sabato 10 aprile 2021

Sasso Marconi. Anche il ponte di viale Kennedy sta male ?

Corredo fotografico di Faliero Lombardelli   


 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo il Leonardo da Vinci, anche il ponte al termine di viale Kennedy che consente la congiunzione del viale con la vecchia Porrettana ai piedi della Rupe è ora oggetto di una preoccupata denuncia: la struttura muraria in cemento armato presenta tracce di   probabili cedimenti e richiederebbe, a giudizio dei denuncianti, una attenta operazione di sistemazione prima che il danno diventi tale da dover richiedere interventi estremi come quelli al Leonardo da Vinci che resterà chiuso a lungo. Nella malaugurata eventualità che si rendesse necessario chiudere anche questo, sarebbe completamente bloccata la viabilità verso e dalla Alta Valle del Reno in quanto è impensabile che si possa far defluire tutto il traffico, anche quello pesante, dal centro del borgo.

Il patrimonio infrastrutturale della viabilità di Sasso Marconi è veramente allo stremo: il ponte sospeso di Vizzano sul Reno è chiuso da tempo e a breve partirà un lavoro di ristrutturazione rilevante che impegnerà oltre 400.000 euro e un tempo di alcuni mesi. Il Leonardo da Vinci, perno della viabilità di vallata, richiederà un'opera qualificante che lo inibirà all'uso per almeno 2 anni. Ora la denuncia di una probabile difficoltà nel ponte di viale Kennedy rende ancor più preoccupante la situazione poichè anche il Ponte Albano, costretto a sopperire alla mancanza del Da Vinci, è sottoposto a un superlavoro usurante e già prima di questa circostanza l'infrastruttura non era delle meglio 'piantate', tant'è che ha un limite massimo si sopportabilità di 7 tonnellate e mezzo. L'incremento del peso cui è costretto ora preoccupa poiché i mezzi pesanti che lo utilizzano non mancano e si provvede a una continua verifica tecnica per valutarne la praticabilità in sicurezza. Dopo il comitato per il Leonardo da Vinci, che da anni denunciava inascoltato lo stato di probabile precarietà del ponte, ora ne è sorto uno anche per il Ponte Albano che si è dato il compito di sollecitare le pubbliche autorità ad operare al fine di attutire il disagio della borgata e limitare l'impatto sulla loro struttura viaria. I componenti hanno apprezzato l'attenzione che si dà al loro ponte con verifiche tecniche periodiche e frequenti, ma non mancano di sottolineare la necessità di agire perchè il traffico pesante sia indirizzato altrove per evitare un lavoro insopportabile al loro ponte. “ Modi ce ne sono”, sostiene Claudio Baiesi del comitato. “Si potrebbero per esempio coinvolgere le aziende delle vallate affinchè indirizzino i mezzi pesanti al loro servizio nei passaggi alternativi al nostro ponte. Con Legambiente siamo intenzionati a dare il massimo supporto, ma pretendiamo altrettanto dalle istituzioni, in particolare dal Comune. E' noto che le strutture in cemento armato ogni 50 anni necessitano di interventi manutentivi straordinari. Per di più il Ponte Albano è stato appesantito di recente dalla aggiunta di due percorsi pedonali ai lati. Una doppia piattaforma di cemento armato di 80 centimetri di larghezza e 50 di altezza. ”. Il componente dell' esecutivo del Circolo di Legambiente Setta Samoggia Reno, Ubaldo Radicchi, aggiunge. “ Deve essere considerato anche il peggioramento della qualità dell'aria per l'aumento del traffico e per l'incremento numerico dei mezzi in sosta causa le frequenti chiusure del vicino passaggio a livello. Sollecitiamo, come abbiamo fatto in passato, un costante monitoraggio dell'aria e un attività di sensibilizzazione degli automobilisti perchè spengano i motori durante l'attesa, a volte molto lunga.” Il quadro non è comunque dei migliori. C'è da chiedersi cosa facevano gli enti proprietari e responsabili nel garantire l'uso del già misero e superato patrimonio viario della cintura appenninica bolognese che ha in Sasso Marconi un punto nevralgico della viabilità dell'Appennino bolognese.


Sul tema interviene anche il consigliere comunale della Lega, Mauro Muratori, il quale rimarca con disappunto come, nonostante i tanti richiami e richieste di intervento ad organismi tecnici e politici di riferimento, si arrivi ad intervenire quando ormai si è all'estremo del degrado o addirittura alla perdita di pezzi di patrimonio viario. Muratori ha già portato i timori e la protesta ' ponte di Viale Kennedy' all'attenzione del Consiglio Comunale di Sasso Marconi e gli è stato assicurato che il tema è già stato portato all'attenzione degli organismi preposti ai controlli di sicurezza.



 

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Falliero hai postato l’ ennesima prova di un Paese alla disfatta, Io per lavoro giro su è giù per le vallate del Reno e del Setta; credimi quasi tutti i ponti sono in condizioni pietose, speriamo non succedano disgrazie, poi nessuno avrà responsabilità come al solito in questa Italia allo sfascio, vedrete che i milioni di € stanziati finiranno nelle solite tasche, e le infrastrutture rimarranno fatiscenti, non cambia nulla, puoi cambiare L’ orchestra ma la musica rimane sempre quella.
Poi un primo cittadino come il vostro auguri arriva sempre dopo la P.....A, ci vogliono persone con le p......e, che sappiano essere rappresentative e sul pezzo, non burocrati che pensano solo ad accontentare gli Interessi della segreteria di partito.
Purtroppo questa l’ Italia che ci meritiamo!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Tra un pò per spostarsi nella valle del Reno e del Setta ci vorranno gli elicotteri.
Istituzioni PENOSE!

Anonimo ha detto...

scusate la passerella sul rio Elba è sicura ?

Anonimo ha detto...

Che impudenza!
State disturbando, con queste richieste assurde, delle persone assunte al posto di stipendio ANAS.
E i loro diritti!?!?!?!?