mercoledì 25 gennaio 2017

Appennino bolognese, crescita record di visitatori nel 2016: più 45%. In calo i pernottamenti.

L'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese ha fatto i conti 'turistici' dell'anno appena concluso e comunica:

13.295 turisti stranieri hanno usufruito nel 2016 dei servizi ricettivi nei comuni dell'Unione dell'Appennino bolognese, con un aumento del 72,3% rispetto all'anno precedente. I dati forniti dalla Regione Emilia-Romagna confermano un trend di crescita anche per gli italiani, che sono stati 6.866 (+12,4%), portando complessivamente la crescita di turisti negli esercizi ricettivi al 45,8%. I dati sono aggiornati al 21 dicembre, destinati quindi a crescere ulteriormente.

Non nasconde la sua soddisfazione Graziella Leoni, consigliere dell'Unione delegato al turismo, che precisa: “Grazie anche alla Rocchetta Mattei,( nella foto )  che con i suoi cinquantamila visitatori l'anno è diventata il centro di una rete di eccellenze, ci diamo ora l'obiettivo di continuare a valorizzare tutti gli straordinari punti di interesse dell'Unione che possono trarre beneficio da questo successo”.

I risultati premiamo la nostra scelta di lavorare sul turismo sostenibile e sul turismo culturale” commenta il presidente dell'Unione dell'Appennino Bolognese Romano Franchi. In particolare raccogliamo i risultati degli sforzi fatti per valorizzare la Rocchetta Mattei, la proposta escursionistica della Via degli Dei e una attenta programmazione degli eventi stagionali”. Il riferimento è agli appuntamenti organizzati dagli uffici dell'Unione che hanno arricchito l'offerta culturale territoriale: Eco della Musica, Infrasuoni, Parole e musica, Borghi divini.

I dati dimostrano però come ci siano ancora margini di miglioramento nell'offerta alberghiera e nella capacità di invitare i visitatori ad alloggiare sul territorio: i pernottamenti infatti sono stati 42.574, in leggero calo (-2,6%) rispetto al 2015. Anche in questo caso balza all'occhio lo straordinario risultato relativo agli stranieri: sono infatti stati 18.566 i pernottamenti da parte di turisti provenienti dall'estero, in aumento del 42,6%, e capaci da soli di bilanciare il calo dei pernottamenti da parte di turisti italiani (24.008, -21,7%).

I buoni risultati dell'Unione si fanno notare anche fuori dalla regione: la Provincia autonoma di Trento ha inserito in un suo progetto “Il sussurro della montagna” l'Unione dell'Appennino bolognese, proponendola come buona pratica in ambito turistico. Il progetto prevede un percorso di formazione rivolto a giovani tra i 18 e i 35 anni che vogliano entrare nel mondo della valorizzazione turistica e culturale. Grazie infatti alla collaborazione con il professor Pierluigi Musarò dell'Università di Bologna e ai promotori di IT.A.CA’ - Festival del Turismo Responsabile, i ragazzi trascorreranno una formazione esperienziale della durata di due giorni (venerdì 24 e sabato 25 marzo 2017) sull’Appennino Bolognese per conoscere progetti innovativi che valorizzano la montagna: la bellezza dell’ambiente, il patrimonio storico, le attrazioni turistiche e culturali e i prodotti tipici, fruibili in una dimensione a misura d’uomo.
In particolare, il viaggio formativo si snoderà tra visite a luoghi peculiari quali la Rocchetta Mattei, il trekking nella Valle dell'Aneva, in cui si trovano le Grotte di Labante, e incontri con i protagonisti di iniziative imprenditoriali.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

i pernottamenti sono in calo perchè non ci sono strutture adeguate x pernottare.
Pernottare dove ?? gli alberghi disponibili che c'erano sono diventati case di riposo.

Anonimo ha detto...

I pernottamenti sono pochi perche' qui i turisti sono mordi e fuggi e tanti abitanti non li vogliono nemmeno.

Anonimo ha detto...

l'aumento è determinato anche dalla situazione GEOPOLITICA in relazione all'impossibilità di sapere se riuscire a riportare la pelle a casa.

Anonimo ha detto...

Il turismo delle nostre zone è un turismo povero, c'è poco da spennare, guardate Suviana in estate, più di una crescentina e una birra non se la possono permettere, e spesso si prendono la roba da mangiare da casa, ovviamente a parte quelli delle seconde case (quasi tutti nativi di quei posti ed ex residenti) alla sera rientrano nelle loro case in città. Non tentate di distruggere questo turismo per far posto ad un turismo diverso che qui non c'è e non ci sarà mai, anche chi non è ricco e si accontenta ha il diritto di svagarsi.

Anonimo ha detto...

la COOP licenzia, le aziende in zona ancora licenziano.

Anonimo ha detto...

Facile cavalcare la soma di un animale di cui non si è proprietari.

Ci facciano sapere piuttosto dei grafici di guadagno delle attività produttive che orbitano intorno alla luce solare di cui loro si abbronzano in maniera indiretta.

Anonimo ha detto...

Notare che i pernottamenti degli italiani sono CALATI del 21% cioe' moltissimo, piu' di un quinto. Sulla stampa si fa presto a rigirare le cifre come si vuole...