domenica 24 marzo 2013

La Kemet di Sasso Marconi ora spera.



Stabilimento di San Lorenzo.

Riportiamo una notizia che un po’ incoraggia. In un momento in cui tutti gli indicatori occupazionali presentano ‘conti in rosso’, una notizia in contro tendenza fa veramente piacere.
La visita della RSU (rappresentanza sindacale unitaria) della Kemet al nuovo stabilimento di Pontecchio Marconi, in via di ultimazione, ha fatto intravvedere che l’accordo strategico occupazionale sottoscritto tra enti pubblici, sindacati e società proprietaria sia onorato per intero: a Pontecchio troveranno posto circa 500 lavoratori, in quello storico di San Lorenza, 100 della divisione meccanica e a Monghidoro, 100, grazie alla riconversione ad altra produzione dell’ex stabilimento Kemet. Chiuderà invece Vergato e le lavorazioni e i lavoratori di questo polo produttivo saranno trasferiti a Pontecchio .

Abbiamo incontrato i componenti della RSU della Kemet Devis Coriambi e Simona Santoli  (nella foto) per avere rassicurazioni e chiarimenti e abbiamo chiesto loro: ‘Tutto procede quindi nel migliore dei modi ?’

“Abbiamo potuto verificare che i termini dell’accordo sono stati rispettati: lo stabilimento di Pontecchio sarà consegnato a luglio. Lo stato dei lavori lo fa ritenere più che possibile. Quindi è credibile il trasferimento in questo nuovo stabile di circa 500 lavoratori l’estate prossima”.

Non dovevano essere di più di 500 ?

“L’accordo prevedeva per il 2014 la riduzione della pianta organica (che in quel momento era di circa 740 unità) a circa 600, con un esubero quindi di 134 unità. Non solo queste previsioni sono rispettate poiché circa 500 unità lavorative troveranno posto a Pontecchio  e  altre 100 nella ‘meccanica’ che conserva la propria sede operativa nello stabilimento di  San Lorenzo, dove vengono realizzate macchine automatiche per il settore condensatori-batterie. La buona notizia è poi che anche l’esubero si riduce poiché delle 134 unità che dovevano essere espulse, un buon numero, si prevede 101, ritroveranno un posto di lavoro nello stabilimento di Monghidoro, già in fase di riconversione. Una nuova impresa, a Monghidoro nel rispetto dell’accordo sindacale ,  è infatti in fase di start-up ( vi lavorano già una cinquantina di  operai  per la realizzazione di bobine per complessi meccanici)”.

I 500 di Pontecchio cosa faranno ?

“ Pontecchio ingloberà  Vergato e nel nuovo stabilimento si faranno lavorazioni che vanno dalla ‘metalizzazione del film plastico’ per condensatori, a condensatori di potenza  e condensatori per  automotiv ”

Tutto bene quindi?

“Dal punto di vista produttivo abbiamo la divisione meccanica che sta passando un momento di rallentamento  legato anche all’andamento generale dell’economia mondiale . La recessione scoraggia la domanda. In merito alla divisione condensatori, si registra una flessione per la componente ‘potenza’”.

Quindi se la meccanica rimane a San Lorenzo, tutto l’ipotizzato recupero residenziale del  grande complesso industriale salta ?

“No, non crediamo. Riteniamo che rimanga accantonato fino a quando  il progetto di recupero residenziale non diventerà concreto. Allora  la meccanica verrà trasferita per una nuova collocazione”.

Le vostre considerazioni finali ?

“Abbiamo dinnanzi ancora un anno difficile soprattutto per il trasloco oltreché per l’andamento congiunturale mondiale recessivo. L’Arco, che poi è divenuta Kemet, è entrata in crisi ancora prima della crisi, ora saremmo  pronti ad uscirne prima degli altri. Aspettiamo che gli eventi ce lo consentano. Sia noi, sia l’azienda, sia gli enti pubblici hanno operato per questo fine”.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ma a vergato manca rappresentanza e forza contrattuale o in quel posto hanno altri interessi?
Sarebbe opportuno chiederglielo.

Anonimo ha detto...

o piu' semplicemente come abbiamo avuto modo di leggere su un carlino, essendo in scadenza il secondo mandato, chi capeggia quel comune pensa al giorno in cui tornerà al suo posto di lavoro?

Fabbriani, se puo' ci faccia sapere.

Anonimo ha detto...

http://www.renonews.it/alto-reno-setta/gaggio-montano/2013/03/24/lintervista-zaccanti-siamo-una-riserva-indiana-le-istituzioni-ci-dimenticano/

CHIUDIAMO LE PROVINCE

Anonimo ha detto...

Evviva il bicchiere mezzo pieno!
E' l'ottimismo il sale della vita!
Ne riparliamo fra 6 mesi.
Robin Hood

Anonimo ha detto...

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/03/24/casta-delibera-per-riassumere-senza-concorso-trombati-al-parlamento/225983/

dipende nei singoli bicchieri che materia liquida o fluida c'è

Anonimo ha detto...

allora robin hood posso stare tranquillo. Garantisci tu ;-)

http://www.sciax2.it/forum/zona-cazzeggio/tranquillo-morto-184643.html

Pietroni Maria Grazia RSU Fiom Vergato ha detto...

invece di firmarsi anonimi bisognerebbe avere il coraggio di firmarsi ,sono la delegata rsu fiom di vergato mi chiamo Pietroni Maria Grazia per rispondere all'ANONIMO noi ci siamo e ci siamo sempre stati,c'è un piano industriale firmato nel "lontano"2008 che prevedeva lo spostamento dello stabilimento di Vegato in quel di Pontecchio e gli accordi vanno rispettati,in quanto all'ottimismo per adesso non mi pronuncio domani c'è un incontro .....vedremo cosa salterà fuori....

Anonimo ha detto...

Primo: Lei, SCONOSCIUTA PIETRONI ECC ECC ECC. non è nelle condizioni di insegnare/imporre agli stimati anonimi se firmarsi o no.
Qui il proprietario è Fabbriani e se lui da l'occasione di esprimersi anche in forma ANONIMA Lei, SCONOSCIUTA PIETRONI ecc ecc se ne farà una ragione.

Secondo: i primi due commenti sono tra loro uniti e, letti insieme, fanno riferimento alle autorità politiche e non ai sindacati.