Chiude, dopo un lungo periodo di apprezzato servizio, la scuola per l’infanzia di Tignano ( nella foto), frazione nell’accogliente valle dell’Olivetta fra Sasso Marconi e Monte San Pietro. La scelta è stata motivata dalla mancanza di utilizzatori. I piccoli frequentatori rimasti dovranno utilizzare quindi la scuola di Monte San Giovanni nella valle del Lavino. I disagi, soprattutto per l’età degli alunni, sono certamente accresciuti.
Chiude anche
il centro giovanile Papinsky di Ponte Albano ( nella foto). Anche in questo caso gli
utilizzatori sono assenti da tempo, fin dall’inizio della pandemia. Ma dopo il
ritorno alla normalità non si è ripreso l’utilizzo, fra l’altro carente da
prima dell’arrivo del Covid. Qui si è già pensato a un uso diverso della
struttura: diverrà la sede della Polizia Locale nei mesi in cui il municipio
sarà interessato da un grosso intervento di riqualificazione sismica e per il
risparmio energetico. Dopo di che potrebbe essere messo a disposizione dell’attigua
scuola professionale.
Le novità sono state annunciate in apertura del
Consiglio comunale di ieri sera e non sono mancate critiche e anche
accettazioni per la evidente situazione di inutilizzo. C’è persino chi ha visto
nell’operazione un inizio positivo di cernita sulle presenze improduttive nel
comune per una riconsiderazione degli spazi che porti ad un efficientamento
soprattutto per le esigenze della
cittadinanza. C’è chi ha salutato con soddisfazione questo atteggiamento finalmente
attivo da parte di chi è chiamato a sovrintendere il patrimonio comunale e la
sua produttività e la sua economicità.
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