giovedì 29 marzo 2018

“Il treno e’ pieno: consigliamo di prendere quello successivo!” Bocciato il gruppo FS.


di Valerio Giusti
Comitato per la Ferrovia Porrettana

La comunicazione del gruppo FS è completamente allo sbando. I pendolari sono tenuti completamente all’oscuro di ritardi e soppressioni, ma “i consigli vergognosi” sono trasmessi in tempo reale.
In questi giorni avevamo chiesto una particolare attenzione per superare col minor disagio possibile il trasbordo che già ci colpiva pesantemente e siamo stati accontentati.
Treno 6336 partito da Riola alle 5:45 con 30 minuti di ritardo, treno 6340 partito quasi in orario alle 7:23 e giunto a Bologna con 30 minuti di ritardo, treno 6343 partito da Bologna con circa 40 minuti di ritardo. L’apoteosi è stata raggiunta con la soppressione del treno 11430 delle 6:19 che doveva giungere da Bologna ma è stato fermato a Pioppe lasciando centinaia di lavoratori furibondi per non aver potuto raggiungere in tempo il luogo di lavoro.
Il treno successivo 6340 ha maturato mezzora di ritardo trasportando gli utenti stipati come bestiame mentre gli annunci nelle stazioni invitavano gli utenti (sbalorditi e inferociti per la soppressione del treno precedente), a non salire. Non avrebbero potuto salire comunque visto che la calca era insopportabile ed insostenibile: una viaggiatrice è stata colta da malore e portata via in ambulanza. Ma può accadere questo in un paese civile??
Cosa volete che sia prendere il treno successivo, magari per un lavoratore precario a tempo determinato che ha appena trovato un’occupazione dopo mesi di ricerche? Perché dovrebbe preoccuparsi di arrivare al lavoro alle 8:30/9:00 anziché alle 7:20 ?? Basta spiegare al datore di lavoro (che non gli vuol rinnovare il contratto per i continui ritardi) che abbiamo delle aziende ferroviarie che non riescono a garantire un servizio decente a prescindere dai soldi spesi dalla Regione, abbonamenti e biglietti.
A pochissime ore dal nostro ultimo appello che supplicava una particolare attenzione nei confronti della nostra linea devastata dalla frana, abbiamo vissuto un’altra odissea e come al solito, la completa assenza di organizzazione e integrazione comunicativa, non ha permesso di avvisare in tempo i viaggiatori che sono stati portati in bus a Riola e costretti a salire, mezzora dopo, su un vecchio locomotore diventato in fretta una sorta di carro bestiame. Ma i vecchi treni obsoleti non dovevano essere tolti dalla linea dal mese di ottobre??? Questa sì che è grande attenzione!!!
Per non parlare degli annunci automatici che, come ci scrive un collega pendolare, “alla Stazione Casalecchio Garibaldi stamattina, annunciavano il treno in arrivo; timbrato il biglietto, sono passati 12 minuti prima che un altro annuncio comunicasse 15 minuti di ritardo. Il ritardo è aumentato così ho perso pure la coincidenza e buttato i biglietti inutilizzati”. E conclude: “Amen. Adesso però, ho capito che gli annunci sui treni in arrivo sono solo finzioni, proiezioni probabilistiche e molto ottimistiche: non si basano nemmeno su rilevamenti automatici dell'andamento dei treni. A me sembra incredibile. Per riassumere: non fidarsi MAI di Trenitalia”.
Abbiamo pubblicato il suo messaggio quasi integralmente perché la realtà supera la fantasia.
La Regione Emilia Romagna non è stata indifferente alle nostre continue segnalazioni e ha organizzato una riunione per la prossima settimana per affrontare tutte le problematiche emerse in questi giorni e conoscere i tempi di ripristino della linea. In quella sede proveremo a chiedere gli interventi necessari ad affrontare in un modo sufficientemente dignitoso e senza ulteriori disservizi questo lungo periodo che ci vede sopportare trasbordi e riduzione di servizi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci sono parole, veramente una gestione allo sbando! Chi ripaghera' i passeggeri per questi problemi gravi e ripetuti?

Anonimo ha detto...

E poi dicono: "rivolgersi esclusivamente al personale in divisa Trenitalia"
Ah Ah Ah... (se almeno ce ne fosse)
Avranno paura che rivolgendosi altrove, i viaggiatori imparino troppo?

Anonimo ha detto...

L'importante è il mercato libero,l'investitore privato, la liberalizzazione dei servizi.
...Intanto sui treni di Stato, quelli dei pendolari, continuano i disagi...
http://espresso.repubblica.it/affari/2018/03/20/news/italo-lo-stato-s-accolla-i-costi-e-montezemolo-e-soci-ci-guadagnano-1.319810?refresh_ce