Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla pacatezza
e dalla misura con cui il premier Renzi
ha salutato la schiacciante vittoria elettorale del PD,
di cui è segretario, alle europee.
Renzi ha portato in dote al PD, in pochi mesi di gestione, ben 2 milioni
e novecento mila voti, anche in presenza di un calo di affluenza alle urne.
Un fatto che non ha precedenti in Italia, forse
accostabile a quello di De Gasperi, quando la sua DC sfiorò la maggioranza
assoluta. Renzi ha ringraziato gli elettori per il più che tangibile incoraggiamento
a proseguire nel suo progetto politico- amministrativo che lui chiama ‘sogno’,
ha informato che il suo gruppo non ha fatto festa, non ha citato gli avversari
anche se qualcuno è stato annullato dal suo successo, nella evidente
convinzione che il responso elettorale è una tappa del suo percorso, una sosta
per chiedere incoraggiamento e appoggio. Avuta la risposta, ora dovrà
trasformare in realtà il ‘sogno’ per cui ha ricevuto il mandato degli elettori
e far diventare concreto il suo progetto condiviso da quasi metà degli
italiani.
Sono rimasto altrettanto sorpreso, però nel verso opposto, dalla violenza verbale
riportata dai commenti su questo blog dopo la vittoria, anch’essa molto consistente, della lista di centrosinistra di
Sasso Marconi. Tutti volti a denigrare gli avversari, nessuno a dichiarare la
consapevolezza dell’impegnativo compito che i sassesi hanno affidato agli eletti. E gli strali sono rivolti principalmente a Salamone. Questa violenza verbale è alquanto
insolita e sa più di tifo da stadio che di coscienza politica e non ha
precedenti nella storia politica di Sasso Marconi. Non si capisce il disprezzo
per un avversario ritenuto debole e incapace. Se tale violenza, e sottolineo se, viene da chi ha vinto è doppiamente strana, poiché questi
dovrebbe rallegrarsi di un avversario di poche capacità: potrà seguire infatti
il proprio percorso amministrativo con pochi controlli e senza interferenze
impiccione. Ottimo direi per chi gestisce. Ma forse pare più dettata dalla reazione
liberatoria di chi temeva un buon risultato di un rivale e che ora si
compiacerebbe di allontanare un avversario scomodo.
Evidentemente la signorilità del confronto non abita
a Sasso.
Mi par di capire che, mentre Renzi è consapevole del
compito che ha avuto dagli italiani e si appresta a fare il possibile per
onorarlo in modo positivo, i suoi seguaci locali con la vittoria elettorale siano convinti di
aver già raggiunto l’obiettivo ultimo, mentre per loro la ‘pedalata’ comincia
ora e speriamo ‘porti bene per i sassesi’.
Al di là delle mie considerazioni, riporto alcune sentenze uscite dalle urne di Sasso
Marconi: sono stati pochissimi coloro che hanno dato la preferenza, quasi che
l’opportunità non interessasse o, e forse è più veritiero, in pochi conoscevano i candidati e quindi non
erano in grado di dare la preferenza. Le scelte sono influenzate probabilmente
non dalla campagna elettorale, ma da altri fattori.
Le liste si sono contese il primato per numero di
donne candidate e per l’età media più bassa dei
gruppi politici, ma il dato non pare aver influito sulle preferenze dei
sassesi.
Sasso Libera, che aveva il candidato sindaco più
giovane, venti anni, ha avuto il minor numero di voti. Pietro Fortuzzi,
pensionato, è stato rieletto con oltre 50 preferenze. La lista civica Un’Altra
Sasso, capitana da Eugenio Salamone, che si è impegnata in una campagna
elettorale piuttosto decisa e ampia nel numero di iniziative, ha registrato una
sonora, quanto imprevedibile, sconfitta.
Ma forse è proprio questo è il bello
dell’elettorato, l’essere imprevedibile.
