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I ragazzi della Giovane Italia |
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La consegna del diploma alla memoria di Marconi. |
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La principessa Elettra e il figlio Guglielmo raggiungono il Mausoleo. |
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Un momento della funzione religiosa. |
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il professor Falciasecca con la proncipessa Elettra e don Stefanelli. |
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I congressisti. |
Alla festa dedicata a Guglielmo Marconi a Villa
Griffone di Pontecchio Marconi, erano presenti con un proprio striscione anche
i ragazzi della ‘Giovane Italia Bologna’ che hanno consegnato alla Principessa
Elettra, figlia dello scienziato, un attestato di stima alla memoria del padre
Guglielmo Marconi quale “esempio di genio Italiano che ha dato lustro con le
sue scoperte alla Patria e ha traghettato il mondo dal passato al futuro.
Modello di tutti quei giovani che credono in un sogno e si impegnano per
realizzarlo”.
Alla cerimonia, che ricorda il giorno della nascita
dell’inventore, erano presenti autorità civili e militari e numerosi studiosi e
scienziati impegnati nel campo delle telecomunicazioni. La giornata ha preso il
via con una funzione religiosa di suffragio celebrata da Don Tonino Stefanelli
nella cappella dove sono custodite le spoglie di Guglielmo Marconi e della
moglie e si è poi spostata nella Villa Griffone per il convegno.
Il figlio di
Elettra, Guglielmo, ha ricordato il decreto del marzo 1938 che istituisce la
festività del 25 aprile come festa dedicata a Marconi. Decreto di cui anche gli
aderenti alla ‘Giovane Italia’ erano a conoscenza. Alla domanda poi se essi
fossero d’accordo con il presidente Napolitano di fare del 25 aprile la Festa di
Liberazione che unisca tutti gli italiani, hanno risposto. “Il 25 aprile non
può essere considerata una festa, ma una commemorazione. Non si può considerare festa quella che
ricorda la fine di una guerra civile in cui italiani hanno ucciso altri
italiani”.
Prima dell’avvio del convegno che come consuetudine
presenta le novità nel campo delle telecomunicazioni e premia gli artisti
impegnati con lavori sullo stesso settore, il presidente della Fondazione
Marconi, professor Gabriele Falciasecca rispondendo alle domande relative a uno
studio pubblicato recentemente che tratta anche della pretesa della cittadina
svizzera di Salvan di gloriarsi del titolo di ‘culla della radio’ per aver
ospitato lo scienziato bolognese in un periodo corrispondente ai suoi primi esperimenti, (tesi questa contestata
con decisione dalla Fondazione e dai sassesi), ha detto: “Il volume mette la
parola fine alla diatriba. Marconi non ha fatto alcun esperimento in Svizzera”.
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