Oggi, mercoledì 7 agosto,
i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Bologna, unitamente al Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), hanno dato esecuzione - come sviluppo di indagini dirette dal dott. Roberto CERONI della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bologna, con il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo - a un decreto di sequestro preventivo di beni per complessivi di 4,8 milioni di euro, emesso dal Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale felsineo - dott.ssa Grazia NART, nei confronti di 4 persone di origine campana.
L’operazione - condotta dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria Bologna - costituisce l’esito di investigazioni culminate, lo scorso 6 marzo, nell’arresto dei responsabili, indiziati del reato di tentata estorsione aggravata dal c.d. “metodo mafioso”.
L’attività delittuosa - perpetrata in danno di un imprenditore bolognese attivo nella logistica e nei trasporti - sarebbe consistita nella cessione, a titolo oneroso, di un credito I.V.A. fittizio detenuto da una società riconducibile ai soggetti indagati. Tale “proposta commerciale” è stata “avanzata” avvalendosi del c.d. “metodo mafioso”, ovvero in virtù della forza di intimidazione e della condizione di assoggettamento e omertà derivanti, per alcuni di loro, dalla vicinanza ad appartenenti alla criminalità organizzata di stampo camorristico.
Successivamente all’arresto, gli investigatori hanno dato corso - su impulso della locale Autorità Giudiziaria - ad accertamenti patrimoniali volti a ricostruire il profilo economico/finanziario di ciascun indagato, oltreché a individuare eventuali beni da sottoporre a sequestro.
Il Tribunale di Bologna - alla luce delle nuove risultanze investigative e accogliendo le richieste avanzate dall’A.G. inquirente - ha emesso un provvedimento cautelare di natura reale con il quale ha disposto il sequestro preventivo di denaro, beni e utilità fino all’ammontare complessivo di 4,8 milioni di euro. Tra i beni sequestrati, vi è l’intero compendio aziendale di due società preposte alla gestione di altrettante strutture ricettive, ubicate in Montecatini Terme .
L’articolata attività operativa testimonia, ancor più, il costante e fattivo impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alla criminalità economica e organizzata che consente di intercettare e reprimere ogni forma di inquinamento dell’economia legale per salvaguardare imprese e cittadini onesti.
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