mercoledì 27 aprile 2016

Dante Franchi: " Acqua pubblica, tradimento di Stato".


Dante Franchi ha mandato l'articolo che riportiamo, accompagnato dal commento: ' Alla Camera  è avvenuto un insulto alla democrazia contro quello che 26 milioni di persone avevano deciso col Referendum.
Diamoci da fare perché vinca la Madre, perché vinca la Vita: l’Acqua'.
di Alex Zanotelli
I Deputati invece hanno deciso che il servizio idrico deve rientrare nel mercato, dato che è un bene di “interesse economico”, da cui ricavarne profitto. Per arrivare a questa decisione (beffa delle beffe!), i rappresentanti del popolo hanno dovuto snaturare la Legge d’Iniziativa Popolare (2007) che i Comitati dell’acqua erano finalmente riusciti a far discutere in Parlamento. Legge che solo lo scorso anno (con enorme sforzo dei comitati) era approdata alla Commissione Ambiente della Camera, dove aveva subito gravi modifiche, grazie agli interventi di Renzi-Madia. Il testo approvato alla Camera obbliga i Comuni a consegnare l’acqua ai privati.
Ben 243 deputati (Partito Democratico e Destra) lo hanno votato, mentre 129 (Movimento Cinque Stelle e Sinistra Italiana) hanno votato contro. A nulla è valsa la rumorosa protesta in aula dei Pentastellati.
Ora il popolo italiano sa con chiarezza sia quali sono i partiti che vogliono privatizzare l’acqua, ma anche che il governo Renzi è tutto proteso a regalare l’acqua ai privati. “L’obiettivo del governo Renzi, afferma giustamente Riccardo Petrella, è il consolidamento di un sistema idrico europeo, basato su un gruppo di multiutilities su scala interregionale e internazionale, aperte alla concorrenza sui mercati europei e mondiali, di preferenza quotate in borsa, e attive in reti di partenariato pubblico-privato.” Sappiamo infatti che Renzi vuole affidare l’acqua a quattro multiutilities italiane: Iren, A2A,Hera e Acea. Infatti sta procedendo a passo spedito l’iter del decreto Madia (Testo unico sui servizi pubblici locali) che prevede l’obbligo di gestire i servizi a rete (acqua compresa) tramite società per azioni e reintroduce in tariffa “l’adeguatezza della rimunerazione del capitale investito.” (la dicitura che il Referendum aveva abrogato!).
Tutto questo è di una gravità estrema, non solo perché si fa beffe della democrazia, ma soprattutto perché è un attentato alla vita. E’ infatti Papa Francesco che parla dell’acqua come “diritto alla Vita “ (un termine usato in campo cattolico per l’aborto e l’eutanasia). L’acqua è Vita, è la Madre di tutta la Vita sul pianeta. Privatizzarla equivale a vendere la propria madre! Ed è una bestemmia!
Per cui mi appello a tutti in Italia, credenti e non, ma soprattutto alle comunità cristiane perché ci mobilitiamo facendo pressione sul Senato dove ora la legge sull’acqua è passata perché lo sgorbio fatto dai deputati venga modificato.
Inoltro il mio appello:
Al Presidente della Repubblica, perché ricordi ufficialmente al Parlamento di rispettare il Referendum;
Alla Corte Costituzionale, perché intervenga a far rispettare il voto del popolo italiano;
Alla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), perché si pronunci, sulla scia dell’enciclica Laudato Sì, sulla gestione pubblica dell’acqua;
Ai parroci e ai sacerdoti, perché nelle omelie e nelle catechesi, sensibilizzino i fedeli sull’acqua come “diritto essenziale, fondamentale, universale” (Papa Francesco)
Ai Comuni e alle città, perché ritrovino la volontà politica di ripubblicizzare i servizi idrici come Napoli (Penso a città come Trento, Messina, Palermo, Reggio Emilia..).
Il problema della gestione dell’acqua è oggi fondamentale: è una questione di vita o di morte per noi, ma soprattutto per gli impoveriti del pianeta, per i quali, grazie al surriscaldamento del pianeta, l’acqua sarà sempre più scarsa. Se permetteremo alle multinazionali di mettere le mani sull’acqua, avremo milioni e milioni di morti di sete. Per questo la gestione dell’acqua deve essere pubblica, fuori dal mercato e senza profitto, come sta avvenendo a Napoli, unica grande città italiana ad aver obbedito al Referendum.

Diamoci tutti da fare perché vinca la Madre, perché vinca la Vita: l’Acqua.


11 commenti:

Anonimo ha detto...

partito democratico e destra. destra che partito è?

partito democratico è di sinistri

Anonimo ha detto...

Se gli italiani avessero le palle farebbero saltare immediatamente governo ed opposizione, li costringerebbero per salvare la pelle a chiedere asilo politico all'estero. Ma sappiamo benissimo come sono gli italiani, il problema è che lo sanno anche questi politici traditori del popolo ed i clandestini del mondo intero.

Anonimo ha detto...

.....e gli italiani????? scrivono scrivono scrivono il governo attuale?? traditore...
che fossero traditori lo sapevamo, hanno tradito tutte le speranze degli italiani.
Il governo attuale è una partita persa, non certo x le lobby e la casta dei grandi interessi e grandi appalti.

