A Sasso
Marconi,
in un’attività di ristorazione si accertava che i dipendenti non avevano
ricevuto adeguata formazione sulla sicurezza. Il legale rappresentante è stato
deferito all’Autorità Giudiziaria
Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro informa:
NUCLEO CARABINIERI ISPETTORATO
DEL LAVORO BOLOGNA COMANDO PROVINCIALE
CC DI BOLOGNA |
CONTROLLI NELLA
PROVINCIA DI BOLOGNA - 12
AZIENDE ISPEZIONATE - 8
ATTIVITA’ SOSPESE - 10
LAVORATORI “IN NERO” - SANZIONI
PER OLTRE 120.000 EURO |
I Carabinieri del Nucleo
Ispettorato del Lavoro di Bologna, unitamente a militari del Comando
Provinciale CC di Bologna, nell’ultimo periodo hanno eseguito nell’ambito della
provincia, attività finalizzata a prevenire e reprimere fenomeni di lavoro “nero” e sfruttamento, nonché attività
finalizzata a verificare il rispetto della normativa in materia di tutela della
salute e sicurezza dei lavoratori.
Le ispezioni in materia
di lavoro hanno riguardato attività commerciali ed aziende operanti sul
territorio della provincia Bolognese, nel corso delle quali sono stati individuati
lavoratori in “nero”, impiegati senza
contratto e senza le previste comunicazioni telematiche al centro per l’impiego.
Sono state accertate nel
corso delle ispezioni, inoltre, violazioni riguardanti la normativa inerente la
sicurezza dei luoghi di lavoro e la salute dei lavoratori, quali la mancata
redazione del DVR (documento valutazione rischi), l’omessa
formazione/informazione dei lavoratori circa i rischi e il mancato
invio dei lavoratori a specifica visita medica.
Nell’ambito dei
predetti controlli, in 9 aziende e
attività ispezionate è stata accertata la presenza di lavoratori “in nero”.
Sono stati adottati
complessivamente 8 provvedimenti di sospensione
dell’attività imprenditoriale, disponendo la “chiusura” delle attività
interessate alle gravi violazioni in materia di lavoro.
Elevate sanzioni
amministrative e penali per oltre 120. 000 euro.
In particolare:
ISPEZIONI
AD ATTIVITÀ DI AUTOLAVAGGI
COMUNI
INTERESSATI : ZOLA PREDOSA – DOZZA - PIEVE DI CENTO
o
2
datori di lavoro deferiti all’ A.G. per l’impiego di lavoratori stranieri
irregolari e privi di permesso di soggiorno
o
3
maxi sanzioni per lavoro “in nero”;
o
3
provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale;
Nel Comune di Zola Predosa (BO) i militari del Nucleo
Carabinieri Ispettorato del lavoro di Bologna, nell’ambito dell’attività
finalizzata al contrasto lavoro irregolare e tutela sicurezza sui luoghi di
lavoro procedevano al controllo di un autolavaggio, presso il quale veniva
riscontrata la presenza di 1 lavoratore impiegato in “nero” privo di
permesso di soggiorno. Il titolare veniva deferito all’Autorità Giudiziaria
per violazione della normativa inerente l’impiego di lavoratori stranieri privi
di titolo di soggiorno.
Nel Comune di Dozza (BO), si procedeva a medesimo
controllo ed anche in questo caso il datore di lavoro veniva sanzionato e
deferito all’Autorità Giudiziaria per aver impiegato 1 lavoratore “in nero”, privo di permesso di soggiorno.
Nel Comune di Pieve di Cento (BO) analoga ispezione è
stata eseguita presso un’attività di autolavaggio, ove l’amministratore della ditta
ispezionata veniva sanzionato per aver impiegato 1 lavoratore in “nero” sul
totale dei 6 lavoratori presenti e veniva adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
In relazione alle
predette verifiche elevate nr.3 maxi
sanzioni per lavoro “nero” ed ammende complessive per circa 30.000 Euro
VERIFICHE
ED ISPEZIONI DI ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE
COMUNI
INTERSSATI: BOLOGNA - IMOLA – DOZZA – SASSO MARCONI
o
4
maxi sanzioni per lavoro “in nero”;
o
3
provvedimenti di sospensione attività imprenditoriale per impiego lavoratori in
nero;
o
2
provvedimenti di sospensione attività imprenditoriale per violazioni sulla
sicurezza
In
Bologna I militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna
a seguito di controlli finalizzati al rispetto delle leggi in materia di lavoro
e di sicurezza e salute dei lavoratori, procedevano al controllo di 2 attività
di ristorazione, per una attività è
stato adottato il provvedimento
di sospensione dell’attività imprenditoriale per violazioni in materia di salute e sicurezza sui
luoghi di lavoro ed il legale rappresentante veniva deferito all’A.G. felsinea
per aver omesso la redazione del Documento di Valutazione del Rischio (DVR).