25 commenti:
Caro signor Fabbriani, permetta i commenti al blog solo agli utenti registrati, siamo stufi di tutti questi "anonimi" che scrivono perché hanno prurito alle mani.
Lo dico anche un per una questione di netiquette e per una più facile lettura del blog.
Si può rimanere anonimi anche dietro ad un nick name come "pincopallo14" ma al meno si sa che a scrivere è quel determinato utente.
Cordiali saluti, Giacomo Bortolotti
La lista di Centrosinistra a sostegno di Mazzetti aveva tra le sue fila 6 candidati (Ducci, Pirina, Nuvoli, Bassi, Feliziani, Tagliatti) con meno di 30 anni.
Dei 16 candidati solamente 2 (Lenzi e Bignami) avevano già fatto una consigliatura. Gli altri tutti alla prima esperienza.
Nei 16 candidati nella lista di Centrosinistra c'era la parità di genere.
Tra i 16 candidati nella lista di Mazzetti solamente 9 avevano la tessera del PD. Altri/e non sono neppure elettori del Partito Democratico, ad esempio il quarto degli eletti: Federico Feliziani è del PdCI.
Le preferenze date, nel complesso, ai candidati della lista a supporto di Mazzetti sono state oltre 2.200. Tant'è che l'ultima entrata, tra i consiglieri, ha preso più di 100 preferenze. La prima degli eletti (l'uscente vicesindaco Lenzi) ne ha conquistate quasi 300.
E' opportuno notare che Mazzetti non ha risentito delle polemiche aperte negli ultimi giorni prima del voto dal suo ormai ex assessore Lanzarini. A riprova che questi, neppure residente a Sasso Marconi, ha alcun seguito tra gli elettori.
In definitiva Mazzetti vince con una percentuale 'bulgara', che neanche ai tempi del PCI. Questo, probabilmente, perchè gli elettori non guardano alle polemiche scatenate da volantinaggi inconsulti, articoli sugli organi d'informazione locale o dicerie di paese.
Gli elettori preferiscono basarsi sugli atti concreti e cercano di capire e contestualizzare. Così hanno scelto di promuovere il loro primo cittadino uscente. E bocciare, anche per scarsa incisività, i due giovani il cui unico merito (se così si può dire) pare proprio questo: essere giovani.
S.
Caro Fabbriani, penso che l'autore dell'articolo sia te...anche se non si capisce, perché non è firmato.
Alcune mie personali considerazioni alle quali seguirà un nostro comunicato stampa ufficiale.
Sasso Libera non è mai intervenuta durante la campagna elettorale sul tuo blog per imprecare in modo anonimo contro quello o quell'altro.
Sasso Libera candidava a Sindaco il più giovane candidato di tutta la Provincia di Bologna e forse anche della Regione...e l'unica osservazione che si continua a fare è che era troppo giovane, senza analizzare la scelta rivoluzionaria della nostra lista civica che ha voluto dare un segnale di lungimiranza politica alle future generazioni di sassesi.
Sasso Libera ha certo preso il minor numero di voti, ma mi stupisce che la tua analisi si fermi a dire ciò; in quanto oltre ad avere confermato più o meno la stessa percentuale e lo stesso numero di voti...abbiamo mantenuto ed ottenuto lo stesso numero di consiglieri comunali (2) che avevamo nel precedente mandato...in cui i consiglieri comunali di opposizione (ti ricordo) erano 7 e non 5 come stavolta.
Quindi sarebbe bene fare certe analisi politiche a bocce ferme (mi si passi l'espressione) e non svilire il lavoro di un gruppo di cittadini/e e delle loro famiglie che hanno creduto in un vero e reale Progetto Civico, ottenendo e confermando un successo insperato.
Sasso Libera va avanti, continua...e le corazzate partitiche, travestite da "liste civiche fantoccio" (Un'Altra Sasso ed anche quella del Sindaco Mazzetti)...hanno da una parte ottenuto una sonora sconfitta, dall'altra hanno vinto (complimenti), ma l'onda renziana non dimentichiamoci che ha sconvolto il PD sassese, inserendo all'interno della lista vincitrice anche cittadini/e che speriamo di partitico abbiano proprio poco.
