Il CAU di Vergato (Centro di Assistenza e Urgenza),
inaugurato la scorsa settimana, è stato voluto e presentato come un
miglioramento dell’organizzazione di pronto soccorso poiché, affrontando i casi
di minore gravità, alleggerisce il
carico dei Pronto Soccorso che si troverebbero così ad affrontare i soli casi
di forte emergenza.
Il Cau però non ha avuto un’accoglienza positiva da parte di tutti: per diverse persone è invece un ‘rospo’ difficile da ingoiare e, anche se ormai la cosa è fatta, non mancano i distinguo e le contrarietà. Fra queste quelle del consigliere comunale Loris Bonantini che boccia l’arrivo del Cau di Vergato senza attenuanti: “Le informazioni fornite dai media sono fuorvianti, è tutto diverso da quello che si dice,” accusa. “In pratica vengono intasati i Pronto Soccorso della Città per l’arrivo dei pazienti con codice di gravità superiore al bianco e verde. Non avviene che i codici ‘bianco’ e ‘verde’ di Bologna vengano convogliati su Vergato”. Bonantini continua poi la sua critica alla organizzazione prospettata per Vergato. “E’ stato annunciato l’arrivo all’ospedale di Vergato a dicembre della ‘sala chirurgica’ di bassa intensità , per cataratte, maxi facciali, interventi comunque non complessi. Ma con quali anestesisti l’organizzeranno? Poichè mancano già a Porretta”, si chiede infine.
Il tema ‘Cau di Vergato’ è stato trattato anche da Erika
Seta, Coordinatrice Regionale Azzurro
Donna di Forza Italia che scrive:
Siamo
curiosi di sapere da tutti i soggetti
che hanno esultato per il mantenimento di letti destinati a malati acuti nel
reparto di medicina interna e potenziamento dell’ospedale di Vergato, come,
secondo loro, potrà sopravvivere quel reparto e quali pazienti acuti potrà mai
trattare e in che modo si procederà al loro ricovero.
La
tabella che allego indica esattamente il futuro di quell’ospedale:
una silente trasformazione in OSCO.
E quel che è grave è che ai cittadini non è stato detto nulla.
3 commenti:
E' un passo indiwtro, senza se e senza ma!
VERO!
Un passo avanti, avere strutture vicine che possano dare assistenza x i casi clinici o fisici più lievi e sicuramente un buona iniziativa.
Com'è al solito si vuole politizzare tutto ma la salute non ha i colori di nessun partito
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