martedì 10 maggio 2022

Un nuovo bando per le piccole imprese artigiane, commerciali, turistiche e di servizio. Contributi a fondo perduto per la riqualificazione e l’innovazione

 


 Il GAL Appennino Bolognese informa:

 

La società titolare dei fondi “Leader” per la rigenerazione delle aree rurali svantaggiate, ha pubblicato un nuovo bando per il finanziamento di progetti di riqualificazione delle piccole imprese artigiane, commerciali, turistiche e di servizio della montagna e della collina.

Le imprese interessate potranno presentare la domanda di contributo al GAL, allegando il relativo progetto, entro il prossimo 31 ottobre 2022.

La spesa ammissibile per ogni singolo progetto va da un minimo di 10.000 euro ad un massimo di 50.000 euro.

Il contributo previsto a favore dei richiedenti che risulteranno in posizione utile di graduatoria è pari al 60% della spesa ammissibile per i titolari con meno di 41 anni e per le attività localizzate nei territori classificati come “zona svantaggiata”, ovvero tutti i Comuni dell'ambito GAL, con le sole eccezioni di Zola Predosa, Dozza imolese e parte dei territori di Valsamoggia, San Lazzaro di Savena, Ozzano e Castel San Pietro Terme, dove il contributo previsto è pari al 40% della spesa ammissibile.


“Questo nuovo bando, - sottolinea il Presidente del GAL Tiberio Rabboni - il terzo consecutivo riservato alle imprese extra-agricole di montagna, dispone di un budget di 860.000 euro. I bandi precedenti, pubblicati nel 2018 e 2019, hanno finanziato con circa 2 milioni di euro di risorse pubbliche 74 progetti di altrettante piccole imprese, per un investimento complessivo di circa 4 milioni di euro. Ci attendiamo di finanziare oltre 30 progetti e di portare a circa 105-110 le imprese di montagna aiutate ultimamente dal GAL nel loro percorso individuale di rinnovamento e di crescita. Un risultato non indifferente se si considerano le difficoltà generali degli ultimi anni e il particolare contesto appenninico, ancora segnato da spopolamento dei piccoli centri e dalle conseguenti riduzioni delle attività. Chi investe per rinnovare e qualificare la propria attività dimostra non solo una personale e indiscutibile percezione delle nuove domande di mercato espresse sia dai residenti che dai potenziali turisti ma anche di credere nelle potenzialità economiche di un turismo appenninico fondato sui valori ambientali di un territorio unico. Noi vogliamo essere, per quanto possibile, al loro fianco”.

Le spese ammesse a finanziamento sono relative alla costruzione o ristrutturazione di immobili destinati all’attività aziendale, arredi, macchinari, impianti, attrezzature per la lavorazione e trasformazione, investimenti funzionali alla vendita, allestimenti e dotazioni specifiche, veicoli strettamente legati all’attività imprenditoriale, onorari di professionisti. È possibile inoltre effettuare investimenti per l’acquisto di software e hardware, brevetti o azioni di comunicazione e promozione.

Ai fini della formazione della graduatoria finale dei progetti presentati il bando riconosce punteggi aggiuntivi alle piccole imprese operanti nelle aree più svantaggiate, a quelle che aderiscono alla carta dell’accoglienza lungo gli itinerari trekking, a quelle partecipate da giovani o, ancora, che operano in ambito di ricettività, ristorazione, commercio al dettaglio, turismo, attività creative, artistiche, entertainment, cultura e sport. Una ulteriore premialità è riconosciuta alle imprese che mantengono il presidio territoriale in località dove il servizio non è altrimenti presente o che investono in adeguamenti strutturali, non di legge, a favore dell’accessibilità delle persone diversamente abili.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bisogna chiedere le dimissioni di questo governo di tutti i politici fintoopposizione e di tutte le organizzazioni farlocche amiche degli amici che questi governi hanno seminato sul territorio.