Anche un minorenne di Porretta Terme è rimasto è stato
‘pescato’ dai Carabinieri impegnati in attività contro lo spaccio delle
sostanze stupefacenti e psicotrope.
I militari hanno arrestato un 36enne pugliese che all’interno
della Montagnola spacciava dosi di stupefacenti. L’uomo, D.F.E.F., residente a
Castelfranco Emilia , è stato sorpreso mentre cedeva una dose di hashish a uno
studente minorenne di Porretta Terme. Quest’ultimo, a sua volta, aveva
acquistato la sostanza stupefacente per rivenderla successivamente a una terza
persona. Per questo, anche il giovane è stato denunciato per il reato di
spaccio.
La vicenda però
è soltanto agli inizi perché i Carabinieri, durante una perquisizione personale
a cui hanno sottoposto il pugliese, hanno trovato 8,8 grammi della medesima
sostanza, alcuni arnesi da scasso e una busta in plastica contenente 274 euro e
alcuni biglietti ferroviari.
Le successive indagini avviate dai Carabinieri hanno
consentito di rilevare che il denaro proveniva da un furto commesso poco prima
presso l’Istituto Antoniano dei frati minori dove il malvivente, prima di
dedicarsi allo spaccio, si era recato per “scassinare” il distributore di
bevande. I ticket ferroviari invece provenivano da un altro furto commesso sempre
dal pugliese lo scorso marzo all’interno
della Stazione Ferroviaria di Castelfranco Emilia (MO).
Per quest’ultimi fatti, l’uomo è stato denunciato
anche per furto aggravato continuato e in concorso, possesso ingiustificato di
chiavi alterate o di grimaldelli e resistenza a Pubblico Ufficiale. Il minore
denunciato per spaccio è stato affidato alla madre convivente.
L’arrestato, processato per direttissima è stato
condannato alla reclusione di anni 1 da scontare in carcere e al pagamento di
3.000 euro di multa.
I Carabinieri della Stazione di Bologna Corticella,
coadiuvati dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Bologna Centro,
hanno inoltre arrestato in concorso tra loro, per coltivazione e detenzione ai
fini di spaccio di sostanza stupefacente due fratelli italiani residenti a
Bologna. Il blitz dei militari è scattato a conclusione di un’attività
d’indagine finalizzata a contrastare il fenomeno della coltivazione casalinga
di marijuana.
Un episodio analogo è accaduto la scorsa settimana,
quando i Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia avevano arrestato per lo
stesso reato quattro persone. Questa volta quando i militari sono penetrati
all’interno dell’appartamento, ubicato nel centro cittadino, hanno scovato una
stanza di circa 16 mq, adeguatamente predisposta per la coltivazione della
marijuana. Durante la perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti 19 vasi da
fiori contenenti ognuno piante di marijuana, 1 bilancino di precisione e il kit
per seminare e far crescere le piante. Dagli accertamenti svolti è emerso che tutta
l’attrezzatura tra cui anche ventilatori, deumidificatori, lampade etc... era
stata acquistata su internet a un prezzo di circa 3.000 euro, una somma
notevole ma redditizia considerato che alcune piante avevano già oltrepassato i
150 cm di altezza.
I due fratelli, entrambi campani, D.N.D., 30enne e
D.N.P., 37enne, al termine degli atti di rito, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, sono stati rimessi in libertà, non sussistendo l’esigenza di
richiedere l’applicazione di misure coercitive.
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