giovedì 16 maggio 2013

Numero di pubblica utilità 1522 e Rete Nazionale Antiviolenza.




Su richiesta di un lettore:

Dal 2006 il Dipartimento per le Pari Opportunità ha sviluppato, mediante l’attivazione del numero di pubblica utilità 1522, un'ampia azione di sistema per l'emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne.

Nato e pensato come servizio pubblico nell'intento esclusivo di fornire ascolto e sostegno alle donne vittime di violenza, ha nel 2009, con l’entrata in vigore della L.38/2009 in tema di atti persecutori, iniziato un’azione di sostegno anche nei confronti delle vittime di stalking.
Il numero è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno ed è accessibile dall'intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con un'accoglienza disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo, russo e arabo. Le operatrici telefoniche dedicate al servizio forniscono una prima risposta ai bisogni delle vittime di violenza di genere e stalking, offrendo informazioni utili e un orientamento verso i servizi socio-sanitari pubblici e privati attivi a livello locale. Lo stile relazionale e comunicativo intrattenuto con le vittime che si rivolgono al 1522 rientra sempre in un quadro di accoglienza partecipata e competente. Il servizio mediante l'approccio telefonico sostiene l'emersione della domanda di aiuto, consentendo un avvicinamento graduale ai servizi da parte delle vittime con l'assoluta garanzia dell'anonimato. Dal 2010, i casi di violenza che rivestono carattere di emergenza vengono accolti con una specifica procedura tecnico-operativa condivisa con le forze dell’ordine.

Il servizio telefonico 1522 rappresenta lo snodo operativo delle attività di contrasto alla violenza di genere e stalking. Ponendosi alla base della metodologia del lavoro "di rete", assume il ruolo di strumento tecnico operativo di supporto alla Rete Nazionale Antiviolenza. La rete è pensata soprattutto per recepire e diffondere a livello nazionale le azioni realizzate dalle reti antiviolenza a livello locale, chiamate a contrastare il fenomeno della violenza di genere, garantendone, al contempo, i necessari raccordi tra le Amministrazioni Centrali competenti nel campo giudiziario, sociale, sanitario, della sicurezza e dell'ordine pubblico.
I "nodi" della Rete Nazionale Antiviolenza sono gli Ambiti Territoriali di Rete. Si tratta di aree territoriali, Comuni, province o Regioni, con le quali il Dipartimento per le pari opportunità stipula un Protocollo d'intesa al fine di promuovere azioni di sensibilizzazione e contrasto alla violenza di genere, di promuovere la costituzione o il rafforzamento di reti locali atte a contrastare gli episodi di violenza di genere e stalking, di facilitare l'integrazione del servizio nazionale 1522 con le strutture socio-sanitarie presenti in ambito territoriale e, infine, di realizzare seminari tematici pubblici sul tema della violenza di genere.

In tali territori è attivo un dispositivo di accesso diretto ai servizi locali veicolato dal servizio di accoglienza telefonica 1522 (si tratta di un trasferimento diretto di chiamata, dal call center al centro antiviolenza attivo negli orari prestabiliti di apertura al pubblico).
Attualmente gli Ambiti Territoriali di Rete sono le città di Bologna, Palermo, Napoli, Venezia, Pescara, Prato, Cosenza, Isernia, Trieste, Ravenna, Nuoro, Potenza, Aosta, Torino, Latina, Agrigento, Reggio Emilia, Faenza, le Province di Genova, Ancona, Bari, Catania, Caserta, Crotone, Teramo, Pesaro-Urbino e la Provincia Autonoma di Bolzano.
Tra le azioni del Dipartimento è previsto l’ampliamento ed il potenziamento della Rete Nazionale Antiviolenza con l’adesione delle Regioni quale organismo di snodo al fine di realizzare una migliore sinergia del sistema dei servizi di contrasto alla violenza di genere e stalking sui territori locali.

Obiettivo del Dipartimento è quello di incentivare lo sviluppo della Rete Nazionale Antiviolenza e accrescere, sul territorio nazionale, il numero dei servizi a sostegno delle vittime. Perchè le attività promosse dal Dipartimento siano più capillari e radicate sul territorio è possibile per gli Enti territoriali e i servizi socio-sanitari pubblici e privati prenderne parteattraverso due distinte procedure di accesso standardizzate.

Per richiedere chiarimenti e informazioni si può inviare un'email a:
violenza.po@governo.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco un bel esempio di una cosa assolutamente inutile, se sono cose serie c'è il 112 dei Carabinieri o il 113 della Polizia di Stato, numeri molto più idonei a risolvere i problemi se sono reali. Se invece sono fantasie non fate perdere tempo agli operatori, al massimo rivolgetevi a igiene mentale.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo delle 11.36, lei e' un uomo, vero? Si vede. Perche' non capisce la differenza tra una chiamata al 113 e un servizio di assistenza psicologica e logistica alle donne in difficolta'. Se poi il numero funziona non lo so ma l'intenzione mi pare ottima e ha fatto bene il dott. Fabbriani a darne notizia anche perche' non lo conosce nessuno.