Sempre
nel Comune di Bologna il titolare firmatario dell’attività di ristorazione
veniva deferito all’A.G. per aver omesso la formazione specifica in materia di
salute e sicurezza sui luoghi di lavoro in favore dei lavoratori, cosi come previsto
da T.U. sicurezza D.lgs 81/2008.
In
Imola
e Dozza I militari del Nucleo Carabinieri
dell’Ispettorato del lavoro di Bologna, a seguito di controlli finalizzati al
rispetto delle leggi in materia di lavoro e di sicurezza e salute dei
lavoratori, procedevano al controllo di 3 attività di ristorazione per le quali
è stato adottato il provvedimento
di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego di manodopera in “nero”, in quanto è
stata accertato l’impiego al lavoro, senza regolare contratto, di 3 lavoratori
(1 per ogni azienda controllata).
Nel
Comune di Sasso
Marconi, in un’attività di
ristorazione si accertava che i dipendenti non avevano ricevuto adeguata
formazione sulla sicurezza. Il legale rappresentante veniva pertanto deferito
all’A.G.
In relazione alle
predette verifiche elevate
complessivamente sanzioni/ammende per € 55.000 euro.
VERIFICHE
ED ISPEZIONI DI ATTIVITA’ DI RIVENDITA ALIMENTARI
Comuni
interessati: Bologna, Casalecchio di Reno, Pianoro e Castel Maggiore
o
4
attività controllate
o
3
maxi sanzioni per lavoratori “in nero
o
1
violazione
in materia di installazione di impianti di videosorveglianza;
I
militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna a
seguito di controlli finalizzati al rispetto delle leggi in materia di lavoro e
di sicurezza e salute dei lavoratori, procedevano al controllo di 4 attività
commerciali ubicate nei Comuni di Bologna, Casalecchio di Reno, Pianoro e
Castel Maggiore, esercenti la
vendita al dettaglio di prodotti alimentari.
Per
3 attività è stata riscontrata la presenza di lavoratori stranieri in
“nero”, privi di assunzione e
di regolare contratto di lavoro: Irrogate Maxi Sanzioni per lavoro nero.
Nel
corso dei medesimi accertamenti ispettivi, si accertava presso una delle
attività sottoposte a controllo, la presenza non autorizzata di installazione
di impianti di videosorveglianza, in violazione della normativa a tutela e
rispetto della libertà e dignità dei lavoratori, in violazione della Legge
300/1970 c.d. Statuto dei Lavoratori.
In relazione alle
predette verifiche elevate
sanzioni/ammende per circa 15.000 euro.
ISPEZIONE
DI LABORATORIO TESSILE IN CASTELMAGGIORE
(BO)
GRAVI VIOLAZIONI IN MATERIA DI
SICUREZZA:
IMMEDIATA SOSPENZIONE
DELL’ATTIVITA’ IMPRENDITORIALE ED AMMENDE PER OLTRE 38.000 EURO
I
militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna
unitamente a personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna, a
seguito di controlli finalizzati al rispetto delle leggi in materia di lavoro e
di sicurezza e salute dei lavoratori, procedevano al controllo di un’azienda
tessile gestita da imprenditoria cinese.
Durante
le verifiche documentali e dei luoghi di lavoro venivano riscontrate gravi e
plurime violazioni circa il mancato rispetto della normativa in materia di
salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e per le quali si rendeva necessaria l’adozione
immediata del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale nei
confronti del titolare dell’impresa ed il deferimento in stato di libertà dello
stesso alla Procura della Repubblica di Bologna.
Nello
specifico si accertava la mancanza del Documento di Valutazione del Rischio
(DVR), la mancanza di sottoposizione a visita medica di idoneità e la mancanza
di formazione ed informazione sui rischi legati alla salute sui luoghi di
lavoro in favore dei 5 lavoratori impiegati, tutti regolari ed in possesso di contratti di
lavoro.
Nel corso dell’attività ispettiva, si accertava, inoltre, la mancata adozione di misure necessarie utili a salvaguardare i lavoratori da pericoli connessi a rischi elettrici diretti (impianti non a norma e mancanza di adeguati cartelli di avviso di rischio elettrico) e la presenza di corridoi e vie di fuga (da utilizzarsi in caso di emergenze) che non risultavano sgombere e prive di ostacoli. In relazione alle predette violazioni elevate ammende per circa 40.000 euro.
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