.
'Nessun giocatore del Toro è campione d’Italia e non lo sono da decine decine di anni premessa maggiore; premessa minore: Giorgio King Kong Chiellini è campione d’Italia; conclusioni Giorgio Chiellini non è un giocatore del Toro. Cosa vuol dire? vuol dire che nelle conclusioni noi abbiamo recuperato il fatto che Giorgio Chiellini, che è Campione d’Italia, non può essere giocatore del Toro in quanto nessun giocatore del Toro è campione d’Italia.
Le conclusioni in questo caso sono particolari per quanto riguarda Giorgio Chiellini ma sono negative perché la premessa universale era negativa, nessun giocatore del Toro è campione d’Italia.
Conclusioni universalmente valide ma negative, universalmente valide vuol dire che sono universalmente valide e non possono che non essere così; sono necessariamente vere, necessariamente valide ma sono riguardanti in questo caso un singolo giocatore che era il soggetto della premessa minore.
Dunque: nessun giocatore del Toro è campione d’Italia, Giorgio Chiellini è campione d’Italia, conclusioni Giorgio Chiellini non è un giocatore del Toro, non è un granata.
Terzo tipo di sillogismo sempre juventinizzato : partiamo da 'tutti i giocatori della juventus sono campioni d’Italia' come valeva per la prima tipologia di sillogismo, premessa maggiore; premessa minore 'tutti i giocatori della juventus hanno la maglia a strisce bianco nere, conclusione 'alcuni giocatori con la maglia bianco nera sono campioni d’Italia' .
La caratteristica principale del sillogismo del terzo tipo è che il termine medio è in entrambe le premesse, maggiore e minore, a soggetto ( tutti i giocatori della juventus sono campioni d’Italia, tutti i giocatori della juventus hanno la maglia a strisce bianco nere).
Nelle conclusioni in questo caso non abbiamo una proposizione universale ma una particolare che vuol dire 'alcuni giocatori con la maglia a strisce bianco nere sono campioni d’Italia perché non tutti i giocatori del campionato italiano con le maglie a strisce bianco nere sono della Juventus, c'è l’Udinese forse l’Ascoli, l’Ascoli va bene ? Ma soltanto alcuni giocatori con la maglia bianconera, quelli della vecchia signora, sono campioni d’Italia.
Ecco dunque che abbiamo delle premesse universali, delle premesse valide e abbiamo delle conclusioni valide ma particolari.
La caratteristica del sillogismo del terzo tipo, oltre ad avere il termine medio in entrambe le premesse a soggetto, è quello di avere delle conclusioni particolari.
Ecco che attraverso questo giochino da tifoso del calcio abbiamo capito quali siano le principali caratteristiche del Sillogismo aristotelico:
Primo tipo, soggetto nel termine medio della premessa maggiore, soggetto nella seconda invece non è termine medio perché diventa il nome del predicato; tipologia seconda, termine medio in entrambe le premesse a nome del predicato; tipologia terza, il termine medio non è nome del predicato ma è a soggetto.
Dunque ricapitoliamo: premessa maggiore e premessa minore danno vita a delle conclusioni necessariamente vere e valide, se sono formalmente vere e valide le due premesse. Questa è la caratteristica del sillogismo: bisogna badare che siano curate, formalmente vere e valide, le premesse altrimenti arriveremo a delle conclusioni sconclusionate non vere non valide.
Le premesse, per essere vere e valide, affinché si giunga a conclusioni valide e vere, devono rispettare :
  1. IL PRINCIPIO DI IDENTITA’: cioè A uguale ad A, Giorgio Chiellini è Giorgio Chiellini, non uno che ci assomiglia perché casomai ha un naso mastodontico, Leonardo Bonucci è Leonardo Bonucci, non un altro che si chiama Leonardo Bonucci, un omonimo. A uguale ad A e se A non è uguale ad A non possiamo dare vita a nessuna forma di ragionamento scientifico Deduttivo.
  2. IL PRINCIPIO DI NON CONTRADDIZIONE: A è uguale a B o A è diverso da B, cioè o i giocatori della juventus sono campioni d’Italia o non sono campioni d’Italia; avrebbero potuto essere campioni d’Italia ma essere arrivati secondi? forse sì, forse no, non lo so, non è una premessa vera, non è una premessa valida. Bisogna che sia rispettata la regola del principio di non contraddizione: o Giorgio Chiellini è campione d’Italia o non è campione d’Italia.
  3. IL PRINCIPIO DEL TERZO ESCLUSO: dato A e B o A è uguale a B o A è diverso da B non ci può essere una terza via e cioè non vale il principio di somiglianza. Il terzo escluso esplicita con forza il principio di non contraddizione tra A e B: non c’è una terza via, non c’è la via della somiglianza, non c’è la via alternativa all’essere e non essere. E' il rigido principio della logica che aveva già impostato il buon Parmenide di Elea.
    LE PREMESSE DEVONO RISPETTARE QUESTI PRINCIPI per essere vere e valide, affinchè il sillogismo sia vero e valido.
    La filosofia è Ragionamento, la filosofia è indagine razionale e perché ci sia Filosofia ci deve essere un buon modo di pensare, un buon modo di Ragionare bisogna saper argomentare e il sillogismo è una delle forme di argomentazione più valide e più efficaci della storia del pensiero umano tant'è che il sillogismo di Aristotele influenzerà il prosieguo delle scienze anche in ambito medioevale e soprattutto anche in ambito moderno.


Nessun commento: