giovedì 13 aprile 2023

Le proposte per la viabilità 'Reno Setta Savena'

 

La viabilità dell’Appennino procede con il gioco delle tre carte: non si azzecca mai la carta vincente, vince sempre chi muove le tre figurine, mai chi punta. Ma veniamo alle giocate: nuovo casello autostradale di Rioveggio, imbastito e inconcluso da lustri, ha all’attivo numerose promesse con tanto di date di ultimazione, ma è ormai tristemente immerso nella ruggine delle armature scoperte. Siamo ora alla ridisegnazione del progetto, quindi a una proroga sine die.


Dagli anni 80 del secolo scorso si progetta una nuova viabilità della valle del Reno ( realizzata solo nella parte alta della valle) e per il resto siamo allo stallo: Anas ha allo studio un progetto per un miglioramento significativo del tratto Vergato-Sasso Marconi ( con una soluzione per il difficile passaggio della Rupe di Sasso Marconi. Il costo è di 600-700 milioni), ma la proposta non soddisfa tutti: in campo da tempo la richiesta delle bretelle Carbona-Rioveggio e Sasso Marconi-Pianoro per consentire un raccordo breve con l’Autosole, ritenuto essenziale per le presenze produttive delle vallata del Reno e del Savena. Per queste realtà i costi di produzione risultano appesantiti da una viabilità ottocentesca. Anche queste ultime proposte però non hanno il favore generale. Contrari i gruppi di maggioranza, quelli che contano, che compatti hanno bocciato l’emendamento del Consigliere regionale Marco Mastacchi con cui chiedeva appunto di valutare tale soluzione viaria. Mastacchi nella sua richiesta precisava anche i modi e le possibilità per reperire i fondi necessari ( imporre ad Autostrade la realizzazione della bretella Carbona-Rioveggio,  possibile per gli accordi tra Stato e ente Autostrade e contenere l’impegno di spesa di Anas per il miglioramento della statale Vergato-Sasso per realizzare con tale risparmio la bretella Sasso-Pianoro. L’onere a carico di Autostrade sarebbe poi stato compensato, come previsto dagli accordi Stato Autostrade, dagli incrementi sui pedaggi della rete nazionale). 

A dare maggior vigore alla proposta di Mastacchi,  le indiscrezioni sul progetto per il miglioramento della Porrettana Vergato-Sasso che prevederebbero ben 4, 5 chilometri di nuova gallerie e viadotti.

“Il progetto non è ancora pubblico. Lo hanno visto solo i pochi al vertice dell’amministrazione regionale” precisa il consigliere. “Ma le tangenziali di Vergato e di Marzabotto richiedono la realizzazione di due lunghe gallerie e i miglioramenti del percorso diversi viadotti. La spesa necessaria per tale opera, oltre 600 milioni, lo fa ritenere possibile,”  precisa Mastacchi: due gallerie le richiede l’ammodernamento della Porrettana e due gallerie le congiunzioni dirette delle tre valli con i caselli autostradali. “L’ipotesi di Anas non è detto che soddisfi al meglio le attese delle vallate, mentre le due passerelle potrebbero dare un importante  aiuto alla logistica di area,” conclude il consigliere.

Ma il gioco delle tre carte continua. L’invito a Roma del Ministero dei Trasporti per valutare la tematica ‘viabilità delle tre vallate’ ha avuto la pronta adesione dei sindaci  a capo di amministrazioni comunali locali non di sinistra e il netto diniego degli altri.

Insomma il tema purtroppo è ormai visto con gli occhi della politica  e questo, al di là di chi ha la visione migliore,  potrebbe essere un ostacolo insuperabile nella ricerca della soluzione ottimale. L’elenco dei ‘giuochi delle tre carte in atto ’ potrebbe continuare sulle frane irrisolte o  snobbate, sulla viabilità minore dimenticata. Ma non vogliamo essere troppo pedanti.  

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