mercoledì 28 aprile 2010

Ladri scatenati a Sasso Marconi






Raid diurno dei ladri ai danni dei commercianti di Sasso Marconi ieri (27 aprile). Nel mirino dei malviventi il negozio di Abbigliamento Lavoro di Ada Anacoreti, il negozio ‘Ditetelo coi Fiori’ di Enrichetta Benassi e quello di abbigliamento ‘Bambulè’di Monica Grandi. I tre furti sono avvenuti nell’arco di tempo che va dall’una alle due e trenta del pomeriggio. Nei tre casi la tecnica messa in atto è identica: i ladri hanno forzato la porta di ingresso probabilmente con un palanchino approfittando del fatto che le serrande erano alzate e si sono impossessati del contante che hanno trovato in cassa. Dal negozio di abbigliamento per il lavoro di Ada Anacoreti hanno preso anche un telefono: “Erano esperti”, ha precisato la titolare. “Hanno aperto il registratore di cassa senza forzarlo. Conoscevano quindi l’apparecchio. Si sono poi nascosti dietro a una scansia per svuotare i contenitori senza essere visti”. Operazione identica nel negozio di fiori dove, ha spiegato la signora Enrichetta, hanno strappato la catena che la cassa teneva fissa al muro. Magrissimo il bottino alla Bambulè. “In cassa hanno trovato solo tre euro”, racconta Monica Grandi. “Il vero danno per me è la rottura alla porta forzata”. Considerevole invece il furto alla ‘Passarini Franco’ di via Primo Maggio a Pontecchio Marconi, dove i ladri, la notte prima dei furti di Sasso Marconi, hanno sfondato con un camion il muro tra due capannoni e si sono impossessati di materiali per un valore di oltre 32.000 euro. “I ladri, che debbono aver preparato il colpo con molta attenzione”, racconta il titolare Franco Passarini, “sapevano che il capannone adiacente al nostro era in corso di sgombero poiché il mio vicino si è trasferito. Hanno utilizzato un camion parcheggiato all’interno dello stabile vuoto e hanno sfondato a marcia indietro il muro, poi sono entrati. Hanno così evitato i sensori dell’allarme. Conoscevano bene l’ambiente poiché si sono guardati dall’entrare negli uffici in quanto avrebbero attivato l’allarme”.

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