mercoledì 23 gennaio 2019

La fontana di Sibano

di Gianni Passini 

Fra le poche fontane superstiti delle tante esistenti sulla via Porrettana, c'è quella di Sibano a Marzabotto che in modo quasi defilato e con generoso altruismo continua a erogare un getto di acqua, incurante della sua ormai accertata quasi inutilità. Un tempo, quando la trazione era a forza animale, essa era un punto di sosta prezioso per i tanti birocciai che trasportavano la loro merce in città. La sua acqua era utile agli uomini, ma soprattutto agli animali che avevano nella sosta per abbeverasi una parentesi di riposo nel duro ed essenziale lavoro cui erano chiamati. Era certamente anche una sosta gradita della diligenza con tiro a due coppie di cavalli che dal 1834 fino all'arrivo della 'corriera a trazione meccanica' copriva la distanza Porretta Bologna in una giornata di luce, tempo eccezionale per l'epoca e possibile grazie all'avvenuto trasferimento della statale a fondovalle. La moderna, per quei tempi, e nuova arteria stradale offriva ai mezzi di trasporto un percorso diretto e 'più dolce' per i cavalli. 


Oggi gli utilizzatori della statale sfrecciano velocemente alla guida di automobili che si fermano alle stazioni di servizio e non più alle fontane, per cui anche la fontana di Sibano ha perso la sua funzione. Mestamente, fedele al suo compito, continua però a erogare il getto d'acqua fino ai bordi del nastro d'asfalto, certa che prima o poi gli uomini torneranno ad avere bisogno di lei e ad averne grande cura.
La cura comunque non le è mai del tutto mancata: c'è chi si preoccupa di lei e anche recentemente c'è stato chi si è accorto degli squilibri della sua vasca e ha provveduto a risistemarla e a pulirla per garantirne la conservazione e la presenza nel tempo. Tutto in modo semplice, quasi devoto, a una presenza, quella dell'acqua, che i vicini Etruschi adoravano quale fonte primaria di vita. Ma probabilmente hanno agito commossi per la fontana dimenticata e testardamente in funzione. L'animo dell'uomo è migliore di quanto appare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

È bello che ci sia ancora qualcuno che si prenda cura delle fontane.
Sarebbe bello anche che ci fosse un controllo sull'acqau che ne esce: purtroppo, dall'ottocento a oggi, molti inquinanti si sono aggiunti.
I contrlolli, almeno quelli occasionali, poche volte all'anno, tanto per capire le condizioni di base della falda, non sono molti costosi e potrebbe valere la pena farli.