giovedì 22 aprile 2021

Festino a base di alcol e droghe pesanti in un casale abbandonato lungo il Reno a Sasso Marconi

In otto alla festa, tutti sanzionati e due segnalati per uso di sostanze stupefacenti

Foto dei Carabinieri di Sasso Marconi

I Carabinieri della Stazione di Sasso Marconi , durante i controlli per verificare, fra l'altro, il rispetto della normativa anti Covid-19, hanno sanzionato otto persone, di età compresa tra i 23 e i 44 anni, residenti in altri comuni d’Italia che stavano facendo un “festino” a base di alcol e droghe pesanti all’interno di un casolare abbandonato situato lungo l’argine del Fiume Reno. Sanzionati per aver violato la normativa anti Covid-19 sugli spostamenti, sono stati anche denunciati per invasione di edifici e terreni in concorso. Una 24enne e un 23enne sono stati anche segnalati alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti, perché trovati in possesso di marijuana, hashish, ecstasy e ketamina.

Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna


1 commento:

Anonimo ha detto...

I carabinieri conoscono da tempo la situazione di questi disadattati che vivevano in baracche lungo il reno nel tratto "ponte albano-Fiaccacollo".La situazione era già stata segnalata anche negli uffici dell'assistenza sociale di Sasso Marconi.Leggo ora tutti i commenti dei benpensanti su un noto gruppo "social"del nostro comune.Permettetemi di porvi io alcune domande:é lecito e normale che nel 2021 in un paese dell'Emilia Romagna(non nel Mato Grosso)dei giovani vivono in una baracca per più di un anno lungo il fiume in mezzo a uno squallore indescrivibile?Possibile che nessuno si sia accorto che questi giovani avevano dei grossi problemi sociali e personali e che non era umano lasciarli vivere in quella situazione,sopratutto vederli vivere in una fatiscente baracca in inverno dove l'unico riscaldamento era dato da 2 cani?Nel mese di febbraio ,in una notte di forte vento,un grosso albero si è schiantato ad un metro da dove loro stavano dormendo ha distrutto una parte della loro baracca.Io mi chiedo se è giusto che si faccia finta di non vedere il disagio di queste persone.Possibile che si organizzano delle manifestazioni per ripulire il fiume dalla plastica e dai rifiuti e non si vede che ci sono persone che hanno grossi problemi famigliari e personali e che vivono in mezzo a una discarica?Molti sapevano e pochi sono andati in comune a segnalare questa situazione che non doveva essere risolta con la chiamata dei carabinieri , ma con un minimo di solidarietà ed aiuto della popolazione locale e delle istituzioni .I carabinieri ( che conoscevano questa situazione di disagio sociale) sono stati chiamati da qualcuno e loro sono intervenuti. Ma quanti sono andati in comune a dire che non era giusto che degli esseri umani vivessero in quelle condizioni ? Per rendersi conto della situazione basta andare a vedere lo stato dell'abitat dove questi giovani hanno vissuto per più di un anno.Non fate fatica ad individuare il posto:all'inizio della pista ciclo-pedonale (partendo dalla fontana)dopo il tunnel che passa sotto la ferrovia lasciate la pista ciclabile e imboccate il sentiero a destra che porta agli orti .A 150 metri troverete (sulla destra)la baracca semidistrutta e il degrado che la circonda . L'intervento dei carabinieri riportato in questo blog non è avvenuto in questa baracca ,ma (sicuramente) in un'altra baracca (in muratura)a fiaccacollo,cambia il luogo ,ma le persone (molto probabilmente) sono le stesse che frequentavano il lungoreno.A mio parere persone che andrebbero aiutate ,non solo sanzionate.