lunedì 26 maggio 2025

Tagli ai fondi per le strade provinciali, imbarazzo nella maggioranza. Spunta l’ipotesi di un passo indietro



Il taglio del 70% ai fondi destinati alla messa in sicurezza delle strade provinciali agita la maggioranza e apre la strada a una possibile marcia indietro. Non si tratta di una novità: la sforbiciata è stata introdotta dalla legge di bilancio (n. 207/2024) e poi aggravata dal decreto Milleproroghe (n. 202/2024). Ma la questione è tornata al centro del dibattito politico dopo la denuncia dell’Unione delle Province d’Italia (Upi), che nell’ultima assemblea nazionale ha chiesto l’apertura urgente di un tavolo di crisi con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

L’obiettivo è recuperare almeno una parte dei 1,7 miliardi complessivi decurtati, a partire dai 385 milioni già sottratti per il biennio 2025-2026.

Le opposizioni incalzano il governo: il Partito Democratico, con il capogruppo al Senato Daniele Manca, ha depositato un’interrogazione rivolta ai ministri Salvini e Piantedosi, chiedendo chiarimenti sulla logica dei tagli e soprattutto sulla loro possibile destinazione a finanziare la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.

Ma il Ministero delle Infrastrutture smentisce qualsiasi legame tra le risorse tagliate e il progetto del Ponte: “La rimodulazione dei fondi non ha nulla a che vedere con l’opera che collegherà Calabria e Sicilia”, è stata la replica del Mit.

Nel frattempo, dalla maggioranza arrivano segnali di apertura. Il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, ha fatto capire che la misura potrebbe essere rivista: “Abbiamo constatato l’esistenza di una problematica relativa ai fondi per le province per il 2025 e il 2026. Stiamo già lavorando per porvi rimedio”.

Parole accolte con favore dal presidente dell’Upi, Pasquale Gandolfi: “Accogliamo positivamente l’impegno a intervenire per risolvere l’emergenza. Ci aspettiamo che il governo agisca già in sede di conversione del Decreto Infrastrutture”.

I numeri dei tagli

I tagli sono partiti con la legge di bilancio, che ha ridotto i fondi per i programmi straordinari di manutenzione della rete viaria provinciale di 20 milioni nel 2025, 15 nel 2026 e ben 275 nel 2029. Ma il colpo più duro è arrivato con la conversione del Milleproroghe, che ha comportato un’ulteriore sforbiciata di 175 milioni sia nel 2025 che nel 2026. Il totale delle riduzioni ammonta dunque a 195 milioni per il 2025 e 190 per il 2026.

In una lettera inviata alle Province, il Mit ha invitato gli enti a non assumere impegni di spesa che non trovano copertura a fronte dei nuovi tagli. Il ministero ha parlato di “riduzioni pro quota delle risorse assegnate ai singoli interventi”.

La regione più penalizzata è la Lombardia: su 63,2 milioni inizialmente destinati alle province lombarde e alla Città metropolitana di Milano, ne restano meno di 19. Un taglio netto di 44 milioni.

📉 I NUMERI DEI TAGLI ALLE STRADE PROVINCIALI

Totale risorse tagliate:
💰 1,7 miliardi di euro complessivi

Riduzioni previste dalla legge di bilancio (L. 207/2024):
🔹 20 milioni nel 2025
🔹 15 milioni nel 2026
🔹 275 milioni nel 2029

Ulteriori tagli introdotti dal Milleproroghe (DL 202/2024):
🔹 175 milioni nel 2025
🔹 175 milioni nel 2026

Impatto complessivo sul biennio 2025–2026:
📉 385 milioni di euro

Regione più colpita:
📍 Lombardia
🔻 Da 63,2 milioni → meno di 19 milioni
Taglio netto: 44 milioni

Richiesta dell’Upi al governo:
🛠 Ripristinare almeno i 385 milioni per il 2025–2026 attraverso un tavolo di crisi presso il Mit

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il PD piange per i tagli ? : Giusto, sono daccordo, tuttavia se il PD che amministra guardasse meglio a chi appalta il lavoro, spenderebbe 100 volte di meno. Ho fatto asfaltare un tratto di strada privata ma ad uso pubblico a mie spese, sono 7 anni ed è intatto. tratti fatti asfaltare dalla nostra amministrazione durano meno di un gatto in tangenziale. Come mai questo ? Fai poco, ma fallo fatto bene