mercoledì 7 maggio 2014

Torrente Limentra. La forza della natura non ha aspettato i tempi della burocrazia.


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Riportiamo la denuncia di Vitaliano Violi che da tempo segue lo stato dei manufatti realizzati per regimentare le acque del torrente Limentra. Ha denunciato  preoccupato l’avvenuta ‘sifonatura’ del Limentra subito dopo il dissesto. Ora rileva amareggiato che la forza della natura è indifferente purtroppo ai tempi della burocrazia e denuncia altri pericoli all’orizzonte per le briglie di Mulino Rizzoni.

Scrive Violi:

La briglia sul torrente Limentra in località l’Odio (comune di Camugnano e Castel di Casio), che a fine marzo 2013 si era sifonata per cui il torrente vi passava sotto anziché sopra (foto in alto), non ha avuto la pazienza di aspettare la burocrazia per gli interventi urgenti già calendarizzati dalla Regione Emilia Romagna e recentemente è collassata (foto in basso). La Regione per i lavori di ripristino e ricostruzione aveva previsto una spesa di 560 mila euro, dubito che ora basteranno. Nelle foto la briglia appena sifonata nel 2013 e allo stato attuale. Anche le due briglie di mulino Rizzoni più a valle di questa, avrebbero bisogno di una modesta manutenzione, non abusiamo della loro pazienza.

L'elenco degli interventi finanziati dalla Regione.





 

6 commenti:

Cesare Zecca ha detto...

Non vorrete mica porre attenzione per queste cose poco importanti.
I soldi devono essere spesi per cose molto importanti (per il partito e per le cooperative e per la demagogia) come

o - il People Mover
o - la Porrettana pseudo veloce
o - la Mestre - Orte
o - per illuminare a giorno l'ecomostro vuoto di Pian di Venola
o - pagare lo stipendio da parlamentare di De Maria che ne è il responsabile
o - la Fabbrica Italiana Contadina
o - 80€ in busta paga per più consumi(smi) per tutti
o - la Cispadana
o - la variante di valico
o - i parcheggi nel fiume a Vergato
o - per gasare e manganellare i valsusini in casa loro
o - per disfare l'ingegneria della ferrovia Porrettana e dimezzarla a Calecchio, a Vergato, per togliere i binari tronchi
o - per asfaltare le strade bianche
o - per sostenere le famiglie numerose
o - le farneticazioni sulla bretella Vergato - Rioveggio
o - per far immigrare più comodamente e sicuramente più milioni di migranti
o - per il diluvio di lampioni inutili ovunque
o - il Passante nord
o - ...

Prego.

Anonimo ha detto...

e anche per pagare il raduno degli astrofili a Castiglione con un bel codazzo di signori accademici, teniamo i piedi per terra, qui i problemi sono altri

Anonimo ha detto...

i treni vuoti da bologna a marzabotto dal 2004

Anonimo ha detto...

Coraggio Zecca

http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-05-07&atto.codiceRedazionale=14G00083&elenco30giorni=false

faranno in tempo a finire quest'opera che a capire che i treni da bologna a Marzabotto cosi' come stanno dal 2004 non servono a niente.

Cesare Zecca ha detto...

> i treni da bologna a Marzabotto cosi' come stanno dal 2004 non servono a niente

"Non servono a niente" è una frase sciocca e qualunquista che ho smantellato con ampie argomentazioni ad ogni livello, economico, ferroviario, logistico, di gestione della mobilità e di scienza e conoscenza, argomentazioni che non servono ad un tubo agli sciocchi che pensano di migliorare lo stato del paziente scorbutico tagliandogli l'acido ascorbico per diminuire i costi delle terapie.

Solo uno deficiente può incraniarsi sul diminuire del 5% l'acqua per innaffiare i geranio e incraniandosi proterviamente solo su quella non svolgendo sguardo e attenzioni alle colossali falle che si allargano di giorno (qui sopra solo alcune) in giorno nella cisterna dell'acqua.

Anonimo ha detto...

ma ora stanno facendo una centrale idroelettrica al molino Rizzoni, deturpando ancora di più l'ambiente per tutte le opere che saranno necessarie e tutto per vendere l'energia prodotta ad Enel e prendere i contributi pubblici