Anonimo ha detto...

Ma ringraziate che lo Stato vi paga lo stipendio e la pensione tutti i mesi, altro che tradimento!

Per il resto sia il prete che il politico citati fanno demagogia da quattro soldi.

Anonimo ha detto...

Giocare sull'equivoco è diventato un sistema usato da chi non ha niente da proporre.
L'acqua è e sarà sempre un bene pubblico, nessun governo potrà mai vendere l'acqua che è dello Stato per natura e legge. Altra cosa è la gestione della distribuzione del bene primario e qui entrano in gioco le aziende che gestiscono questo servizio che sono quasi tutte a capitale pubblico e che, almeno nella realtà dell'Emilia Romagna, è considerato di eccellenza.
Come al solito si tenta di confondere le idee con affermazioni fasulle per alimentare sentimenti anti a prescindere.
La stessa tecnica è stata usata per il referendum sulle trivellazioni, quando la propaganda fuorviante spacciava il quesito come si dovessero moltiplicare le trivellazioni in mare, quando una legge le vieta già, mentre il quesito riguardava la possibilità, per mè ovvia, di poter sfruttare sino all'esaurimento i giacimenti di gas e petrolio.
Per fortuna siamo sempre in presenza di posizioni largamente minoritarie altrimenti povera Italia!!

Anonimo ha detto...

Anonimo filosofo dele 11,48, queste considerazioni che per te sono tanto ovvie, evidentemente non lo sono per padre Zanotelli.
Io fossi in te lo illuminerei.

Anonimo ha detto...

Il forbito anonimo delle 12.29 non credo sappia cosa sia la filosofia se confonde così ingenuamente delle affermazioni prettamente tecniche con una disciplina come la filosofia che di tecnico e concreto non ha nulla.
Padre Zanotelli non credo abbia bisogno di essere illuminato ed io non ho certo la pretesa e l'ardire di illuminare nessuno.
Per quanto attiene la mia indole di ritenere ovvie le considerazioni espresse, penso di essere i buona compagnia e precisamente il 70% degli Italiani aventi diritto al voto che non si sono fatti abbindolare dalla propaganda retrograda sul referendum delle trivellazioni.
Gli italiani sono molto più intelligenti e saggi di quello che certi demagoghi credano.

Anonimo ha detto...

Allora sei duro di comprendonio.
Stiamo parlando di acqua e dei 27 milioni che hanno detto il contrario di ciò che dici tu caro il mio tecnico(?)

francesco ha detto...

L'anonimo delle 12.29 esprime l'ideale tipico dell'elettore medio italiano preso in mezzo ai tempi della DC dal prete a messa, poi da Silvio per Televisione ed oggi da Matteo via twitter e facebook.. Per fortuna però questo manipolo si sta assottigliando sempre di più man mano che il boy scout di Rignano continua a combinarne una peggio dell'altra. E tra le tante anche Acqua e Trivelle; per l'acqua sappiamo tutti come è andata, la volontà di diversi milioni di persone espressa tramite referendum buttata nel cestino con buona pace di Napolitano prima e Mattarella oggi.. certo che l'acqua è un bene naturale, ma rispondere alle logiche delle multinazionali vedrai che conseguenze avrà sulla nostra bolletta.. (fai caso a quante fontanelle sono state chiuse).Per le trivelle invece il ragionamento è semplice: perché non regolamentare le estrazioni come avviene in tutto il resto del mondo? tempi certi e tasse alle stelle se vuoi estrarre idrocarburi poiché il rischio ambientale in caso di incidente è gravissimo. Se non ci fosse stata la regola del Quorum, abolita ormai in tutta Europa, almeno questo ricatto da parte dei petrolieri poteva essere limitato. L'Europa, esempio o tabu a seconda di dove porta il vento...

Anonimo ha detto...

Caro Francesco, meglio che non ti spendi per fare analisi antropologiche poichè io non sono mai stato nemmeno simpatizzante dell< DC, ancor meno per il Berlusca, hai centrato solo il mio entusiasmo per Renzi, ma non certo dovuto a twitter o facebook perchè non li so usare, il mio entusiasmo deriva dal fatto che questo ha fatto cose che aspettavamo tutti da decenni in un momento di crisi economica mondiale di cui nessun governo ha ancora trovato una soluzione.
Consiglio di inviare le soluzioni risolutive proposte a tutti i governi europei.
Dai dategli una mano.

Anonimo ha detto...

Non ci siamo, amico mio delle 13:02.. Non so chi siano i "tutti" che si aspettavano "cose da decenni" ma so che Renzi è il peggio che ci potesse capitare.. Una continuità con il passato fatta di bazze, favori, posti e coperture ai soliti(addirittura ha tra le sue fila degli ex berlusconiani che a libro paga tengono in piedi la baracca, proprio come ai tempi di Silvius).. senza neanche ridurre il numero dei parlamentari, roba che da rottamatore aveva promesso agli illusi del tempo. ed il jobs Act? leggere ad oggi dove ha portato...Ah, ha fatto anche qualche selfie e qualche tweet sportivo, che nel belpaese fanno sempre il loro effetto.. Un po' pochino per un premier che doveva salvare l'Italia (da cosa poi, forse da se stessa..), che dice?