Un saluto sassese
Marco Veronesi
Vincitore sulla carta Mazzetti.
Vincitore morale Gege.
Sig. Fabbriani stona la sua difesa di Salamone. Sostanzialmente per 2 motivi: il primo perchè dimostra ancora una volta la sua parzialità, ma su questo non avevamo dubbi. Il secondo motivo afferisce il fatto che si stupisce dei commenti degli elettori di Mazzetti. Questi non mi pare siano offensivi, forse un pò deridono ma non arrivano mai all'offesa come invece si è letto in commentatori che, si presume, abbiano votato Salamone. Lei non cita, stranamente, i 2 commenti che, in un articolo precedente, danno dei "pecoroni" agli elettori di centrosinistra; ha quindi dovuto censurare, in un articolo dei giorni scorsi, almeno un commento altamente offensivo nei confronti di una dipendente del Comune di Sasso Marconi. Senza contare il fatto che nel corso di questa campagna elettorale, proprio sul suo blog, si sono sfogati quotidianamente gli elettori di Salamone o comunque anti-Mazzetti. Ma di questo lei non ha mai parlato. E ciò spiace perchè un pò inficia il suo ruolo che dovrebbe essere sopra le parti.
Se, poi, non s'aspettava un siffatto risultato, significa che conosce poco il comune in cui risiede. Forse perchè troppo attento agli umori della piazza, poco o per nulla rappresentativa della comunità.
Voglio proprio vedere senza Mantovani e Ventura che gli coprono le spalle come se la caverà nei prossimi anni il nostro caro sindaco
Salamone e' persona intelligente, onesta, entusiasta, di sicure qualita' umane e politicamente non un ingenuo. Mi dispiace molto PER SASSO se queste doti unite a un programma non peggiore degli altri non e' sufficiente a farlo governare. Comunque la percentuale che ha preso e' di tutto rispetto, piu' alta dei risultati di altre forze moderate. Che adesso farebbero bene a pensare come evitare altri infortuni di questo genere, per il bene dei nostri paesi.
Sconosciuto 27 maggio 2014 14:48 non è che con la vincita del PD finisce la democrazia (la tua).
Basta che dove leggi anonimo (all'inizio e alla fine del commento e salti la lettura).
Non è difficile sai? prova! Ce la puoi fare!
Fatti un blog e ospita chi vuoi.
All’anonimo delle 17.29 mi sento in dovere delle spiegazioni,
La lettura che è stata fatta del mio pezzo non corrisponde a quello che intendevo dire, oppure non mi sono spiegato sufficientemente bene. Leggere commenti tanto ingenerosi nei confronti di chi ha perso e che quindi è già punito, mi è sembrato poco ‘sportivo’ e quindi ho voluto portare ad esempio la reazione di Renzi , veramente degna di un leader , al responso delle urne.
E’ vero che ci sono stati commenti piuttosto infelici rivolti a Mazzetti e alla sinistra, però mi sono parsi più prevedibili perché dettati probabilmente dalla stizza del momento più che da un’analisi razionale. E’ la difesa di chi è già a terra e vuole rialzarsi a volte lo può fare solo in modo scomposto.
Se poi vogliamo fare un’analisi più generale, tutti i politici, al giorno d’oggi, sono oggetto di critiche e contumelie spessissimo anche peggiori di quelli riportate su questo blog. Potrà verificare che nessuno dei politici trattati in questo blog è stato esente da pesanti giudizi inviati con commenti.
Voglio poi concludere riconoscendo che la sua lettura di parzialità nei miei confronti può avere del fondamento, ma le assicuro che su questo articolo la mia intenzione non era quella di essere parziale.
Salamone ha perso, ma ha perso con stile e la sua ultima dichiarazione dimostra solo che è una persona molto più matura dei tanti che scrivono su questo blog.
