Si
scopre che anche le rocce sono molto spaventate, non solo noi
di
Carmine Caputo
Durante
i lavori di pulitura dei boschi nei pressi di Castel d'Aiano gli
operatori si sono trovati di fronte ad una roccia di arenaria un po'
particolare. A osservarla bene, infatti, la roccia mostra avere
delle sembianze umane, sebbene distorte: in particolare, le linee
curve sembrano riprodurre il celebre viso distorto dell'opera
"L'urlo" di Edvard Munch. Per i più giovani, invece,
difficile non notare la somiglianza con "Ghostface", la
maschera resa celebre dalla serie di film "Scream" diretti
da Wes Craven che rilanciarono il genere horror a metà degli anni
novanta. La maschera in questione era a sua volta ispirata all'opera
di Munch.
Va
detto che la zona di Castel d’Aiano non è nuova a scoperte del
genere. Fra i sentieri nel bosco infatti è possibile scoprire più
curiose forme di erosione della roccia che hanno scolpito la
cosidetta "Casa delle fate" e la "Tana dell'uomo
selvatico" nei pressi della frazione di Sasso Molare.
La
roccia in questione è stata scoperta nei pressi del sentiero CAI 456
attualmente in manutenzione, ma che fra qualche settimana tornerà a
essere percorribile. La speranza ovviamente che siano in tanti a
frequentarlo questa estate anche solo per una fotografia con
quest'opera naturale piuttosto inquietante.
Alessandro
Gherla è il cittadino di Castel d’Aiano che per primo ha
pubblicato la foto sui social raccogliendo immediatamente tanti
commenti e tante condivisioni. Scherzando, afferma «Al termine i
lavori di pulitura del sentiero sarà sicuramente meta di curiosi e
appassionati. Chissà se il famoso pittore norvegese non si sia
ispirato per la sua opera d’arte alla nostra roccia? Magari veniva
in villeggiatura a Castel d’Aiano…»

1 commento:
E' vero, e' l'urlo di Munch!
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