mercoledì 7 aprile 2021

Giornata Mondiale dello Sport a Vergato


di Roberto Giusti


Ricorreva ieri, martedì 6 aprile, la Giornata Mondiale dello Sport, istituita il 23 agosto 2013 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Una data simbolica in ricordo dell'inizio dei Giochi Olimpici moderni, così come li conosciamo noi oggi, di Atene del 1896.

In questa particolare ricorrenza, il Comune di Vergato ha voluto rendere omaggio a tutte le società sportive del territorio, a tutte le dirigenze e a tutti i rispettivi iscritti.

Una grande varietà di attività che sottolinea l'importanza della cultura sportiva della Comunità vergatese, storicamente impegnata sia nel Capoluogo che nelle frazioni di Tolè, Riola e Cereglio: dal calcio al tennis, dalla pallacanestro all'attività podistica, dalle arti marziali al tiro a segno, dalla ginnastica artistica alle bocce, dalla pallavolo al ciclismo e al tiro a volo.

In questo complicato momento pandemico, il primo messaggio di vicinanza è stato rivolto a tutti i bambini e i ragazzi, costretti ancora una volta a rimanere distanti dai compagni e dai propri ambienti di gioco. Un pensiero rivolto poi a tutti gli adulti, i quali hanno visto limitate e ridotte le rispettive attività sportive, sia dal lato fisico che da quello psicologico. 

Lo sport non può essere infatti ricondotto alla sola pratica motoria, bensì ad un insieme di fattori mentali e psico-fisici che non hanno eguali. Lo sport rappresenta quella sana e propositiva forma di evasione sociale e aggregazione, capace di includere e unire ogni ramo della comunità. Spazi, ambienti, momenti e situazioni in cui tutti possono esprimersi, svagarsi e sfogarsi dalle quotidiane difficoltà della vita. In altre parole si può affermare che lo sport sia di tutti e per tutti. 

L'augurio finale è stato poi rivolto a tutte le associazioni sportive vergatesi, che da anni mettono in campo passione, determinazione, forza e generosità per i propri iscritti, all'insegna dell'inclusione, della socialità, del rispetto e dell'amicizia. 

"Più dura è la battaglia, più dolce è la vittoria": la Pandemia alla fine insegnerà proprio questo, dove lo spirito di rivalsa, di rivincita e di rinascita permetteranno ai ragazzi, agli atleti, alle dirigenze e alle società di ritrovare quel sorriso e quelle motivazioni smorzate da questo anno assurdo. 



 

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