Caro signor S.,
in una tornata elettorale dove, a livello nazionale, il PD, trascinato dall'ubiquitaria presenza televisiva - e non solo - del suo leader e dagli 80 euro in busta paga, guadagna quasi tre milioni di voti reali, pur con un calo dei votanti (in percentuale) di circa il 10% sulle ultime europee, e in cui, a livello locale, tutti i sindaci PD vengono riconfermati con un aumento di voti reali rispetto alle elezioni del 2009, perdere a sasso un pur piccolo pacchettino di voti non può essere considerato una gran vittoria.
Ma tant'è.
Avete vinto, ora auguro a voi e a Sasso (della quale, comunque, conservo un buon ricordo) di governare bene. Ma questo lo avevo già fatto.
Pierpaolo Lanzarini (l'ex)
p.s.: le ricordo, gentile signor S., che il sottoscritto era entrato in consiglio comunale con le preferenze personali del caso. Legittimamente. E, pur non risiedendo a Sasso, ha lavorato per la comunità con risultati mai rinnegati dal sindaco Mazzetti, che anzi ne ha fatto il proprio, personale, trampolino per la carriera, né dal PD. E finché c'era da vantarsi delle percentuali (quelle sì, bulgare) di raccolta differenziata, nessuno si è lamentato della mia provenienza.
Le rammento, inoltre, che il non essere residente non è un limite all'esercizio del diritto di elettorato passivo. Lo dimostra il nuovo sindaco di Vergato, per restare "in famiglia" con gli esempi.
...o valgono i due pesi e le due misure?
Lanzarini arrivederci a mai più.
A Sasso Marconi non sentiremo la sua mancanza.
Buon rientro al lavoro, dopo 10 anni circa di aspettativa, e buon proseguimento nelle sue battaglie sui temi dell'ambiente.
Caro sosco del 27 maggio 2014 18:53
è proprio perché vivo in un paese democratico che non ho nessuna paura ad esprimere i miei pensieri ed a firmare i miei commenti (grazie Art. 21), sei te e gli altri anonimi che pensate di vivere sotto un totalitarismo stile Repubblica Popolare Democratica di Corea (per gli amici Corea del Nord) e avete paura di venire purgati perché osate scrivere il vostro parere su un blog di un paese di provincia (oddio gli SWAT mi stanno venendo a prendere!)... un po' triste come cosa...
Poi mio caro se leggi bene il mio commento io non ho chiesto di firmare i commenti con nome e cognome, io lo faccio perché col web ci lavoro e non ho nessun problema a firmarmi, ma con un semplice username che permette comunque il vostro tanto amato anonimato. così almeno si sa che a scrivere sono utenti diversi, per me tutti i commenti anonimi può averli scritti la stessa persona che frustrata non ha niente da fare in casa e scrive e si risponde da solo sul blog... forse mi sa che sei proprio tu!
Infine, dal momento che mi firmo gradirei essere chiamato per nome e non come "sconosciuto", grazie.
Saluti, Giacomo Bortolotti
Peccato, dott. Lanzarini, che non si sia accorto prima che a Sasso Marconi si fanno due pesi e due misure. Specialmente lei che ha fatto parte della 'dirigenza' e quindi avrebbe potuto correggere tante storture.
Aggiungo che non solo si fanno due pesi e due misure: c'è anche chi non ha peso né misura.
Lanzarini ha polemizzato solo per una questione di posti. Le cosiddette poltrone. La sua è stata un'uscita di scena poco onorevole. Molto triste poichè ha macchiato una buona prestazione nel corso dei 2 mandati da assessore.
Ma, come ha scritto qualcuno sopra, ce ne faremo una ragione. E, visto come si è atteggiato in queste settimane, abbiamo scongiurato l'avvento di un nuovo Fortuzzi.
