L'Azienda USL di Bologna informa:
Al
via da oggi, lunedì 19 aprile, le vaccinazioni per i pazienti con
alto rischio allergologico presso il punto vaccinale dell’ospedale
Maggiore. Continueranno per tutta la durata della campagna vaccinale,
rispettando sempre e comunque i criteri di età e patologia
individuati dalla Regione. È infatti l’ospedale Maggiore a
convocare, su appuntamento, i pazienti candidati a questa particolare
somministrazione del vaccino.
Si inizia oggi con 5 pazienti a
cui è somministrata la dose di vaccino Pfizer in una seduta
vaccinale a loro dedicata. Un numero esiguo dovuto alla necessità di
un’attenzione particolare che vedrà sostare i pazienti sul lettino
per tutta la durata della vaccinazione, affinché possano essere
assistiti adeguatamente dal personale medico e infermieristico, ma al
tempo stesso per permettere ai rianimatori di intervenire con
tempestività, qualora fosse necessario.
Insomma, una
somministrazione più lunga e delicata. Infatti, in fase di
preparazione, a ciascun paziente vengono rilevati i parametri di
pressione sanguigna, saturazione e frequenza cardiaca e in più viene
posizionato un accesso venoso. Diversamente dal solito, il tempo di
osservazione post vaccino è di almeno un’ora; in alcuni casi può
dilungarsi ulteriormente qualora sia necessario adottare un
protocollo di frazionamento della dose di vaccino per verificare la
reazione del paziente.
“E’ un servizio reso possibile
grazie al lavoro di squadra tra noi allergologi e l’equipe di
rianimatori del Dipartimento di Emergenza-Urgenza dell’Azienda Usl
di Bologna - sottolinea Gaia Deleonardi, responsabile allergologia e
autoimmunità del Laboratorio Unico Metropolitano. E anche così,
riusciamo a garantire una continuità assistenziale a tutti i
cittadini a cui venga riscontrato un elevato rischio allergologico
presso il nostro ambulatorio”.
I pazienti vengono convocati
alla vaccinazione in ambiente ospedaliero esclusivamente dopo una
visita allergologica, presso l’ambulatorio specialistico
dell’ospedale Maggiore. Alla visita possono essere inviati:
-
cittadini che provengano dai vari punti vaccinali, nel caso in cui
durante l’anamnesi medica sia insorta la necessità
- pazienti
inviati dal medico di Medicina generale qualora le condizioni
cliniche dell’assistito lo richiedano
- pazienti già in carico
presso l’ambulatorio allergologico del Maggiore e/o del territorio
e, non ultimo, pazienti affetti da mactocitosi.
Durante la
visita preliminare alla somministrazione del vaccino, gli specialisti
effettuano una valutazione clinica del paziente, ricorrendo ad
opportuni test in vitro o in vivo che consentiranno loro di aver più
chiare le possibili reazioni del paziente.
“La vaccinazione
è un atto di salute pubblica e come tale il servizio sanitario, con
le sue competenze organizzative e cliniche, vuole garantire l’accesso
a tutti i cittadini. Vogliamo dare la giusta attenzione a ciascuno di
loro, senza lasciare indietro nessuno. Ma soprattutto vogliamo
rispondere ai bisogni specifici di ogni persona, perché solo
dedicando attenzione alla salute di ciascuno potremo fare la
differenza nel mettere in sicurezza dal covid tutta la nostra
comunità” conclude Lorenzo Roti, direttore sanitario dell’Azienda
Usl di Bologna.
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