Addetto alla ricezione conto terzi, apriva le confezioni e le riconsegnava senza parte del contenuto. Smascherato grazie a sistemi di radiolocalizzazione
Un edicolante, italiano 55enne,
incensurato, ha rimediato un’accusa di furto
aggravato per alcuni pacchi spediti ma arrivati a destinazione senza parte del
loro contenuto.
I Carabinieri, entrati in campo dopo alcune denunce di chi si era visto
recapitare pacchi alleggeriti, hanno
ricostruito il percorso seguito dalle confezioni e hanno iniziato a
sospettare di un commerciante con un 'Access point' attivo presso il suo
esercizio, ossia un punto di ritiro/consegna delle confezioni conto terzi, compresi i resi.
Il direttore un’azienda di moda nella
sua denuncia precisava di aver verificato
negli ultimi cinque mesi gli ammanchi di due felpe, tre paia di
orecchini, un portafoglio e un paio di occhiali da sole, per un valore di
alcune centinaia di euro.
Le indagini svolte dai Carabinieri hanno permesso di accertare che l’edicolante, dopo aver ricevuto le confezioni, le apriva, asportava quello che poteva interessare e le richiudeva. Tale modus operandi riguardava soprattutto le operazioni di reso, confidando il commerciante sul minore interesse dell’azienda a verificare l’esattezza del suo contenuto e a fare denuncia.
Grazie ad alcuni sistemi di radiolocalizzazione collocati dalla società di
concerto con i Carabinieri sugli oggetti spediti, i militari hanno così
accertato che una volta giunti presso l’edicola, la confezione e parte del suo
contenuto prendevano destinazioni diverse.
Una perquisizione nell’abitazione
dell’edicolante ha verificato che l’uomo era in possesso di alcune felpe tra quelle oggetto di spedizione che sono
state sequestrate in attesa di essere restituite al legittimo proprietario.
Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna
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