Il consuntivo dell'Assessore per la
Montagna Igor Taruffi: " Abbandono l'amnministrazione regionale, ma non
l’Appennino"
Domenica e
lunedì prossimi saremo chiamati a eleggere il nuovo Presidente della Regione e
i nuovi membri dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Dopo dieci anni
e due mandati, il mio percorso in Regione si conclude definitivamente. Non sono
candidato a queste elezioni e, anche in caso di vittoria del candidato di
centro-sinistra Michele De Pascale, non farò parte della nuova Giunta.
Per me è
stato un grande onore ricoprire il ruolo di Consigliere regionale, il primo
dell’Appennino bolognese eletto direttamente in Viale Aldo Moro, e di Assessore
nella Giunta del Presidente Stefano Bonaccini negli ultimi due anni. Sono stati
anni molto difficili, segnati prima dalla lunga crisi finanziaria del 2011, poi
dalla pandemia mondiale, dalla guerra e dalla crisi energetica, e infine dalle
alluvioni.
L’Emilia-Romagna
è una terra straordinaria, con un tessuto sociale ed economico che le
conferisce un'identità unica, rendendoci orgogliosi di essere
emiliano-romagnoli. In questi anni ho percorso oltre 500 mila km, da Piacenza a
Rimini, per rappresentare e contribuire a governare questo territorio,
un’opportunità che ho cercato di onorare ogni giorno al meglio delle mie
possibilità, a partire dalla necessità di dare risposte al “mio” territorio.
Quell’Appennino bolognese che mi ha dimostrato una fiducia e un riconoscimento
di cui sono profondamente grato e che ho cercato di ripagare con impegno.
Non solo ho
partecipato a ciascuna delle 562 sedute dell’Assemblea legislativa in questi
dieci anni, ma ho sempre cercato di far sentire la voce e le ragioni del nostro
territorio. Negli ultimi due anni, come Assessore, ho lavorato su importanti
deleghe: le politiche sociali, le politiche per l’Appennino e le aree interne.
Sul welfare
è stato fatto un lavoro enorme: non solo abbiamo aumentato il Fondo regionale
per la non autosufficienza, ma abbiamo riscritto le regole per il sistema dei
servizi di assistenza alle persone non autosufficienti e disabili, migliorando
la qualità dei servizi e la cura delle persone.
Sul fronte
delle politiche per l’Appennino, l’incarico di Assessore alla Montagna ha
significato occuparsi di 121 Comuni e quasi mezzo milione di abitanti. Abbiamo
introdotto importanti misure, rispondendo anche a chi in questi mesi ha
criticato il mio operato. Tra gli interventi più rilevanti:
- 25 milioni per l’acquisto o la
ristrutturazione della prima casa in montagna, con contributi a fondo
perduto di 35 mila euro per oltre mille richiedenti in tutta la Regione;
- 35 milioni per la riduzione o
l’azzeramento dell’Irap per le imprese operanti nei Comuni montani, di cui
hanno beneficiato oltre 8 mila imprese;
- 11 milioni annui ai Comuni
montani per la manutenzione delle strade, con un contributo di circa 50
mila euro per ogni Comune dell’Appennino bolognese;
- 2 milioni per il posizionamento
di tralicci telefonici nelle aree scoperte dal segnale;
- 12 milioni per rendere gratuito
l’asilo nido alle famiglie residenti nei Comuni montani.
Potrei
citare altre risorse stanziate in questi anni per la montagna, comprese quelle
per la difesa del suolo e il contrasto al dissesto idrogeologico, ma mi fermo
qui. Questo lavoro è stato frutto del massimo impegno, anche se resta ancora
molto da fare, in particolare sulle infrastrutture stradali e ferroviarie, per
le quali continuerò a battermi in altre vesti.
Dall’aprile
scorso ricopro infatti un ruolo all’interno della segreteria nazionale del PD,
dove il mio impegno proseguirà ora a Roma, al fianco della Segretaria Elly
Schlein. È un incarico ancora più gravoso, ma necessario per costruire
un’alternativa a questa destra e dare al Paese una prospettiva diversa e nuova.
Concludo
questa esperienza in Regione consapevole di aver dato il massimo, per onorare
la fiducia ricevuta. Ringrazio tutti, compresi coloro che hanno criticato il
mio operato, perché anche le critiche sono uno stimolo per migliorare.
Avanti quindi, perché il mio impegno in Regione finisce qui, ma non quello per l’Emilia-Romagna e il nostro territorio.
1 commento:
ma in queste settimane eri più in giro con vuotolo che in giro per l'appennino per fare un consuntivo di ciò che avreste dovuto fare e non avete fatto.
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