Va bene sconosciuto 28 maggio 2014 10:11
inoltre sconosciuto 28 maggio 2014 10:11 io non sono tuo caro nè mi pongo il problema di leggere bene i tuoi futili commenti.
tu invece di ergi a psicologo senza diploma.
quelle che gradisci tu lo puoi gradire a mala pena a casa tua solo se sei solo con te stesso e con chi ti allaccia le scarpe alla mattina.
fatti un blog.
la maturità questa sconosciuta,
cresci un po' sfigato
Sembra quasi che i veri avversari di Marco Veronesi siano sempre le altre minoranze e che il suo compito sia quello di sottrarre voti a loro.
Forse Veronesi pensava di superare gli altri civici e adesso che ne esce sconfitto l'unica cosa che può fare è prendersela con loro. Tanto il pd vincerà sempre, non c'è niente da fare.
a te sconosciutissssimo 29 maggio 2014 10:40 ti mettono il casco per evitare che ti cresca troppo?
vai a giocare in autostrada.
andiamo tutti a bere l'acqua di Sanguineda prima che chiudano i cantieri.
http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=9bca9a48-1c1e-909b-1427-5382db2b025f&dl_id=2&dl_t=html&dl_a=y&ev=0
Al cortese signore che mi accusa, con una certa dose di banalità e di mancanza di informazione, di aver polemizzato con il PD di Sasso e il loro Candidato Sindaco solo per una questione di poltrone, rispondo che se avessi avuto mire di poltrone, avrei potuto benissimo accettare l'offerta, fattami da Mazzetti il 16 aprile, con un SMS che conservo ancora, di un incarico "qui o altrove, che valorizzi le tue competenze".
Ora, i casi sono due: o Mazzetti aveva una opinione talmente alta di me da soffrire di ansia per il mio allontanamento, o sperava, comprandomi, di evitare le polemiche.
Nel primo caso, avrebbe benissimo potuto risolvere con eleganza, accettando la candidatura proposta dai Verdi. Nel secondo... Beh, nel secondo decidete voi chi mostra di essere il migliore testimonial della cultura della poltrona.
Chiedo poi ai vari detrattori del sottoscritto perché mai se a fare questioni di poltrone sono i propri campioni la cosa è buona e giusta, mentre, se altre forze politiche chiedono, dopo anni di impegno e risultati, visibilità e rappresentanza, la richiesta diventa immediatamente scandalosa?
Quando Mazzetti si candiderà al consiglio regionale - e lo farà, statene certi - qualcuno del PD di Sasso gli ricorderà che la politica non è un mestiere? Vedremo.
Al momento, sicuramente, Mazzetti ha vinto le elezioni e governerà. Auguro a tutti, sinceramente, cinque anni di gioia e di successi.
Pierpaolo Lanzarini
Cittadino della valle del Reno
Aderente ai Verdi
Apprendista contadino
Quanto rosica Lanzarini, ma quanto rosica!
Se continua così, ovvero a replicare stizzito, è proprio perchè era abbarbicato allo scranno d'assessore. Ed ora, vista l'ampia vittoria di Mazzetti, non ha più argomenti. Così s'attacca pure agli SMS. Un modo veramente squallido di chiudere la sua esperienza a Sasso Marconi.
A mai più Lanzarini. A mai più!
ma, gentile signor "30 maggio 2014 11:07", potrebbe - ogni tanto, non pretendo mica di più - provare a rispondere nel merito?
grazie
mai più suo (#stiasereno)
Pierpaolo Lanzarini
p.s.: per quanto possa valere la dichiarazione, stia tranquillo, non rosico proprio niente. anzi. sono più tranquillo di prima, maggiormente in pace con me stesso, avendo risolto diverse contraddizioni che mi sono dovuto gestire in questi anni per cercare mediazioni non sempre facilissime. solo che, a me, il confronto, stimola il ragionamento. Ad altri, evidentemente, la paura di essere messi in discussione.
p.p.s.: sullo squallore degli SMS, concordo: si tratta proprio di una vicenda squallida. Solo non credo ci intenderemo mai su chi considerare responsabile dello squallore.
A mai più Veronesi! A mai più!
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