venerdì 10 dicembre 2010

Furti a ripetizione.



“Da aprile a oggi abbiamo subito cinque furti e abbiamo verificato oltre venti tentativi non riusciti di entrare nell’area dello stabilimento. Lavorare qua è diventato impossibile. L’ipotesi del trasferimento in un’area industriale più protetta dai ladri si sta concretizzando sempre più. Non è possibile vivere con il ‘dramma’ ladri. Mio figlio ogni notte fa un giro di ispezione nello stabilimento, ma abbiamo il timore che possa incappare in incontri che portino danni più gravi di quello del furto”. E’ l’amaro sfogo di Marino Carata, titolare della TORNERIA DUEC di Pontecchio Marconi, alla verifica di aver subito durante la notte il furto di ben 3000 chilogrammi di barre in ottone, materiale con cui fa le sue lavorazioni. Il grezzo costa 5 euro il chilogrammo per cui il danno ammonta a un valore di 15.000 euro. “L’assicuratore ci ha pregato di non dare altri scarichi altrimenti sarà costretto a revocare il contratto assicurativo. Siamo al paradosso”. Marino e il figlio Marco descrivono poi l’ultima prodezza dei ladri: “Sono entrati nel cortile del nostro vicino tagliando la rete di recinzioni. Quindi per evitare di essere captati dall’allarme volumetrico hanno tagliato con la fiamma ossidrica la spessa lamiera del cassone dei materiali grezzi nel fianco rimanendo fra il contenitore delle barre e quello dei trucioli. In questo modo hanno avuto uno schermo che li nascondeva alla videosorveglianza. Quindi, sfilando una barra per volta, hanno trafugato quanto hanno potuto muovendosi sempre nel cortile del vicino e quindi lontano dai sensori dell’allarme. Al mattino ci siamo accorti di quanto era successo. La telecamera ha rilevato solo i bagliori della fiamma ossidrica”. LA TORNERIA DUEC non è l’unica ad avere le attenzioni dei ladri. L’ha più degli altri per il valore della materia prima che utilizza. Un secondo operatore nella zona utilizza nelle sue lavorazioni rame ed ottone, l’impresa Tisci srl e il titolare sta meditando il trasferimento, racconta il signor Marino. “Certo per lui è più facile. E’ in affitto”, sottolinea. “Ora abbiamo assunto una persona che ha passato la notte negli uffici dello stabilimento dormendo con un occhio solo. Non si può comunque andare avanti così”, concludono amaramente Marino e Marco . Il problema è comunque all’attenzione anche dall’amministrazione comunale. Il 16 dicembre, alle 17, il sindaco Stefano Mazzetti ha fissato un incontro con gli operatori di Pontecchio e Sasso Marconi al fine di individuare un modo per impedire il ripetersi dei furti. “A seguito dei furti che hanno interessato diverse attività produttive vogliamo valutare insieme le possibili misure preventive da adottare”, si legge nell’invito. “Saremo costretti ad assumerci anche l’onere di una vigilanza notturna” commenta Marino. “Il problema è che il furto da noi in Italia non è punito”, conclude preoccupato.

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