martedì 5 aprile 2016

Al via il progetto '500 Stazioni' in Emilia-Romagna: più accessibilità e funzionalità per 40 hub del territorio. Un investimento di 30 milioni di euro per gli interventi nel periodo 2016-2018.

Da E R. Segnalato.
 
 
Anche in Emilia-Romagna prende il via il progetto “500 stazioni” di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), per migliorare l’accessibilità e i servizi di 40 hub medio/piccoli. I principali interventi programmati prevedono l’innalzamento dei marciapiedi (da 25 a 55 cm, standard europeo) per facilitare l’accesso ai treni, l’installazione di ascensori, la ristrutturazione dei sottopassaggi e delle pensiline, nuovi arredi (per migliorare la qualità della sosta in stazione) e l’installazione di impianti di illuminazione a led. Il punto è stato fatto oggi durante la presentazione alla stampa del progetto (investimento complessivo, 30 milioni di euro per gli interventi nel periodo 2016-2018). L'assessore Donini: "Prima i treni, ora le stazioni, con interventi strutturali. Terza tappa: un accordo per presidiare queste realtà e renderle più vive"


Treni, ferrovia, stazione, 500 stazioni 3San Benedetto Val di Sambro, Porretta, Vergato, Riola e Riccione. Prende il via anche in Emilia-Romagna il progetto “500 stazioni” di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), per migliorare l’accessibilità e i servizi di 40 hub medio/piccoli.
I principali interventi programmati prevedono l’innalzamento dei marciapiedi (da 25 a 55 cm, standard europeo) per facilitare l’accesso ai treni, l’installazione di ascensori, la ristrutturazione dei sottopassaggi e delle pensiline, nuovi arredi (per migliorare la qualità della sosta in stazione) e l’installazione di impianti di illuminazione a led. Il punto è stato fatto oggi durante la presentazione alla stampa del progetto (investimento complessivo, 30 milioni di euro per gli interventi nel periodo 2016-2018).
Dopo gli interventi, nel 2016, sulle prime cinque stazioni (San Benedetto Val di Sambro, Porretta, Vergato, Riola e a Riccione, dove i cantieri sono già aperti), nel biennio 2017-2018 si interverrà sull’accessibilità, la sicurezza e il comfort degli hub di Castelbolognese, Riolo Terme, Castelfranco Emilia, Fidenza, Imola, San Pietro in Casale, Casalecchio di Reno, Sasso Marconi, Marzabotto, Casalecchio Garibaldi, Pioppe di Salvaro, Bologna Borgo Panigale.




Il commento
Quasi un decimo delle stazioni di RFI coinvolte in questo progetto, che come Regione abbiamo condiviso, si trovano sul nostro territorio – ha sottolineato l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Raffaele Donini – . Cinque quelle su cui si interverrà quest’anno, a cui se ne aggiungeranno altre 11 nel biennio 2017-2018. Voglio ricordare inoltre che, agli interventi di RFI, si sommano anche quelli, già in corso, sulle 120 fermate/stazioni della rete FER, e che vedono risorse da parte della Regione per oltre 10 milioni di euro”.
Dopo l’aggiudicazione della gara del ferro, dopo i nuovi treni già in circolazione, che anticipano il rinnovo dell’intero parco rotabile, “oggi – ha concluso Donini – abbiamo presentato gli interventi strutturali nelle stazioni. Come Regione, siamo molto interessati a farne dei luoghi vivi, e non solo di arrivo e partenza. Per questo apriremo un tavolo, insieme a RFI, FER e gli enti locali, con il coinvolgimento del mondo dell’associazionismo e del no profit, per garantire a queste realtà forme di presidio, in un’ottica di vitalità e sicurezza”. 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si cominciano a vedere i risultati della nuova città Metropolitana di Bologna ed in particolare dell'attenzione sulla Ferrovia Porrettana che corre a servizio di gran parte dell'appennino bolognese.
dei primi 5 interventi previsti nel 2016, 4 riguardano il nostro territorio appenninico, e 7 sui 12 del prossimo biennio 2017-2018 sono previsti nel territorio della città metropolitana di cui 7 su stazioni della stessa linea Porrettana.
Alla faccia degli eterni lamentosi.
Forse non ce ne siamo ancora accorti ma l'Italia sta cambiando.

Anonimo ha detto...

Ah, bè, certo: sta cambiando le definizioni delle stazione e delle fermate nel proprio vocabolario.
Ad esempio:dopo il 2018 la stazione di Marzabotto diventerà un "hub".